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Notizie

Ministro Roberto Maroni

16.07.2008

Immigrazione clandestina a Lampedusa. Maroni: «Solo sulla base di accordi bilaterali è possibile risolvere il problema»

Il ministro dell’Interno al question time fornisce i dati degli sbarchi sull’isola

Dall’inizio dell’anno al 30 giugno scorso sono stati registrati a Lampedusa 9.342 sbarchi di immigrati. La struttura del centro di accoglienza può ospitare 381 persone, elevabili fino a 762 in caso di necessità. Attualmente nel centro dell’isola ci sono 1.005 ospiti.
Questi sono i dati forniti dal ministro Maroni nel corso suo intervento al question time alla Camera. Ma Lampedusa non è il luogo in cui sbarcano più immigrati, è la situazione «più evidente, non la più numerosa in Italia», ha osservato il ministro.

Il problema del flusso illegale di cittadini extracomunitari nel Mediterraneo potrà essere risolto, secondo Maroni, solo con la stipula di accordi bilaterali e con il rafforzamento di Frontex, il piano di pattugliamento europeo delle acque del Mediterraneo.

«Il nostro Governo - ha spiegato Maroni - conferma di puntare soprattutto sugli accordi bilaterali con i paesi rivieraschi e di provenienza dei flussi migratori come la più importante risposta al problema».
Fino ad oggi, ha riferito Maroni, l'Italia ha siglato 30 accordi, di cui 14 con paesi del Mediterraneo. Altri 14 sono in fase di stipula con paesi quali Libano, Siria, Turchia, Ghana, Niger e Senegal. 
Ma «l'accordo più importante - ha detto Maroni - è quello con la Libia, perchè è da lì che arriva il maggior flusso di clandestini di varia nazionalità». Siglato già nel dicembre scorso, l’accordo «prevede l'utilizzo di sei navi per fare il pattugliamento all'interno delle acque territoriali libiche». 
«L'Italia è pronta», ha proseguito Maroni, e il presidente Berlusconi ha recentemente incontrato Gheddafi per ottenere il via libera all'accordo, «che purtroppo non è ancora arrivato» e che consentirebbe di «risolvere definitivamente la questione dell'immigrazione su Lampedusa».

Quanto a Frontex, l'agenzia dell'Unione europea per il controllo delle frontiere, Maroni ha detto che, pur essendo «una buona iniziativa», nel Mediterraneo non ha dato i risultati attesi e il ministro ha riferito di aver posto la questione nell'ultimo consiglio europeo.





   
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