Federazione
Rom e Sinti Insieme
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Meeting
antirazzista – Cecina 16 Luglio 2008
1) La mimesi antropologica culturale
Le minoranze Rom e Sinte non sono pi considerate
un soggetto socio culturale, ma loggetto-fenomeno, la cavia di laboratorio su
cui scatenare la libido scientifica e politica per scomporre e ricomporre
lindividuo in piccole particelle fisiche.
Tutta questa etnologia accanita nei confronti di Rom e Sinti il segnale inconscio di una rimonta di un razzismo molto sottile per giustificare una paura nuova che non deve mutarsi in risorsa, in opportunit e in valore.
Potremmo citare tanti esempi ma la schedatura di tutti i Rom ed i Sinti ed il rilevamento delle impronte digitali ai bambini rom e sinti sono scelte indicative delle vigliaccate politiche verso le nostre minoranze.
Si finisce cos col difendere una cultura dominante che non accetta il confronto diretto con Rom e Sinti, e che si arroga il diritto di sostituirsi a Rom e Sinti strumentalizzando le nostre minoranze a vantaggio dellautopromozione.
Le minoranze Rom e Sinte sono concepite dallopinione pubblica lontane dalla societ nel tempo e nel luogo, trattati dalla politica, dai giornali e dalle televisioni, come rifiuti umani, da relegare nellestrema periferia delle citt, l dove la comunit urbana colloca idealmente e materialmente i rifiuti.
Sono i monumenti
moderni della segregazione, che tutta la politica Italiana, senza distinzione
di colore, hanno creato, senza cercare una diversa soluzione.
Eppure le minoranze Rom e Sinte sono un esempio di INTERAZIONE CULTURALE, una interazione che non riesce ad assumere il carattere INTERCULTURALE per uno scambio culturale soffocato dal compromesso sociale per la sopravvivenza, e dalla presenza di filtri culturali.
Non si capisce come mai NON si promuova la partecipazione attiva di Rom e Sinti.
Come mai non ha
fine lopera di filtri culturali?
Rom e Sinti siamo dappertutto pur avendo un alveare ben preciso, invisibile agli altri, ma cos reale ed esistente che ha permesso la nostra sopravvivenza, rimanendo nella societ, anche se ai margini di essa, nonostante la lunga storia di persecuzioni.
Questalveare supera il luogo, il tempo e lo spazio ed fondato sul comune senso d'appartenenza e di aver sofferto tutti insieme le pene inflitte dalla societ maggioritaria.
Lo spazio dei Rom e dei Sinti lo spazio di tutti; essi possono essere ovunque perch non il luogo che li trattiene ma la fraternit, tornando sempre allalveare.
Questo meccanismo di "mimesi
antropologico-cultuale" dei Rom e dei Sinti, sviluppato in linea con le
leggi della sopravvivenza, ha permesso la conservazione fino ad oggi di una
cultura in minoranza.
Rom e Sinti hanno interiorizzato un forzato adattamento alle circostanze
(sempre negative), ma la trasformazione che stiamo vivendo oggi prevede una
interazione culturale sofisticata, dove tende a rafforzarsi una maggiore
consapevolezza culturale per la ricerca di quella unit collettiva, utile per
un confronto culturale attivo e propositivo e per un riesame critico, che
permetta di essere protagonisti di una nuova dimensione dei Rom e dei Sinti.
Le minoranze rom e
sinte vivono oggi unoccasione se nel sano conflitto generazionale e
intercomunitario riescono a superare le divisioni e le frustrazioni del passato
e spingersi verso il futuro senza
negare la tradizione.
Passaggio delicato
ed insidioso per il rischio di falsi modelli che potrebbero orientare verso una
distorta dimensione dellessere Rom e Sinto, dimensione che potrebbe essere
estranea sia alla diversit culturale, sia al contesto sociale, politico e
culturale.
