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Novità sulla normativa : Decreto Flussi 2008: più quote per i lavoratori domestici
(03/11/08)

Sembra che sia tutto pronto per il decreto flussi 2008 che, come anticipato, ripescherà le quote rimaste escluse dalla graduatorie del decreto flussi 2007. Anche quest’anno ammessi 170mila ingressi con quote più ampie riservate al lavoro domestico. Queste la anticipazioni dell’accordo fra il Viminale e il Ministero del Welfare, si attendono ora i dettagli tecnici per la pubblicazione.



Niente click day. Le 170mila quote  preannunciate nel nuovo decreto flussi  verranno assegnate ai primi esclusi dal decreto flussi del 2007 per un ammontare totale di 340mila posti disponibili. Lo scorso anno sono state presentate oltre 740mila domande e, ad oggi, sono stati consegnati 102.900 nulla osta.

Lavoro domestico. Le domande, hanno preannunciato dal Viminale, avranno particolare riguardo per i lavoratori domestici. Il decreto flussi 2007 assegnava ai collaboratori familiari 65mila quote, nel nuovo provvedimento le quote da attribuirsi al settore domestico saranno di più: si pensa di lasciare alle altre categorie di lavoratori solo la cifra che avanza.

Assunzioni da parte di immigrati. Il nuovo decreto prevederà restrizioni per i datori di lavoro stranieri. Nello scorso decreto flussi, il 48 per cento delle domande di nulla osta per lavoro domestico è stata presentata da cittadini extracomunitari ed è stata avanzata l'ipotesi, come più volte sostenuto anche dal Ministro del Welfare Sacconi,  che tali istanze celino richieste per parenti al fine di aggirare la normativa sui ricongiungimenti familiari. Quindi un datore di lavoro straniero per poter assumere un immigrato deve dimostrare di vivere in Italia, secondo anticipazioni riportate dal Corriere della Sera, da almeno 3 anni o addirittura da 5 provando la titolarità del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo ( ex carta di soggiorno).

Quote riservate. Così come avvenuto per il precedente decreto,  47.100 posti saranno riservati ai cittadini di Paesi che hanno sottoscritto accordi di cooperazione con l'Italia (4.500 albanesi; 1.000 algerini; 3 mila cittadini del Bangladesh; 8 mila egiziani; 5 mila filippini; 1.000 ghanesi; 4.500 marocchini; 6.500 moldavi; 1.500 nigeriani; 1.000 pakistani; 1.000 senegalesi; 100 somali; 3.500 cittadini dello Sri Lanka; 4 mila tunisini; 2.500 cittadini di altri Stati).

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