<EntPE>PARLAMENTO EUROPEO</EntPE>
2004 |
|
2009 |
<Commission>{LIBE}Commissione per le libert civili, la
giustizia e gli affari interni</Commission>
<Date>{02/06/2008}25.6.2008</Date>
<TitreType>DOCUMENTO DI LAVORO</TitreType>
<Titre>Valutazione e sviluppo futuro dellĠAgenzia FRONTEX
e del sistema europeo di sorveglianza delle frontiere EUROSUR</Titre>
<Commission>{LIBE}Commissione per le libert civili, la
giustizia e gli affari interni</Commission>
Relatore: <Depute>Javier
Moreno Snchez</Depute>
LĠAgenzia FRONTEX, istituita con regolamento (CE) n. 2007/2004 del
Consiglio e in funzione dallĠottobre 2005, si pone lĠobiettivo di migliorare la
gestione integrata delle frontiere esterne degli Stati membri. Il programma
dellĠAia prevedeva la presentazione di una valutazione politica entro il 2007,
contenuta nella comunicazione COM(2008)67 definitivo della Commissione.
II. Valutazione
2005/2007
1.
Gli
interventi di FRONTEX si situano
in via prioritaria nel quadro del coordinamento della cooperazione operativa fra Stati membri nella gestione delle
frontiere esterne.
Nel 2006 e nel
2007, lĠAgenzia ha condotto 28 operazioni congiunte: 9 alle frontiere
marittime, 12 alle frontiere terrestri e 7 alle frontiere aeree, ad
integrazione delle quali stato realizzato un totale di 10 progetti pilota.
La partecipazione degli Stati membri ha
assunto varie forme: in media, 7 Stati membri hanno partecipato alle operazioni
alle frontiere marittime, 9 alle frontiere terrestri e 11 alle frontiere aeree.
Le operazioni alle frontiere marittime comportano lĠuso di attrezzature e
quindi costi sostanzialmente superiori rispetto alle operazioni alle frontiere
terresti e aeree (in media 2,7 milioni di euro contro 83.000 e 194.000
euro).
Ogni operazione genera ad ogni modo un
proficuo scambio di migliori prassi e informazioni tra Stati membri nonch
lĠincentivazione alla cooperazione quotidiana tra autorit nazionali di
controllo alle frontiere: in due anni sono state trattenute o respinte alle
frontiere pi di 53.000 persone, sono stati scoperti oltre 2.900 documenti di
viaggio falsi e arrestate 58 persone per favoreggiamento dellĠimmigrazione
clandestina.
Per quanto attiene alle altre iniziative
principali, da notare lĠistituzione della rete europea di pattuglie (entrata in
funzione nel maggio del 2007) che perlustra le zone antistanti le coste degli
Stati membri interessati nonch la creazione di un registro centralizzato delle
attrezzature tecniche disponibili (CRATE) ai fini del controllo e della vigilanza alle
frontiere. Nella banca dati CRATE sono attualmente repertoriati oltre 100 unit
navali, circa 20 aerei, 25 elicotteri e diverse centinaia di attrezzature di
controllo (unit mobili radar, veicoli, videocamere termiche, rilevatori mobili
ecc.), un inventario di attrezzature utilizzabili anche per le operazioni
congiunte.
Sul piano strategico, le esperienze
passate si appellano alla cooperazione operativa nella lotta contro
lĠimmigrazione clandestina alle frontiere marittime meridionali come ad
unĠimpellente priorit. Tuttavia, tale approccio si rivela di gran lunga il pi
dispendioso e oneroso in termini di risorse. FRONTEX dispone di un bilancio
pari a 70 milioni di euro per il 2008, ovvero lĠequivalente di una ventina di
operazioni alle frontiere marittime.
Domande:
á é opportuno sostenere lĠistituzione di
reparti regionali specializzati dellĠAgenzia negli Stati membri soggetti alla
costante pressione dellĠimmigrazione clandestina? é al contrario opportuno
ricorrere in maniera sistematica alle operazioni permanenti?
á é necessario invocare il principio di
solidariet obbligatoria degli Stati membri al fine di consentire la disponibilit
incondizionata delle attrezzature repertoriate nel registro CRATE?
2.
FRONTEX pu altres fornire un aiuto agli Stati membri in circostanze che richiedono una maggiore
assistenza tecnica e operativa alle frontiere esterne nonch inviare squadre di intervento rapido alle
frontiere.
Il regolamento RABIT, entrato in vigore il
20 agosto 2007 e approvato dal Parlamento europeo in prima lettura,
prevede in effetti una Òcapacit di reazione rapidaÓ per potenziare le risorse umane negli Stati membri che ne abbiano bisogno.
