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Ribadito il no all'ingresso della Turchia nella Ue, nel giorno in cui Berlusconi accelera

La Lega: stop immigrati per due anni

La richiesta al Senato: bloccare i flussi migratori fintanto che perdura la situazione di crisi economica

ROMA - Blocco del flusso degli immigrati in Italia per colpa della crisi economica. È quanto propone la Lega in un emendamento presentato al disegno di legge sulla sicurezza ora all'esame dell'aula di palazzo Madama. Nel testo si prevede anche che gli immigrati irregolari siano costretti a pagare le spese mediche in caso di ricovero nelle strutture sanitarie pubbliche e questo anche per le prestazioni di pronto soccorso.

OSSERVATORIO SUI FLUSSI - I senatori del Carroccio propongono l'istituzione di un osservatorio sui flussi migratori, ma nel frattempo, chiedono che ci sia uno stop all'ingresso degli extracomunitari in Italia almeno fino a quando la crisi continua a pesare sulle aziende. Tra le altre richieste dei leghisti c'è l'istituzione di un tetto di almeno dieci anni di residenza in Italia prima di poter avere accesso alle liste per l'assegnazione di alloggi pubblici.

LA QUESTIONE TURCA - La Lega ha inoltre aperto un «fronte» turco all'interno della maggioranza. Mentre il premier si dice favorevole ad una accelerazione dell'ingresso di Ankara nella Ue, la Lega ribadisce che la propria posizione non cambia: «Sulla Turchia la Lega ha sempre detto la verità - hanno detto Gianluca Pini e Giovanni Fava, deputati della Lega nelle commissioni Esteri e Difesa, nel giorno dell'incontro bilaterale, a Smirne, tra i governi di Italia e Turchia -: non ci sono le condizioni per arrivare all'integrazione europea, chi non tiene conto della verità compie un errore strategico con conseguenze inimmaginabili per la tenuta della società occidentale». «Si tratta - hanno aggiunto - di un Paese troppo diverso dal resto degli stati membri per molteplici aspetti geografici, culturali e non ultimo, religiosi. L'Europa perderebbe la propria identità, crollerebbe sotto il peso di tensioni sociali insostenibili». Berlusconi aveva invece parlato della possibilità di dimezzare i tempi previsti per l'ingresso di Ankara nell'Unione.


12 novembre 2008(ultima modifica: 13 novembre 2008)


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