20 ottobre 2008
IMMIGRAZIONE:SIMM, PERICOLOSO EMENDAMENTO
ASSISTENZA MEDICA
CRO S0B QBXB IMMIGRAZIONE:SIMM, PERICOLOSO
EMENDAMENTO ASSISTENZA MEDICA (ANSA) - ROMA, 20 OTT - La Societ italiana di medicina
delle migrazioni (Simm) definisce inutile e dannoso l'emendamento al testo
unico sull'immigrazione proposto dalla Lega, che obbligherebbe i sanitari a
segnalare alle autorit gli stranieri irregolari che ricevono cure mediche.
Secondo la Simm, l'attuale normativa, secondo la quale l'accesso alle strutture
sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non
pu comportare alcun tipo di segnalazione all'autorit ha lo scopo di aiutare
gli immigrati, ma anche di tutelare la collettivit come prevede l'articolo 32
della Costituzione. Il rischio di segnalazione - spiega la Simm - creerebbe
una barriera insormontabile per l'accesso e spingerebbe a una 'clandestinit
sanitari pericolosa per l'individuo ma anche per la popolazione laddove
possano esserci malattie trasmissibili. Un ulteriore rischio, secondo la
Societ di medicina delle migrazioni, la nascita di percorsi e
organizzazioni sanitarie parallele al di fuori dei sistemi di controllo e di
verifica della sanit pubblica (rischio di aborti clandestini, gravidanze non tutelate,
minori non assistiti). (ANSA). I72-VN 20-OTT-08 15:29 NNN
IMMIGRATI: SIMM, RITIRARE EMENDAMENTO SU CURE
STRANIERI IRREGOLARI
(ASCA) - Roma, 20 ott - La Simm, Societa'
italiana medicina delle migrazioni, chiede il ritiro dell'emendamento che modifica
l'art. 35 del T.U. sulle cure ai cittadini stranieri irregolari, perche' ''atto
inutile e dannoso, anzi pericoloso''.
''Nell'ambito della discussione in Senato del
cosiddetto Pacchetto Sicurezza in commissione congiunta Giustizia e Affari
Costituzionali - si legge in una nota della Simm - e' stato depositato da
quattro senatori e una senatrice della Lega Nord un emendamento che mina
radicalmente uno dei principi base della politica sanitaria nei confronti dei
cittadini stranieri nel nostro paese, e cioe' la garanzia di accessibilita' ai
servizi per la componente irregolare e clandestina. Sono previste due modifiche
al comma 4 e comma 6, e l'abrogazione del comma 5 dell'articolo 35 del Decreto
Legislativo 286 del 1998 (Testo Unico sull'immigrazione)''.
res-map/sam/bra
(SIR) 11:23 - IMMIGRATI: APPELLO DI MEDICI,
NEGARE LE CURE ATTO INUTILE, DANNOSO E PERICOLOSO
Un atto inutile, dannoso e pericoloso: cos i
medici e gli operatori sanitari che fanno parte della Societ italiana di
medicina delle migrazioni (Simm) definiscono lemendamento che modifica lart.