I popoli respirano la propria cultura, una miscela di saperi e di sentimenti, ed hanno bisogno di farlo per continuare a vivere, ma le culture sono dinamiche e si modificano, si evolvono nel confronto culturale attivo e propositivo, senza mai negare la propria storia e la propria tradizione, e da troppo tempo la cultura Rom e Sinta pi uno specchio che una finestra, perch la segregazione, la separazione, lassistenzialismo culturale, cio politiche differenziate, hanno bloccato ogni miglioramento.
Rom e Sinti devono uscire dallottica delle politiche differenziate per ricercare uno scambio culturale attivo e propositivo per non perdere la propria storia e la propria tradizione. Per una evoluzione della cultura rom e sinta necessario un radicale cambiamento di metodo.
2) Politica. Assistenzialismo
e segregazione
Le politiche per Rom e Sinte in Italia evidenziano una persistente ignoranza, con gravi implicazioni culturali e violazioni di diritti, percepibile nella definizione delle nostre minoranze, negli strumenti normativi utilizzati per tradurre in azioni concrete le scelte politiche, nella partecipazione attiva dei diretti interessati a tutti i livelli.
Negli ultimi decenni, per Rom e Sinti, le scelte politiche differenziate: assistenzialismo culturale e segregazione culturale, sostenute con lintento di promuovere e valorizzare la cultura Rom e Sinta, e realizzate dalla interpretazione culturale del mondo Rom e Sinto, hanno condotto le persone di queste minoranze verso:
Lesclusione dal contesto sociale, culturale e politico
lacquisizione di conoscenze culturali interpretative
ladesione ad un modello estraneo ai propri riferimenti culturali
lo sviluppo di una mentalit assistenziale
lutilizzo strumentale della partecipazione attiva (essere Rom o Sinto non significa possedere automaticamente determinate competenze e professionalit)
Viene da
chiedersi: a chi non conviene la normalit per Rom e Sinti?
La predisposizione
di scelte politiche per Rom e Sinte che abbiano successo, passano nel recepire
e specificare il ruolo attivo, propositivo e decisionale degli stessi Sinti e
Rom per evitare gli errori che nel passato hanno condotto al fallimento ogni
iniziativa.
Un radicale
cambiamento metodo verso scelte politiche NORMALI, di riconoscimento
culturale, di responsabilizzazione delle professionalit rom e sinte, per coinvolgere attivamente le minoranze rom e sinte alla programmazione
e condivisione delle scelte politiche.
Cambiamento di metodo che porti tutto il Paese ad una maggiore e migliore conoscenza e comprensione della cultura sinta e rom, per eliminare ogni forma di discriminazione che flagella attualmente i Rom e i Sinti in Italia.
3) Il ruolo
della Federazione Rom e Sinti insieme
La Federazione Rom e Sinti insieme una organizzazione democratica che a poche settimane dalla sua costituzione gi associa 22 associazioni Rom e Sinte di 12 Regioni Italiane. Costituita il 18 Maggio 2008, dopo oltre un anno di lavoro del comitato rom e sinti insieme, per condividere le finalit e le strategie, per definire un programma politico e la strategia organizzativa.
Con la costituzione della Federazione Rom e Sinti insieme la prima volta che in Italia si avvia sia un articolato percorso di partecipazione attiva e propositiva di Rom e Sinti, sia un processo unitario delle nostre minoranze per una rappresentativit dei Sinti e dei Rom, Italiani ed immigrati.
La Federazione si propone di costruire
un dialogo diretto con la promozione di una societ aperta e interculturale,
l'affermazione della cultura della legalit, il contrasto agli abusi di potere;
un ruolo attivo e propositivo di Rom e Sinti sia per collaborare a tutti i
livelli in tutte le iniziative finalizzate a promuovere la cultura Rom e Sinta
ed a migliorare le condizioni di vita delle famiglie Rom e Sinte.
4) Programma
politico
Malgrado limpiego di risorse pubbliche le condizioni di vita dei Rom e dei Sinti in Italia non registrano un miglioramento, anzi sono peggiorate.
