AFFARI COSTITUZIONALI    (1ª) 

 

MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2008

16ª Seduta (pomeridiana) 

 

Presidenza del Presidente

VIZZINI 

 

            Intervengono il sottosegretario di Stato per la giustizia Caliendo e per l'interno Mantovano.     

 

La seduta inizia alle ore 15.

 

 

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO 

 

Schema di decreto legislativo concernente: "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 8 gennaio 2007, n. 5, recante attuazione della direttiva 2003/86/CE relativa al diritto di ricongiungimento familiare" (n. 3)

(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell'articolo 1, commi 3 e 5, della legge 18 aprile 2005, n. 62. Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole con osservazioni) 

 

            Prosegue l'esame sospeso nella seduta del 18 giugno.

 

      Il senatore CECCANTI (PD) esprime perplessità circa la previsione dell’esame del DNA, prescritto ai richiedenti per dimostrare il legame di parentela ai fini del ricongiungimento. La procedura non è caratterizzata da precise garanzie sull’espressione del consenso, sulle modalità di prelievo e sulla riservatezza dei dati personali. Quest’ultimo profilo è particolarmente rilevante per la madre e i figli, soprattutto qualora emergesse che il concepimento è avvenuto con partner diverso dal padre legittimo. Suscita inoltre perplessità la previsione che l’onere dell’esame sia posto a carico dei richiedenti, mentre appare irrisolta la questione dei figli adottivi.

 

            Il senatore PARDI (IdV) rileva la mancanza di garanzie circa la conservazione dei dati personali e nota che l’atto in esame non è corredato dal prescritto parere del Garante per la tutela dei dati personali.

 

            Il senatore SANNA (PD)  ritiene che l’atto sottende l’intento di scoraggiare i ricongiungimenti familiari, contrariamente alle finalità della direttiva che si intende attuare. A suo avviso, la lotta all’immigrazione clandestina postula un favor per gli strumenti che, come il ricongiungimento, agevolano l’integrazione degli immigrati.

            Osserva che lo schema di decreto legislativo introduce condizioni eccessivamente restrittive per il ricongiungimento; in particolare, l’esame del DNA scoraggia le richieste di ricongiungimento, palesando la volontà della maggioranza di non attuare correttamente la direttiva comunitaria.

 

            Il senatore SARO (PdL) ritiene che le osservazioni critiche dei senatori dell’opposizione, segnatamente sulla previsione di un esame del DNA per comprovare il rapporto di parentela, abbiano un fondamento ideologico. In proposito ricorda che misure dirette all’identificazione dei richiedenti sono state introdotte in molti Paesi europei, senza suscitare obiezioni o strumentalizzazioni.

           

            Il senatore PARDI (IdV) invita a tenere conto dei rischi di manipolazione delle impronte digitali, evidenziati di recente anche da Stefano Rodotà.

 

            La senatrice ADAMO (PD) precisa che le obiezioni sollevate riguardo l’esame del DNA non hanno motivazione ideologica. La sua parte politica ha condiviso l’introduzione di strumenti per l’identificazione degli immigrati, ad esempio i rilievi dattiloscopici che peraltro saranno estesi anche ai cittadini italiani con la carta d’identità elettronica. Tuttavia, l’esame del DNA per l’accertamento del rapporto di parentela ai fini del ricongiungimento familiare, così come i rilievi dattiloscopici previsti per i bambini di etnia Rom, hanno, a suo avviso, un effetto solo dissuasivo, con ricadute negative sul processo di integrazione.

 

            Il relatore BODEGA (LNP), intervenendo per la replica, conferma la proposta di parere favorevole, invitando il Governo a tenere conto dei suggerimenti emersi nel dibattito, fermo l’obiettivo di porre un limite preciso alle richieste di ricongiungimento, per eludere la disciplina sull’immigrazione.

 

            Il sottosegretario MANTOVANO sottolinea che l’atto del Governo in esame, non solo è coerente con la legislazione di altri Stati europei, ma prospetta un’attuazione della direttiva con limiti meno severi rispetto a quelli introdotti da altri Stati membri.