35 del T.U. sulle cure ai cittadini stranieri irregolari, lanciando un appello
perch il provvedimento venga ritirato. Nellambito della discussione in Senato
del cosiddetto Pacchetto Sicurezza (atto 733), in commissione congiunta
Giustizia ed Affari Costituzionali, stato infatti depositato dalla Lega Nord
un emendamento che mina radicalmente uno dei principi base della politica
sanitaria nei confronti dei cittadini stranieri e cio la garanzia di
accessibilit ai servizi per gli irregolari. Secondo il Consiglio di presidenza
della Simm il provvedimento inutile e dannoso perch render invisibile
una popolazione che sfuggir ad ogni forma di tutela sanitaria e di contatto
sociale legittimo; potr produrre percorsi sanitari ed organizzazioni sanitarie
parallele al di fuori dei sistemi di controllo e di verifica della sanit
pubblica (rischio di aborti clandestini, gravidanze non tutelate, minori non
assistiti...); creer condizioni di salute particolarmente gravi poich gli
stranieri non accederanno ai servizi se non in situazioni di urgenza
indifferibile. (segue)
(SIR) 11:24 - IMMIGRATI: APPELLO DI
MEDICI, NEGARE LE CURE ATTO INUTILE, DANNOSO E PERICOLOSO (2)
Secondo i medici e gli operatori sanitari
lemendamento avr ripercussione sulla salute collettiva con il rischio di
diffusione di eventuali focolai di malattie trasmissibili, a causa dei ritardi
negli interventi e la probabile irreperibilit dei destinatari di interventi di
prevenzione. Produrr, inoltre, un significativo aumento dei costi in quanto
comunque le prestazioni di pronto soccorso dovranno essere garantite e
spinger molti operatori ad una obiezione di coscienza per il primato di
scelte etiche e deontologiche. In un momento di trasformazione sociale e di
sofferenza economica – sottolineano -, questo atto va ad intaccare il
cosiddetto capitale sociale della societ (contrasto tra italiani e
stranieri, diritti negati e nascosti, radicale differenza nellapproccio
professionale), che pu essere condizione per una deriva nel conflitto
sociale, le cui prime avvisaglie stiamo gi vivendo negli ultimi tempi. Come
medici ed operatori sanitari – concludono - ci appelliamo perch
piuttosto che logiche di partito prevalga, alla luce delle evidenze tecnico
scientifiche e di consolidate politiche sanitarie, un approccio intelligente e
concreto di sanit pubblica.
Chi vuole i medici delatori
20 ottobre 2008 - Tonio Dell'Olio –
Mosaico di pace
http://www.simmweb.it/ un sito poco attrattivo
e forse anche poco cliccato. quello della Societ Italiana di Medicina delle
Migrazioni che raccoglie e coordina le organizzazioni che si occupano di
garantire l'assistenza sanitaria a tutti gli stranieri che sono sul nostro suolo
patrio.
A tutte le persone straniere: regolari e
irregolari, permanenti e di passaggio, in gravidanza e con malattie infettive
Dalla homepage apprendo che "nell'ambito della discussione in Senato del
cosiddetto "Pacchetto Sicurezza" (atto 733), in commissione congiunta
Giustizia ed Affari Costituzionali, stato depositato dalla Lega Nord un
emendamento" in cui si cancella la norma che prevedeva che "l'accesso
alle strutture sanitarie (sia ospedaliere, sia territoriali) da parte dello
straniero non in regola con le norme sul soggiorno non pu comportare alcun
tipo di segnalazione all'autorit, salvo i casi in cui sia obbligatorio il
referto, a parit di condizioni con il cittadino italiano".
La cancellazione di questa norma non sarebbe
soltanto in contrasto con il giuramento di Ippocrate ma anche con la
Dichiarazione dei Diritti Umani.
E poi pensate se il Samaritano avesse deciso se
curare il malcapitato solo sulla base della sua nazionalit o della sua
condizione di regolarit!
IMMIGRATI: ORDINE MEDICI ROMA SU ASSISTENZA
NEGATA, PREOCCUPATI
IMMIGRATI: ORDINE MEDICI ROMA SU ASSISTENZA NEGATA, PREOCCUPATI = SE PROPOSTA
LEGA ANDASSE IN PORTO COSTRETTI A DISOBBEDIENZA CIVILE Roma, 20 ott. -
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Forte preoccupazione dell'Ordine dei medici di
Roma sull'emendamento presentato dal Carroccio in Senato al provvedimento
sull'immigrazione, che rischierebbe, una volta accolto, di privare gli
irregolari delle cure mediche. In particolare - spiega l'Ordine in una nota -
si vuole cancellare il comma 5, in base al quale 'l'accesso alle strutture
sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non
pu comportare alcun tipo di segnalazione all'autorita. A parte
l'inevitabile e diffusa disobbedienza civile che si avrebbe da parte dei medici
in considerazione della mortificazione che subirebbero le scelte etiche e
deontologiche essenziali e prioritarie per un corretto esercizio professionale
- sottolinea Mario Falconi, presidente dell'Ordine capitolino - si avrebbero
poi altre gravi conseguenze. La modifica proposta comporterebbe infatti,
secondo l'Ordine, una reale ripercussione sulla salute collettiva, per il
rischio di diffusione incontrollata di malattie infettive trasmissibili.
