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Notizie

dalle Prefetture

06.05.2008

Un progetto per l'integrazione degli studenti stranieri allo studio della prefettura di Treviso

Prevista anche l'istituzione di un 'punto d'ascolto' in questura rivolto agli operatotri scolastici

E' allo studio di un tavolo tecnico ristretto costituito presso la prefettura di Treviso, l’elaborazione di un “programma di accompagnamento” per studenti stranieri arrivati in Italia in corso d’anno scolastico e la creazione di un “Punto di ascolto” in questura.
Alla riunione del Tavolo tecnico, che ha il compito di elaborare progetti mirati proprio all’integrazione degli studenti stranieri residenti nella provincia, hanno preso parte i rappresentanti di provincia, questura, ufficio scolastico provinciale, u.l.s.s. 9, inal, consulta femminile per l’immigrazione, unicef e anolf.

L’elaborazione di un “programma di accompagnamento” vuole essere la risposta alle problematiche poste dallo scollamento attualmente esistente tra il sistema di ingressi nel territorio dello Stato e il calendario scolastico. 

Tale asimmetria, infatti, è alla base di un continuo inserimento, durante tutto l’arco dell’anno scolastico, di alunni stranieri nelle classi di ogni ordine e grado e delle conseguenti innumerevoli difficoltà che incontrano sia gli operatori scolastici che i giovani studenti stranieri improvvisamente proiettati in una realtà completamente nuova. 

Il programma, studiato quindi per quegli alunni stranieri che versano in condizioni di particolare fragilità, sia in relazione alle difficoltà linguistiche, sia in relazione allo “choc transculturale” derivante dalla partecipazione ad un contesto relazionale completamente nuovo, sarà definito nei suoi contenuti e contorni a cura dei componenti del Tavolo ristretto e vedrà la partecipazione attiva non solo dei mediatori culturali, già comunque impegnati su queste tematiche, ma anche di altri soggetti: ad esempio, le associazioni di volontariato e quelle di immigrati, questi ultimi non solo portatori del loro prezioso bagaglio di esperienza, ma anche di positivi esempi di inserimento nella realtà, particolarmente in quella trevigiana. 

Nel corso della riunione, inoltre, si è convenuto di istituire in questura un “punto di ascolto” riservato agli operatori scolastici e, precisamente, ai referenti della “Rete delle istituzioni scolastiche per l’immigrazione”, con il compito di dare rapida ed univoca risposta alle innumerevoli istanze che provengono dalle scuole relative appunto il delicato tema dei rapporti scuola – immigrazione.





   
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