Vai al contenuto della pagina | Vai al menù di secondo livello
Home  |  Sala Stampa  |  Notizie  |  Traffico internazionale e spaccio di droga. Maroni: «Colpiremo nei prossimi mesi con assoluta durezza»

Notizie

Ministro Roberto Maroni

21.10.2008

Traffico internazionale e spaccio di droga. Maroni: «Colpiremo nei prossimi mesi con assoluta durezza»

Il ministro dell'interno ha presieduto a Milano il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica. Nuove misure entreranno nel Pacchetto Sicurezza: «Pensiamo di delimitare con precisione il confine tra spaccio e consumo e contrasteremo l'intreccio tra immigrazione clandestina e traffico di stupefacenti»

Sarà la lotta al traffico internazionale di droga «la principale azione sulla quale si concentrerà il Viminale nei prossimi mesi, perchè dobbiamo colpire con assoluta durezza, in particolare il circuito dello spaccio». Lo ha annunciato il ministro dell'Interno Roberto Maroni al termine dell'incontro con il sindaco di Milano Letizia Moratti e gli altri vertici delle istituzioni militari e civili, convenuti alla Prefettura di Milano per la riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Il ministro Maroni con il prefetto Lombardi e il sindaco di Milano Moratti (cliccare per ingrandire)

«La lotta alla criminilità organizzata è principalmente la lotta al traffico della droga. Il contrasto alla diffusione delle tossicodipendenze e del traffico di droga lo faremo svuotando la vasca ma anche chiudendo i rubinetti - ha affermato il ministro Maroni - Intendiamo interrompere i flussi di droga dal Sud America verso l'Italia che vengono gestiti soprattutto dalla 'ndrangheta attraverso il porto di Gioia Tauro, oltre al canale di rifornimento del mercato italiano che parte dall'Asia, che attraversa le regioni balcaniche». In questa strategia Maroni ha anticipato «iniziative allo studio del Ministero e anche l'operazione contro la Sacra corona unita al Nord, effettuata dai Ros con 34 ordini di custodia cautelare, dimostra come il fenomeno sia in crescita».

«Oggi sono emerse proposte interessanti - ha detto il ministro - che saranno poi valutate nei prossimi giorni e che probabilmente entreranno nel disegno di legge sulla sicurezza in discussione in Senato. Pensiamo di delimitare con precisione il confine tra lo spaccio e il consumo, e di limitare o vietare la possibilità di avere la patente per chi sia stato condannato in via definitiva per reati di droga. Se il condannato è minorenne non potrà avere la patente, magari fino ad una certa età».

Vi saranno poi anche nuove misure «per la lotta all'intreccio tra immigrazione clandestina e traffico di stupefacenti: l'80% - ha aggiunto - delle persone condannate per reati di droga sono extracomunitari».

«Valuteremo la nascita di squadre investigative comuni tra Italia e altri paesi - ha spiegato Maroni - che possano agire in materia di traffico di stupefacenti senza le rogatorie, uno strumento lento, lungo e spesso inefficace».





   
Icona Invia | Invia Icona Stampa | Stampa
Ministero dell'Interno