Per la realizzazione del programma politico la Federazione Rom e Sinti insieme ritiene due prioritario la massima diffusione allopinione pubblica, ai media ed alla politica dei risultati ottenuti per ogni attivit svolta ed una dettagliata rendicondazione economica delle eventuali risorse pubbliche utilizzate.
Questa priorit si rende essenziale per eliminare i pregiudizi dellopinione pubblica, dei media e della politica che percepisce solo una resistenza di queste minoranze allintegrazione culturale e non mette in discussione altri fattori che possono condurre al fallimento, parziale o totale, una iniziativa progettuale.
Il programma politico sar realizzato dalle organizzazioni locali, la Federazione Rom e Sinti insieme collaborer con la partecipazione di Rom e Sinti, ai diversi livelli di competenza e di professionalit, nelle azioni di progettualit, di formazione, di coordinamento, di monitoraggio e di valutazione.
5) Partecipazione attiva
La federazione rom e sinti insieme si costituita per incentivare e garantire la partecipazione attiva e propositiva di Rom e Sinti a tutti i livelli, per tale fondamentale obiettivo la federazione impegnata nella programmazione e nellimplementazione di una progettualit in merito, che sar sviluppata con gradualit e con la collaborazione della societ civile e della politica Italiana ed Europea.
La complessit
della realt e sei bisogni Rom e Sinta in Italia necessit di una rete di
monitoraggio che offra dati certi, ad oggi inesistenti, da elaborare sia a
livello nazionale che a livello locale. Per questa ragione necessaria la
costituzione di un Ufficio Nazionale e di Uffici Regionali, Provinciali e
Comunali per le grandi citt. LUfficio Nazionale deve prevedere una presenza
significativa di Rom e Sinti e deve avere il compito di raccogliere e
sistematizzare i dati offerti dagli uffici periferici. Gli Uffici periferici
devono prevedere una presenza significativa di Sinti e di Rom, in stretta
collaborazione con le associazioni rom e sinte.
Gli obiettivi
degli uffici periferici saranno quelli di:
a) monitorare i bisogni espressi dalle comunit rom e sinte e dalle realt
istituzionali territoriali, raccogliere le buone pratiche realizzate nei
singoli territori, suggerire proposte e valutare i progetti in atto;
b) promuovere la diffusione della conoscenza delle culture sinte e rom,
contrastare le forme di discriminazione, in collaborazione con le istituzioni e
gli Enti Locali;
c) coordinare e monitorare gli interventi degli Enti Locali e delle
Istituzioni.
Gli obiettivi
dellUfficio Nazionale saranno quelli di:
1. raccogliere e sistematizzare i dati offerti dagli uffici periferici e
diffondere in tutto il Paese le buone pratiche;
2. elaborare piani dazione nei diversi ambiti dintervento (culturale,
abitativo, lavorativo, sanitario, sociale, scolastico e formativo) anche
proponendo al Governo le necessarie modifiche alle leggi esistenti;
3. coordinare gli interventi dei diversi ministeri interessati,
collaborando alla definizione di obiettivi e strategie
6) Riconoscimento status di minoranza.
Proponiamo la
promulgazione della proposta di legge n. 2858: Modifiche alla legge 15
dicembre 1999, n. 482, per lestensione delle disposizioni di tutela delle
minoranze linguistiche storiche alle minoranze dei Rom e dei Sinti, presentata
alla Camera dei Deputati il 2 luglio 2007.