Inoltre, si verrebbero a creare percorsi sanitari paralleli al di fuori di
sistemi di controllo e verifica della sanit pubblica. Infine da mettere in
preventivo - conclude l'Ordine - anche un notevole aumento di costi per il
Servizio sanitario nazionale, dovuto all'aumento esponenziale di prestazioni
urgenti di pronto soccorso pi gravi, complesse e prolungate.
(Sal/Pn/Adnkronos) 20-OTT-08 17:21 NNN
ZCZC
DRS0117 3 LAV 0 DRS / DIR
**IMMIGRATI. SIMM: STOP EMENDAMENTO SU ACCESSO
CLANDESTINI A SSN
(DIRE-notiziarioSanita') Roma, 20 ott. - Appello
della SIMM (Societa' italiana di medicina delle migrazioni): "ritirare
l'emendamento che modifica l'art. 35 del T.U. sulle cure ai cittadini stranieri
irregolari. Un atto inutile e dannoso, anzi pericoloso".
Questa la nota diffusa dalla societa' scientifica.
Nell'ambito della discussione in Senato del
cosiddetto "Pacchetto Sicurezza" (atto 733), in commissione congiunta
Giustizia ed Affari Costituzionali, e' stato depositato da quattro senatori ed
una senatrice della Lega Nord un emendamento che mina radicalmente uno dei
principi base della politica sanitaria nei confronti dei cittadini stranieri
nel nostro paese e cioe' la garanzia di accessibilita' ai servizi per la
componente irregolare e clandestina.
Sono previste due modifiche al comma 4 e comma 6, e
l'abrogazione del comma 5 dell'articolo 35 del Decreto Legislativo 286 del 1998
(Testo Unico sull'immigrazione).
Partiamo dal comma 5, la cui cancellazione e' di
estrema gravita': esso infatti attualmente prevede che "l'accesso alle
strutture sanitarie (sia ospedaliere, sia territoriali) da parte dello
straniero non in regola con le norme sul soggiorno non puo' comportare alcun
tipo di segnalazione all'autorita', salvo i casi in cui sia obbligatorio il
referto, a parita' di condizioni con il cittadino italiano". Questa
disposizione normativa e' presente nell'ordinamento italiano gia' dal 1995,
attraverso l'art. 13, proposto da una vasta area della societa' civile, del
decreto legge n. 489/95, piu' volte reiterato, voluto ed approvato dal centro
destra anche con i voti della Lega. La "logica" della norma non e'
solo quella di "aiutare/curare l'immigrato irregolare" (per altro
deontologicamente assolutamente corretta!) ma in particolare di tutelare la
collettivita' come prevede l'articolo 32 della Costituzione; il rischio di
segnalazione e/o denuncia contestuale alla prestazione sanitaria, creerebbe una
barriera insormontabile per l'accesso e spingerebbe ad una "clandestinita'
sanitaria" pericolosa per l'individuo ma anche per la popolazione laddove
possano esserci malattie trasmissibili. Ormai esiste una significativa
documentazione sul tema, compresa la posizione della Federazione degli ordini
dei medici italiani, di alcune Societa' scientifiche e dei Ministri della
sanita' europei ... che sottolineano l'indispensabilita' di questa impostazione
per garantire concretamente la salute per tutti (e' assolutamente intuitivo
come le malattie non facciano distinzione di etnia, status giuridico o colore
della pelle). L'effetto della cancellazione di questo comma vanificherebbe il
lavoro fatto negli ultimi 13 anni che ha prodotto importanti successi
nell'ambito sanitario tra gli immigrati testimoniato ad esempio dalla riduzione
dei tassi di Aids, dalla stabilizzazione di quelli relativi alla Tubercolosi, dalla
riduzione degli esiti sfavorevoli negli indicatori materno infantili (basso
peso alla nascita, mortalita' perinatale e neonatale ...). E tutto questo con
evidente effetto sul contenimento dei costi in quanto l'utilizzo tempestivo e
appropriato dei servizi (quando non sia impedito da problemi di accessibilita')
si dimostra non solo piu' efficace, ma anche piu' "efficiente" in
termini di economia sanitaria.