            Per quanto riguarda l’identificazione dei richiedenti è prevista, anzitutto, una verifica dei documenti di identità: solo se l’esito è negativo, si procede all’esame del DNA, che però non implica alcuna invasività o violazione della riservatezza.

            Informa che il Garante per la protezione dei dati personali ha trasmesso il parere richiesto, formulato in senso favorevole allo schema di decreto legislativo; tale parere può essere messo a disposizione della Commissione a integrazione della documentazione relativa all’atto in esame.

 

            Si procede quindi alla votazione.

 

            Il senatore BIANCO (PD) ritiene che lo schema di decreto legislativo abbia un contenuto inutilmente rigido. L’introduzione di limiti ulteriori rispetto a quelli previsti dalla direttiva comunitaria ostacola le richieste di ricongiungimento e non aiuta la lotta all’immigrazione clandestina.

            Per tali motivi, preannuncia che la sua parte politica non parteciperà alla votazione.

 

            I senatori dei Gruppi del Partito Democratico e dell’Italia dei Valori si allontanano dall’Aula.

 

            Il PRESIDENTE constata che non è presente il prescritto numero di senatori per procedere alla votazione. Sospende quindi la seduta per 20 minuti.

 

            La seduta, sospesa alle ore 15,45, riprende alle ore 16,05.

 

            Il relatore BODEGA (LNP) alla luce del dibattito svolto, illustra una proposta di parere favorevole con osservazioni che recepiscono il contenuto di quelle formulate dalla 14a Commissione della Camera dei deputati. Su tale proposta il rappresentante del Governo si esprime favorevolmente.

 

            Il senatore BIANCO (PD), a nome del suo Gruppo, preannuncia un voto contrario.

 

            Accertata la presenza del prescritto numero di senatori, la Commissione approva il parere favorevole con osservazioni formulato dal relatore, pubblicato in allegato al resoconto.

 

 

IN SEDE CONSULTIVA 

 

(859) Conversione in legge del decreto-legge  30 giugno 2008, n. 113, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative

(Parere, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento. Esame e rinvio)

 

      Il relatore BOSCETTO (PdL) illustra i motivi di necessità e urgenza del decreto-legge n. 113, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative per consentire una più concreta e puntuale attuazione dei correlati adempimenti, nonché per assicurare la funzionalità del sistema di istruzione universitario.

            Dà conto delle ragioni di indifferibile necessità delle singole disposizioni e propone di esprimere un parere favorevole sulla sussistenza dei presupposti costituzionali.

 

            Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

 

 

CONVOCAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA  

 

      Il PRESIDENTE avverte che l’Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari è convocato immediatamente per assumere decisioni sull’organizzazione dei lavori.

 

            La Commissione prende atto.

 

            La seduta, sospesa alle ore 16,20, riprende alle ore 16,25.

 

 

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE  

 

      Il PRESIDENTE riferisce l’esito della riunione dell’Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari che si è appena svolta, dove si è convenuto di rinviare alle sedute in programma nella prossima settimana il seguito dell’esame dei presupposti costituzionali del disegno di legge n. 859 (d-l 113/2008 – proroga termini) nonché l’esame in sede referente di quello stesso provvedimento; inoltre si è deciso di proseguire nella prossima settimana l’esame in sede consultiva del disegno di legge n. 866 (d-l 93/2008 – misure finanziarie), che sarà avviato nell’attuale seduta limitatamente alla valutazione dei presupposti costituzionali. Nella seduta in corso si svolgerà l’esame, sia per la valutazione dei presupposti costituzionali sia per quanto attiene alla costituzionalità del provvedimento, del disegno di legge n. 867 (d-l 95/2008 – magistratura onoraria), mentre l’esame per il parere sugli atti del Governo n. 4 (status di rifugiato) e n. 5 (libera circolazione) è rinviato alla prossima settimana.

           

 

IN SEDE CONSULTIVA 

 

(866) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, recante disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie, approvato dalla Camera dei deputati

(Parere alla 5ª e 6ª Commissione riunite, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento. Esame e rinvio)

 

      Il relatore MALAN (PdL) illustra i motivi di necessità e urgenza del decreto-legge n. 93, recante disposizioni urgenti di carattere finanziario per incrementare il potere di acquisto delle famiglie e misure per la ristrutturazione dei mutui bancari, nonché di rilancio e sviluppo economico. Si sofferma, in particolare, sull’esenzione ICI per la prima casa, di cui all’articolo 1 del decreto-legge e sottolinea la coerenza e l’omogeneità delle disposizioni in esame.