7) Istruzione e
formazione
La Federazione rom e sinti insieme intende
restituire ai genitori Rom e Sinti la loro dignit genitoriale
sostenere la scuola nel percorso scolastico degli alunni rom e sinti
valorizzare la presenza degli alunni rom e sinti allinterno delle scuole trasformandoli da presenza ingestibile a risorsa positiva
approfondire la conoscenza della cultura Rom e Sinta la popolazione scolastica per favorire laccoglienza della diversit
apertura di un centro di orientamento professionale. Di formazione e informazione per gli adolescenti e gli adulti rom e sinti i cui obiettivi:
- recupero e reinserimento degli adolescenti e giovani adulti, attraverso la creazione di una rete con le scuole professionali, i centri per limpiego ed i servizi sociali per listituzione di borse lavoro
- progettazione di interventi formativi volti al recupero dei lavorio tradizionali dei rom e dei sinti
- realizzazione di progetti di informatica, di corsi di alfabetizzazione per lapprendimento della lingua italiana e per migliorare la conoscenza
- centri di lingua roman, di storia e di cultura del popolo rom e sinto
- convegni, seminari e wirkshps per informare rom e sinti sulle politiche tenute dagli altri paesi europei sulle tematiche rom e sinte.
La federazione creer una rete nazionale per offrire a tutti la sia collaborazione nellambito della progettazione, sostegno, formazione ed informazione, valutazione attraverso una equipe di professionisti qualificati.
8)
Habitat
La federazione nettamente contraria alla politica abitativa del campi nomadi, sollecita il graduale superamento, e propone dettagliate soluzioni abitative diversificate dalla casa alla microarea secondo il progetto di vita della singola famiglia Rom e Sinta.
Una politica abitativa pubblica per laccesso agevolato della famiglia rom e sinta alla casa o alla microarea, ed una politica abitativa privata per agevolare le famiglie rom e sinte allacquisto della propria abitazione oppure a soluzioni sui terreni agricoli privati.
La federazione propone una modifica del Testo
Unico in materia di edilizia n.
380/2001 per annullare la disposizione che prevede la richiesta della concessione edilizia per la sosta di
una roulotte.
9) Lavoro
La questione lavoro per rom e sinti
strettamente collegata alla globalit delle politiche locali per Rom e Sinti e
la federazione progetter soluzioni per lavoro nei singoli territori, in
collaborazione con le associazioni locali aderenti, sulla base delle risorse
politiche e produttive che il territorio dispone.
10) Discriminazione
La federazione ritiene che sia di
fondamentale importanza il recepimento completo della direttiva Europea n.
2000/43 che attua il principio di parit di trattamento tra le persone.
Chiediamo che vengano inasprite le pene per
chi viola le leggi contro la discriminazione, ad oggi ridicole, e che vengano
implementati i poteri delle associazioni sia nel contrasto dei reati che nella
tutela delle vittime della discriminazione.
E necessario accrescere la consapevolezza di
rom e sinti per le violazioni dei diritti attraverso la formazione di
attivisti/mediatori rom e sinti. Quindi necessario informare meglio Rom e
Sinti della protezione giuridica esistente e dei mezzi disponibili per
combattere la discriminazione.
Tutti ci sar realizzato attraverso eventi e
la divulgazione di materiale informativo.
L0uffucio nazionale antidiscriminazione
razziale (UNAR) deve essere indipendente ed in grado di comminare sanzioni,
revocare atti amministrativi, disporre risarcimenti ed altre forme del danno
subite.
11) Immigrazione
La questione dei rom immigrati provenienti
dal Balcani, da oltre 40 anni presenti in Italia, rimasta ancora irrisolta.
Queste persone vivono in Italia da tanto
tempo, sono senza documenti da tanti tempo. Il loro Stato di origine ( ex
Jugoslavia) non esiste pi, gli archivi anagrafici del loro Stato sono stati
distrutti dalla guerra. I giovani di seconda e terza generazione di queste
famiglie sono nati in Italia e sono senza alcun documento.
Allora cosa fare?
La questione esclusivamente politica e la
federazione formula le seguenti possibili
soluzioni:
a)
il
riconoscimento della cittadinanza a tutti coloro che sono nati in Italia con
ua modifica della legge sulla
cittadinanza ( diritto di suolo e non diritto di sangue)
b)
il
riconoscimento ai rom immigrati dal balcani dello Stato di apolidia
c)
la
concessione di un permesso provvisorio agli adulti rom immigrati in Italia dai
balcani.
Cecina,(LI), 16 Luglio 2008
Federazione rom
e sinti insieme