Se il disegno di legge in materia di sicurezza sara' approvato nella forma licenziata dalle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato, la condizione degli stranieri (ma anche di molti cittadini comunitari e italiani) peggiorera' nettamente.

 

La durata massima della detenzione degli stranieri da espellere sara' portata dagli attuali sessanta giorni a un massimo di diciotto mesi. L'ingresso e il soggiorno illegali dello straniero saranno puniti, se l'espulsione non viene eseguita rapidamente, con un'ammenda fino a 10.000 euro. La mancata esibizione da parte dello straniero, senza giustificato motivo, dei documenti di identita' e del titolo di soggiorno saranno invece sanzionati con arresto e ammenda fino a 2.000 euro.

 

Per sposarsi in Italia lo straniero dovra' dimostrare di soggiornare legalmente. Similmente, il gestore di servizi di money transfer dovra' acquisire copia del permesso di soggiorno dello straniero che spedisce il denaro; in mancanza del permesso, il gestore dovra' segnalare la cosa alla polizia.

 

Il rilascio della carta di soggiorno sara' condizionato al superamento di una prova di conoscenza della lingua italiana. I familiari potranno ottenere la carta solo dopo aver maturato, a loro volta, cinque anni di soggiorno legale in Italia. Sara' cancellata la possibilita' di chiedere direttamente il visto di ingresso per ricongiungimento familiare in caso di eccessiva lentezza dello Sportello unico. Sara' precluso il rilascio di un permesso per lavoro o per studio, al compimento dei 18 anni, al minore non accompagnato che non soddisfi le condizioni di soggiorno pregresso di durata non inferiore a tre anni e di partecipazione a un progetto di integrazione di durata non inferiore a due anni. Il periodo necessario per l'acquisizione della cittadinanza da parte del coniuge di cittadino italiano passera' dai sei mesi attuali a due anni (uno solo, in presenza di figli nati dai coniugi).

 

Due disposizioni poi renderanno piu' difficile il mantenimento della regolarita' del soggiorno. La prima prevede l'introduzione di una tassa di 200 euro per ogni richiesta di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno. In questo modo, un nucleo familiare di cinque persone si trovera' a spendere 1.000 euro in piu' ogni due anni! La seconda disposizione prevede l'istituzione di una sorta di patente a punti: al momento di chiedere il permesso di soggiorno lo straniero dovra' firmare un "accordo di integrazione", col quale si impegna a raggiungere determinati obiettivi (che saranno specificati dal Governo con un regolamento). In caso di mancato raggiungimento, perdera' parte del suo credito. Una volta esaurito il punteggio, lo straniero sara' espulso.

 

L'iscrizione anagrafica, infine, sara' condizionata alla verifica delle condizioni igienico-sanitarie dell'immobile in cui il richiedente intende fissare la propria residenza. Questa disposizione si applichera' anche ai cittadini italiani o comunitari. Puo' sembrare innocua; non lo e' affatto: impedira' a chi vive in alloggi di fortuna o senza fissa dimora di essere riconosciuto come legalmente residente. Sara' allora quasi impossibile, se si tratta di cittadino italiano, accedere a forme di assistenza da parte del Comune; se si tratta di cittadino comunitario, dimostrare la regolarita' del proprio soggiorno; se si tratta di cittadino straniero nato in Italia, maturare i requisiti per l'acquisto della cittadinanza al compimento dei diciotto anni.

 

Comincio a vergognarmi del mio paese...