Il pool ÒRABITÓ
composto da 500-600 guardie di frontiera e nellĠautunno del 2007 ha avuto luogo
unĠesercitazione.
Domande:
á Finora nessuno Stato membro ha
richiesto lĠintervento di squadre RABIT, per quale motivo?
á Sarebbe utile che FRONTEX procedesse a
unĠacquisizione preventiva di attrezzature proprie, che saranno utilizzate
dalle squadre RABIT, in modo tale da essere disponibili con breve preavviso in
situazioni dĠurgenza?
3.
FRONTEX assiste gli
Stati membri in materia di formazione del corpo nazionale delle guardie di
frontiera, anche
per quanto riguarda la
definizione di standard comuni di formazione.
1.341 persone hanno
tratto beneficio dalle 97 attivit di FRONTEX nel settore della formazione,
dirette ad armonizzare la formazione delle guardie di frontiera in tutta
Europa.
Domanda: LĠapproccio scelto si dimostrato valido e
merita quindi di essere esteso, pur osservando unĠapplicazione corretta e
coerente dellĠacquis di Schengen. Occorre concentrare tali sforzi anche sulla
formazione del personale di paesi terzi con cui FRONTEX intrattiene legami di
cooperazione?
4.
LĠAgenzia
effettua proprie analisi dei rischi, che svolgono un ruolo centrale e trasversale
nelle sue attivit: nel quadro della seconda valutazione annuale dei rischi,
presentata nel febbraio 2007, FRONTEX ha contribuito alla relazione sulla
valutazione della minaccia rappresentata dalla criminalit organizzata (OCTA) e, in collaborazione con Europol, alla
relazione sulle rotte dellĠimmigrazione clandestina ad alto rischio nei Balcani
occidentali.
A tale scopo, nel 2007 FRONTEX stata
collegata alla rete ICONet, una rete web operativa dal 2006 che permette uno scambio di informazioni
tra i servizi di gestione dellĠimmigrazione in materia di flussi migratori
irregolari, per consentirle di scambiare informazioni con gli Stati membri
riguardanti lĠanalisi dei rischi e la preparazione di azioni congiunte e di
rimpatrio; FRONTEX partecipa alle riunioni del centro di informazione, di
riflessione e di scambi in materia di attraversamento delle frontiere e di
immigrazione (CIREFI).
Tra le attivit svolte dal CIREFI, da ICONet e dallĠAgenzia si possono realizzare evidenti
sinergie ed economie di scala.
Domanda: Sarebbe
opportuno affidare a FRONTEX la gestione di ICONet parallelamente alla ripresa
delle attivit del CIREFI?
5.
LĠAgenzia attiva in materia di ricerca nei settori pertinenti al controllo e alla sorveglianza delle
frontiere esterne.
Tale ÒvigilanzaÓ
si finora tradotta nellĠorganizzazione di 6 progetti e 7 workshop/seminari in
materia di ricerca e sviluppo che hanno contribuito allĠelaborazione e alla
determinazione del sistema di ingresso/uscita (fra cui il progetto BIOPASS) e del sistema europeo di sorveglianza
delle frontiere; inoltre, lĠAgenzia partecipa attivamente soprattutto ai lavori
del nuovo forum europeo per la ricerca, la sicurezza e lĠinnovazione, nel cui ambito stato istituito un
gruppo di lavoro distinto incaricato della sicurezza delle frontiere.
Domanda:
Quali iniziative intraprendere affinch le esigenze concrete delle autorit di
controllo delle frontiere vengano prese specificamente in considerazione
nellĠambito delle attivit di ricerca?
6.
Da ultimo, in conseguenza delle operazioni di controllo e di
sorveglianza, lĠAgenzia autorizzata a fornire agli Stati membri il supporto necessario per lĠorganizzazione di
operazioni di rimpatrio congiunte.
Bench lĠAgenzia abbia gi prestato assistenza per lĠorganizzazione di 9
operazioni di rimpatrio congiunte, sarebbe opportuno un suo pi stretto
coinvolgimento nella pianificazione e nellĠorganizzazione dei voli di rimpatrio
e nellĠindividuazione delle necessit legate a tali operazioni.
Domanda: In quale modo ottimizzare il contributo di
FRONTEX nel quadro delle operazioni di rimpatrio?
III. Prospettiva
a lungo termine:
FRONTEX sar un elemento essenziale, se non centrale, per lo sviluppo a
lungo termine della strategia dellĠUnione per la gestione integrata delle
frontiere. Seguendo un approccio graduale e un potenziamento progressivo delle
sue capacit, FRONTEX pu fornire un autentico valore aggiunto a vantaggio del
sistema di Schengen globale, in particolare per quanto riguarda le misure in cooperazione con paesi terzi, contribuendo a garantire la coerenza fra
le sue attivit e il quadro globale della politica estera.