            Propone infine di esprimere un parere favorevole sulla sussistenza dei presupposti costituzionali.

           

            Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

 

(867) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 maggio 2008, n. 95, recante disposizioni urgenti relative al termine per il riordino del ruolo e delle funzioni della magistratura onoraria, approvato dalla Camera dei deputati

(Parere alla 2ª Commissione, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento. Esame. Parere favorevole) 

 

      Il relatore PASTORE (PdL) dà conto delle ragioni di necessità e urgenza del decreto-legge n. 95 che differisce al 31 dicembre 2009 il termine per la cessazione dell’attività dei magistrati onorari conseguente all’istituzione del giudice unico di primo grado, in ragione delle disfunzioni che arrecherebbe agli uffici giudiziari.

            Conclude, proponendo di esprimere un parere favorevole sulla sussistenza dei presupposti costituzionali.

 

            Accertata la presenza del prescritto numero di senatori, previa dichiarazione di voto favorevole del senatore BIANCO (PD), la Commissione approva il parere favorevole formulato dal relatore.

 

 

(867) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 maggio 2008, n. 95, recante disposizioni urgenti relative al termine per il riordino del ruolo e delle funzioni della magistratura onoraria, approvato dalla Camera dei deputati

(Parere alla 2ª Commissione. Esame. Parere favorevole) 

 

      Il relatore PASTORE (PdL) ricorda che, con l’istituzione del giudice unico di primo grado (articolo 245 del decreto legislativo 19 febbraio 1998, n. 51), era stato fissato il termine per la cessazione dell’attività dei magistrati onorari, prorogato con successive disposizioni al 2 giugno 2008. Il decreto-legge intende eliminare l’incongruenza di quel termine rispetto a quello, fissato al 31 dicembre 2009, stabilito con apposita proroga per l’esercizio delle funzioni dei magistrati onorari il cui mandato è scaduto il 31 dicembre 2007.

            Dà conto, inoltre, della modifica apportata al decreto-legge dalla Camera dei deputati, che proroga al 31 dicembre 2009 anche le funzioni dei magistrati onorari il cui mandato scade il 31 dicembre 2008.

            Propone di esprimere un parere favorevole.

           

            Accertata la presenza del prescritto numero di senatori, previa dichiarazione di voto favorevole del senatore BIANCO (PD), la Commissione approva il parere favorevole formulato dal relatore.

 

 

CONVOCAZIONE DELLA SOTTOCOMMISSIONE PER I PARERI E SCONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE  

 

      Il PRESIDENTE avverte che la Sottocommissione per i pareri è convocata al termine della seduta pomeridiana per esprimere il parere alla 13a Commissione (ambiente) sugli emendamenti al disegno di legge n. 832 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 90, recante misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania e ulteriori disposizioni di protezione civile).

Il Presidente avverte infine che la seduta di domani, giovedì 3 luglio, convocata alle ore 9,30, non avrà luogo.

 

            La Commissione prende atto.

 

 

La seduta termina alle ore 16,35.

 

 

 

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

SULL'ATTO DEL GOVERNO N. 3

 

 

            La Commissione, esaminato lo schema di decreto legislativo in titolo, esprime parere favorevole, invitando il Governo ad adoperarsi affinché gli uffici assicurino che il trattamento delle informazioni genetiche avvenga con modalità rispettose della qualità e della sicurezza dei dati, che la loro conservazione sia solo temporanea e che venga prestata elevata attenzione alla liceità del trattamento, nel caso in cui l’organo competente si avvalga della collaborazione di soggetti esterni.

 

Osserva che, in ogni caso, deve essere garantito e tutelato il diritto alla privacy, in ossequio al suo fondamento costituzionale e alla disciplina comunitaria di cui all'articolo 8 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.

 

Sottolinea, infine, l’opportunità che il Governo adotti quanto prima specifici provvedimenti per definire una normativa di dettaglio con specifico riferimento alle modalità di effettuazione degli esami genetici.