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Notizie

dalle Prefetture

21.11.2008

Trento. Immigrazione e nuove disposizioni in materia di ricongiungimenti al centro di una riunione presso il Commissariato del governo



Stemma Provincia di TrentoSi è svolta il 21 novembre 2008 presso la sede del Commissariato del governo per la provincia di Trento, una seduta plenaria del Consiglio Territoriale per l’immigrazione, presieduta dal Commissario del Governo, prefetto Michele Mazza.
Primo tra gli argomenti all’ordine del giorno, la problematica relativa alla tassabilità dei redditi percepiti dagli irregolari sul territorio nazionale. A tal riguardo è stato chiarito, alla presenza del Difensore Civico, di un funzionario delegato dell’Agenzia delle Entrate, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza e del Garante del Contribuente, che l’obbligo di denuncia dei redditi percepiti incombe anche sugli stranieri irregolari, al fine di non incorrere nelle sanzioni previste dalla legge, che non discrimina sulla legalità o meno dei proventi da reddito e tanto meno sulla regolarità o meno della posizione di soggiorno di coloro che li percepiscono.
E’ stato inoltre convenuto che per la dichiarazione sostitutiva del nulla osta al lavoro (prevista dall’art. 27 comma 1 bis lettera i del Testo Unico sull’Immigrazione) e contenente dati autocertificati, sia necessaria l’imposta di bollo in quanto tale atto non rientra tra i documenti dichiarati esenti dall’art. 37 comma 1 D.P.R. 445/2000.
Sono state, infine, illustrate le nuove disposizioni in materia di ricongiungimento familiare a seguito delle modifiche introdotte dal D.Lgs. 3 ottobre 2008 n. 160 e proiettate delle slide sull’attività svolta dallo Sportello ricongiungimenti del Commissariato del governo della provincia autonoma di Trento costituito il 10 aprile 2008.
Ad oggi, sono 496 i nulla osta rilasciati dallo sportello per ricongiungimento familiare, a fronte delle 657 richieste presentate. Le percentuali più alte riguardano cittadini di nazionalità albanese, marocchina e moldava, mentre percentuali sotto il 5% delle richieste si riferiscono a cittadini dello Shri Lanka, della Turchia, del Togo, dell’Egitto, delle Filippine, della Nigeria e del Brasile.





   
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