Domanda:
Dato il mandato limitato dellĠAgenzia, in quale modo sar possibile permettere
la realizzazione, in un secondo momento, di progetti pilota i cui beneficiari
siano paesi terzi?
Ad oggi sono stati conclusi accordi di lavoro
per istituire una cooperazione con le autorit preposte al controllo delle
frontiere di Russia, Ucraina e Svizzera, i quali hanno prodotti ottimi risultati.
Numerosi altri accordi sono in fase negoziale. Riveste priorit il
rafforzamento della cooperazione tra FRONTEX e i paesi cui stata offerta la
prospettiva di adesione allĠUnione, nonch i paesi terzi individuati come zone
problematiche nel quadro delle operazioni congiunte e delle analisi dei rischi
predisposte da FRONTEX. Rimangono tuttavia alcuni paesi recalcitranti, e non
fra i meno importanti...
Domanda:
Come migliorare la cooperazione con i paesi terzi laddove questa si riveli
insufficiente o inesistente?
Per quanto attiene alle misure alle frontiere, FRONTEX conduce in parallelo una riflessione sul
concetto di Òsportello unicoÓ che riunisce autorit doganali e servizi di
controllo delle frontiere, portando avanti contestualmente lĠindividuazione
delle migliori prassi in materia di cooperazione fra agenzie o nel quadro dei
progetti pilota meglio riusciti.
LĠelemento essenziale
del suo contributo sar rappresentato dalla partecipazione allĠelaborazione di EUROSUR (con decisione del Consiglio del 14 e 15
dicembre 2006), un sistema incentrato sulle frontiere esterne meridionale e
orientale dellĠUnione, in base al quale lĠintegrazione di tutti i sistemi di
sorveglianza marittima deve rappresentare la principale priorit in vista del
pieno svolgimento dei compiti cui preposto, ovvero la riduzione del numero
di immigrati clandestini
che giungono sul territorio dellĠUE, il rafforzamento complessivo della
sicurezza interna grazie al suo contributo alla lotta e allo smantellamento
della criminalit transfrontaliera nonch il consolidamento delle capacit di ricerca e di salvataggio per risparmiare un maggior numero di vite
umane (nei tre casi, per la riuscita di EUROSUR essenziale il totale e pieno
coinvolgimento dei paesi terzi interessati e, nella fattispecie, dei paesi che
si affacciano sulle sponde meridionali del bacino del Mediterraneo, in cui si
concentrano le pressioni migratorie pi consistenti verso lĠUnione europea).
La sfida principale
consister in un migliore coordinamento delle infrastrutture di sorveglianza
esistenti e nellĠampliamento della copertura attuale che interessa ad oggi
soltanto una parte delle zone in cui si rendono necessarie operazioni, al fine
di acquisire una conoscenza perfetta della situazione in tempo reale e incrementare
la capacit di reazione delle autorit preposte allĠapplicazione della legge
e/o dei servizi di assistenza.
Domande:
á
In che
modo pervenire senza ritardi alla parit di standard fra i diversi sistemi
nazionali di sorveglianza e alla loro interconnessione in rete?
á
Sarebbe
opportuno invitare fin da subito la ricerca e lo sviluppo a dare la precedenza
ad applicazioni comuni in materia di perfezionamento e innovazione degli
strumenti di sorveglianza?
á
A quale
istanza affidare la creazione di un contesto comune di condivisione delle
informazioni fra le autorit nazionali competenti in vista dellĠottimizzazione
della raccolta, dellĠanalisi e della diffusione dei dati sensibili?
Sembra infatti che
FRONTEX ed EUROSUR riveleranno la funzione indispensabile della solidariet
operativa tra Stati
membri, la cui espressione attiva costituir il solo strumento utile a
convogliare le risorse verso i settori delle frontiere esterne con le maggiori
esigenze.
Alla questione dellĠistituzione di una vera e propria guardia di
frontiera europea potr
essere fornita risposta soltanto quando si saranno raccolte le prime esperienze
sul funzionamento
dellĠAgenzia, in quanto, bench le questioni del miglioramento del sistema di
assegnazione delle risorse ai settori di frontiera interessati e le
preoccupazioni legate ad un rapporto costo-efficacia pi vantaggioso dei
meccanismi attuali siano legittime, opportuno, al di l della dimensione
prettamente politica di tale istituzione, tenere in considerazione che gli
Stati membri dellĠUnione dispongono gi di 450.000 guardie di frontiera.