La modifica al comma 4 (vedi allegato) introduce
invece un rischio di discrezionalita' che amplificherebbe la difficolta' di
accesso facendo della "barriera economica" e dell'eventuale
segnalazione (in netta contrapposizione al mandato costituzionale di "cure
gratuite agli indigenti"), un possibile strumento di esclusione, forse
compromettendo la stessa erogazione delle prestazioni.
Il comma 6 (vedi allegato), sembra invece soltanto
un aggiustamento rispetto al mutato quadro delle competenze sanitarie a seguito
del processo di devoluzione.
Riteniamo pertanto inutile e dannoso il
provvedimento perche': spingera' all'incistamento sociale, rendendo invisibile
una popolazione che sfuggira' ad ogni forma di tutela sanitaria e di contatto
sociale legittimo; potra' produrre percorsi sanitari ed organizzazioni
sanitarie parallele al di fuori dei sistemi di controllo e di verifica della
sanita' pubblica (rischio di aborti clandestini, gravidanze non tutelate,
minori non assistiti, ...); creera' condizioni di salute particolarmente gravi
poiche' gli stranieri non accederanno ai servizi se non in situazioni di
urgenza indifferibile; avra' ripercussione sulla salute collettiva con il
rischio di diffusione di eventuali focolai di malattie trasmissibili a causa
dei ritardi negli interventi e la probabile irreperibilita' dei destinatari di
interventi di prevenzione; produrra' un significativo aumento dei costi in
quanto comunque le prestazioni di pronto soccorso dovranno essere garantite e
le condizioni di arrivo saranno significativamente piu' gravi e necessiteranno
di interventi piu' complessi e prolungati;
spingera' molti operatori ad una "obiezione di
coscienza" per il primato di scelte etiche e deontologiche.
Riteniamo estremamente pericoloso il provvedimento
poiche' soprattutto in un momento di trasformazione sociale e di sofferenza
economica, questo atto va ad intaccare il cosiddetto "capitale
sociale" della societa' (contrasto tra italiani e stranieri, diritti
negati e nascosti, radicale differenza nella vision dell'approccio
professionale) che una significativa letteratura scientifica definisce condizione
per una deriva nel conflitto sociale (le cui prime avvisaglie stiamo gia'
vivendo negli ultimi tempi).
Come medici ed operatori sanitari ci appelliamo
perche' piuttosto che logiche di partito prevalga, alla luce delle evidenze
tecnico scientifiche e di consolidate politiche sanitarie, un approccio
intelligente e concreto di sanita' pubblica come e' gia' avvenuto nel 1995.
ll Consiglio di Presidenza della Societa' Italiana
di Medicina delle Migrazioni
(Wel/ Dire) 16:30 20-10-08
DIRES 16:30 20-10-08
ZCZC
DRS0118 3 LAV 0 DRS / DIR
**IMMIGRATI. ASGI: PREOCCUPANO MODIFICHE ACCESSO
IRREGOLARI A SSN
(DIRE-notiziarioSanita') Roma, 20 ott. -
Modificare le regole d'accesso al Servizio sanitario nazionale per gli
immigrati irregolari? Secondo L'Asgi (associazione studi giuridici
sull'immigrazione) c'e' "Il rischio di
gravissime conseguenze sulla salute dei migranti e della collettivita'".
Questa la nota dell'associazione.
L'ASGI esprime la piu' profonda preoccupazione per
la gravita' della proposta, avanzata da alcuni senatori in sede di esame del
DDL 773, di modificare l'attuale art. 35 del D.Lgs 286/98, mettendo in serio
pericolo il principio costituzionale di accesso alle cure mediche. In
particolare si sottolinea come la previsione di sopprimere la gratuita' della
prestazione urgente o essenziale erogata agli stranieri non iscritti al
servizio sanitario nazionale e privi di risorse economiche sufficienti, si
ponga in contrasto irrimediabile con l'art. 32 della Costituzione, che tutela
la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della
collettivita', garantendo cure gratuite agli indigenti.
