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Il
centrodestra introduce lApartheid nella scuola
Nascono le classi si
inserimento per gli stranieri
Dichiarazione di Paolo
Beni, presidente nazionale Arci,
e di Filippo Miraglia,
responsabile immigrazione Arci
Con
la mozione Cota (dal nome del primo firmatario, deputato della Lega), approvata
dalla Camera nella serata di marted scorso, nascono le classi di
inserimento, riservate agli alunni stranieri che non supereranno i test per
accedere alle classi ordinarie.
La
proposta impegna il governo a subordinare liscrizione dei ragazzi stranieri al
superamento di test e specifiche prove di valutazione. Chi non li superasse,
sarebbe costretto a frequentare delle vere e proprie classi speciali (di inserimento),
in cui migliorare la conoscenza della lingua italiana, essere educati alla
legalit e alla cittadinanza, seguendo un percorso formativo relativo sia alle
conoscenza e comprensione di diritti e doveri (rispetto per gli altri,
tolleranza, lealt, rispetto della legge), sia al rispetto per la diversit
morale e la cultura religiosa del paese accogliente.
Sembrerebbe
una barzelletta, visto da che pulpito vengono le richieste. Invece lennesimo
provvedimento di dubbia costituzionalit che di fatto conferma un subdolo e
pericoloso razzismo istituzionale e rischia di legittimare lesplosione di
violenza razzista che sta corrodendo la convivenza civile delle nostra
comunit.
Non
ci sembra esagerato parlare di introduzione dellApartheid nella scuola. Si
tratta infatti di una scelta tutta
politica, che azzera le positive esperienze didattico-pedagogiche tese
allintegrazione di questi ultimi anni, che hanno dimostrato come la lingua si
impari molto pi velocemente grazie allinserimento nellambiente in cui viene
parlata.
I
test, le classi speciali, aumenteranno le distanze; rafforzeranno,
nellimmaginario dei ragazzi, lidea di un noi e di un loro, diversi al
punto da richiedere una formazione particolare in luoghi fisicamente separati. La scuola, principale opportunit di
incontro, riconoscimento e integrazione, si trasforma cos in luogo di
selezione e discriminazione.
Chiediamo
allopposizione sociale e politica
di mobilitarsi contro questo nuovo Apartheid; agli insegnanti e ai
dirigenti scolastici di disobbedire.
Listruzione
un diritto universale. A tutte e tutti deve essere garantita parit di
accesso.
Le
classi di inserimento forse sarebbero pi adatte a qualche nostro concittadino,
compresi alcuni politici che avrebbero bisogno di un corso sui diritti, i
valori della tolleranza, il rispetto delle altre culture e religioni, i
principi della nostra costituzione.
Roma,
15 ottobre 2008