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Asilo

13.11.2008

Missione congiunta UE in Siria e Giordania del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione

Il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione ha partecipato per l’Italia, dal 1° al 7 novembre, a una missione della Commissione europea in Siria e Giordania, che aveva lo scopo di verificare sul posto le condizioni degli sfollati iracheni in vista di un’eventuale operazione di trasferimento (“resettlement”) negli Stati disponibili ad accoglierli.

Oltre all’Italia, hanno inviato propri rappresentanti: Cipro, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito e Svezia, con l'intervento anche di funzionari della Commissione europea e dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati.

Dalla missione è emerso un quadro informativo completo relativo sia alle condizioni generali degli sfollati iracheni, attualmente presenti in Siria e Giordania, sia alle conseguenze che la loro presenza sta determinando a livello socio-economico in quegli Stati.
L'attenzione si è concentrata sulla difficile situazione dei circa 2.000 palestinesi iracheni, assistiti dall’ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, molti dei quali anziani, ammalati o in tenera età, che vivono già da diversi anni in tendopoli realizzate nel deserto siriano a ridosso del confine con l'Iraq, a più di duecento chilometri dal primo centro abitato, in un ambiente complicato e privi di servizi.

I risultati della missione formeranno oggetto di un rapporto che la Commissione presenterà al prossimo Consiglio dei ministri della giustizia e degli affari interni per le conclusioni e le ulteriori indicazioni sui possibili sviluppi dell’iniziativa.