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Asilo

01.10.2008

Sgominata a Perugia una banda criminale che sfruttava gli immigrati

Operazione 'Diva' della Polizia di Stato contro la tratta di esseri umani. Arrestati 26 nordafricani dopo 4 mesi di indagini

Operazione anti tratta di esseri umani portata a termine dalla Squadra Mobile di Perugia: 26 gli arrestati, tra cui maghrebini, tunisini, marocchini, un libico e un cittadino italiano, responsabili di vari reati, tra cui anche quello di tentata corruzione di pubblico ufficiale e di falso ideologico. 

Donne immigrateL'operazione è stata chiamata "Diva" per le particolari doti recitative di Ilhame Chouchane, una tunisina di 41 anni che soggiornava regolarmente in Italia e comandava il gruppo criminale insieme al suo socio, un imprenditore italiano di origini marocchine. Era lei infatti che si occupava di allacciare la rete di contatti in questura per gestire da "prima donna" la regolarizzazione degli stranieri dietro il pagamento di ingenti somme di denaro. 

La complessa indagine, eseguita con intercettazioni e pedinamenti, era iniziata 4 mesi fa. L'organizzazione criminale faceva entrare in Italia i clandestini costringendoli a pagare fino a 10 mila euro ciascuno per la promessa di un regolare permesso di soggiorno. Gli arresti sono avvenuti questa mattina nella Questura umbra dove, con pretesti vari e con la collaborazione di un poliziotto infiltrato che aveva finto di farsi corrompere, i nordafricani erano stati convocati all'ufficio immigrazione. 

Contestati agli immigrati i reati di corruzione di pubblico ufficiale e falso ideologico; il reato di 'tratta di essere umani' è stato invece contestato al marocchino di 40 anni, naturalizzato in Italia e titolare a Perugia di macellerie, call-center e internet-point, e alla "Diva" Ilhame Chouchane, titolare di una azienda di ceramica e che lavorava anche con una agenzia immobiliare, arrestata dopo un pedinamento in un albergo di Torino.





   
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