Inoltre, la proposta di obbligare
le autorita' sanitarie a segnalare alle autorita' competenti gli stranieri che
non paghino la prestazione, ancorche' indigenti, nonche' l'abrogazione della
disposizione di legge contenuta al comma 5, ove si garantisce che l'accesso
alle cure mediche non debba comportare alcuna segnalazione, salvo i casi di
obbligatorieta' del referto, a parita' di condizioni con i cittadini italiani,
produrrebbe effetti gravissimi non solo sulla salute di ogni singola persona ma
anche su quella pubblica in generale. La norma cosi' modificata agirebbe
infatti come fortissimo elemento di dissuasione nei confronti degli stranieri
che, per i motivi piu' diversi, possono trovarsi non in regola con le norme sul
soggiorno, spingendoli a non rivolgersi alle cure del servizio sanitario
nazionale, con conseguente inaccettabile lesione del diritto di ogni soggetto
alle cure, affermato dal dettato costituzionale e dalla relativa e costante
giurisprudenza. Gli stranieri verrebbero quindi sempre piu' marginalizzati,
costituendo facile bacino di interesse e lucro in relazione alla loro difficile
condizione. Inoltre non devono essere sottovalutate le potenziali ma assai
gravi ricadute che la misura potrebbe avere sulla salute pubblica, determinate
dall'aumento del rischio di diffusione nella trasmissione di patologie varie, a
causa della presenza sul territorio di persone che rimarrebbero prive di cure
adeguate.
Per le ragioni sopraesposte
l'A.S.G.I. rivolge un forte appello a tutte le forze politiche affinche' il
Parlamento respinga con decisione la citata proposta emendativa all'art. 35 del
Dlgs.286/98.
L'ASGI auspica invece
l'accoglimento della proposta, avanzata da alcuni senatori in sede di
conversione del DDL 773, di prevedere che, in conformita' con la Convenzione
ONU di New York del 20.11.1989 sui diritti del fanciullo, ratificata
dall'Italia con L. 176/91, e fermo restando il disposto dell'art. 35 del D.Lgs
286/98, ogni minore straniero abbia pieno diritto di usufruire delle
prestazioni mediche pediatriche a prescindere dalla regolarita' del soggiorno.
(Wel/ Dire) 16:30 20-10-08
DIRES 16:30 20-10-08
ZCZC
DRS0119 3 LAV 0 DRS / DIR
**IMMIGRATI. OMCEO ROMA:PREOCCUPANO CONSEGUENZE
MODIFICA DLGS 286
FALCONI: NON COSTRINGETE I MEDICI ALLA
DISOBBEDIENZA CIVILE
(DIRE) Roma, 20 ott. - Giudizio critico dell'Omceo Roma
sulla proposta di modifica dell'art. 35 del Dlgs 286/98.
Questa la nota dell'ordine.
Preoccupazione dell'Ordine di Roma per le
conseguenze in campo sociale ed economico "Siamo fortemente preoccupati
delle proposte avanzate da alcuni senatori in sede di esame del Ddl 733
sull'immigrazione per modificare l'attuale art. 35 del D.Lgs 286/98." Ad
affermarlo e' l'Ordine provinciale dei Medici- Chirurghi e Odontoiatri di Roma.
"Si vorrebbe sopprimere il
punto fondamentale di questo decreto - sottolinea Mario Falconi, Presidente
dell'Ordine - la' dove recita che "L'accesso alle strutture sanitarie da
parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non puo'
comportare alcun tipo di segnalazione all'autorita' salvo i casi in cui sia
obbligatorio il referto, a parita' di condizioni con il cittadino italiano"
(comma 5, articolo 35). A parte l'inevitabile e diffusa disobbedienza civile
che si avrebbe da parte dei medici, in considerazione della mortificazione che
subirebbero le scelte etiche e deontologiche essenziali e prioritarie per un
corretto esercizio professionale, si avrebbero poi altre gravi
conseguenze".
Secondo l'Ordine capitolino,
infatti, la modifica proposta comporterebbe una reale ripercussione sulla
salute collettiva, per il rischio di diffusione incontrollata di malattie
infettive
trasmissibili. Inoltre, si verrebbero a creare
percorsi sanitari paralleli al di fuori di sistemi di controllo e verifica
della sanita' pubblica. Infine, e' da mettere in preventivo anche un notevole
aumento di costi per il servizio sanitario nazionale, dovuto all'aumento
esponenziale di prestazioni urgenti di pronto soccorso piu' gravi, complesse e
prolungate.
