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Ministro Roberto Maroni

15.07.2008

Sicurezza e immigrazione: il ministro Maroni con il capo della polizia Manganelli incontra a Varese imprese e istituzioni locali

Il ministro Maroni ha incontrato oggi a Varese, insieme al capo della polizia Antonio Manganelli, le istituzioni locali e le associazioni di categoria in una serie di appuntamenti: presso la Prefettura con i vertici dell’Unione Industriali di Varese (Univa), nella sala consiliare della Provincia per un tavolo di concertazione provinciale.

«È stato un incontro sul tema della sicurezza - ha riferito il ministro nel corso di una conferenza stampa al termine degli incontri - per sentire dalla prima voce dei rappresentanti delle istituzioni e delle categorie produttive quali sono i problemi concreti che sono avvertiti e a cui bisogna dare risposte: sono state fatte numerose segnalazioni».

Sull’allarme lanciato nei giorni scorsi da alcuni giornali, circa i tagli alle Forze di polizia, il ministro ha risposto, che non verranno effettuati tagli significativi dei fondi: «Gridare che non ci sono soldi, che domani poliziotti e carabinieri staranno in caserma, che si favorisce la criminalità, è un allarme ingiustificato e pericoloso - ha detto il ministro - che non corrisponde alla realtà dei fatti».
«Ci sono tante questioni sacrosante poste dai sindacati - ha aggiunto Maroni - ma tutto si può dire tranne che non ci sono soldi».
Il ministro ha spiegato che il suo dicastero «ha accettato un taglio del 20 per cento delle risorse per allinearsi ai parametri europei, ma questi tagli riguardano il 2009». Poi il ministro ha ricordato che in Parlamento è in discussione un fondo straordinario per la sicurezza che «riduce tagli da 400 milioni a 100» cui si aggiunge un altro fondo per la sicurezza urbana.

Per rispondere all'esigenza di velocizzare il rilascio dei permessi di soggiorno pervenuta dalla consulta provinciale di Varese, è allo studio, ha annunciato il ministro Maroni, la possibilità di «dare competenza per il rilascio ai sindaci sgravando così le Questure: è un tema su cui il Governo si eserciterà perchè se non si danno permessi di soggiorno si favorisce il lavoro nero».

Per quanto riguarda la sicurezza dell’aeroporto di Malpensa il ministro ha rilevato la necessità di un «intervento più accurato». «Abbiamo preso l'impegno di rivedere il sistema complessivo - ha detto - e, se servirà, di mandare più personale».