(Wel/ Dire) 16:30 20-10-08
IMMIGRATI, LAURELLI-MARIANI:INACCETTABILE
DINIEGO CURE A CLANDESTINI
OMR0000 4 POL TXT Omniroma-IMMIGRATI, LAURELLI-MARIANI:INACCETTABILE DINIEGO
CURE A CLANDESTINI (OMNIROMA) Roma, 20 ott - Abbiamo chiesto ufficialmente
le carte di quello che un indirizzo del governo in merito al piano di rientro
dal deficit della sanit, vale a dire: le persone clandestine non possono
accedere ai servizi sanitari. inaccettabile. Cos, in una nota, Peppe
Mariani (Verdi), presidente della Commissione Lavoro e Politiche sociali, al
termine dell'audizione sullo stato d'attuazione della legge regionale per la
promozione e la tutela dell'esercizio dei diritti civili e sociali e la piena
uguaglianza dei cittadini stranieri immigrati (Legge regionale 10/2008) che si
svolta oggi alla Pisana. La commissione - si legge in una nota - si
riunita in seduta congiunta con la commissione Scuola, diritto allo studio,
formazione professionale e universit, presieduta da Annamaria Massimi (Pd) e
con la commissione Sicurezza, contrasto all'usura, integrazione sociale e lotta
alla criminalit, presieduta da Luisa Laurelli (Pd), per ascoltare gli
assessori interessati dal provvedimento approvato lo scorso luglio dal
Consiglio regionale. Presenti gli assessori Silvia Costa (Istruzione), Anna
Salome Coppotelli (Affari sociali) e un rappresentante dell'assessorato al
Lavoro, nel corso dell'audizione stato riferito che il Governo avrebbe
censurato la norma contenuta nell'articolo 15 del provvedimento, che garantisce
l'accesso ad alcune prestazioni socio-sanitarie 'ai cittadini stranieri
immigrati anche non in regola con il permesso di soggiorn. Non sar certo l'immigrato
che va al pronto soccorso che ci far rompere i cordoni della spesa - ha
proseguito Mariani - Oltre che incivile una cosa che ritengo
anticostituzionale. Inoltre, interesse della comunit laziale tutta la
garanzia che chiunque ne abbia bisogno venga curato. Ci sono malattie che se
non curate possono costituire un rischio per tutti. Abbiamo chiesto gli atti
perch vogliamo capire bene. Stiamo parlando inoltre di una legge regionale che
pu essere cassata solo da un'altra legge regionale approvata dal Consiglio
regionale. Inaccettabile ci che stato riferito dall'assessore, vale a dire
che non possiamo andare avanti rispetto agli interventi sanitari nei confronti
delle persone non aventi diritto nella regione Lazio. Nessuno, tanto meno il
governo, pu intervenire su una legge della Regione Lazio. La Commissione in
questo sar intransigente. Anche Luisa Laurelli (Pd) dello stesso avviso.
Per quanto attiene a quella parte della legge che riguarda l'assistenza
sanitaria ai cittadini stranieri privi di permesso di soggiorno, i cosiddetti
clandestini, - ha detto la Laurelli a conclusione dei lavori -, penso che sia
inaccettabile la pretesa del governo di imporre al commissario Marrazzo la
rettifica degli atti. Questa una legge regionale che pu cambiare soltanto il
Consiglio regionale con un'altra legge. Noi abbiamo messo nella legge quello
che in questo paese avviene da sempre, perch se un cittadino immigrato va al
pronto soccorso, in Italia viene comunque curato. Presenti all'audizione, oltre
ai presidenti Laurelli, Massimi e Mariani e gli assessori Costa e Salome
Coppotelli, i consiglieri Augusto Battaglia (Pd), Maria Antonietta Grosso
(Pdci), Anna Evelina Pizzo (Prc), Vladimiro Rinaldi (Lista Storace). red 201627
ott 08