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Rapporti internazionali

27.10.2008

Italia, Malta, Cipro e Grecia: un fronte comune per sensibilizzare la Ue sui problemi dell’immigrazione nel Mar Mediterraneo

Il ministro Maroni ha raggiunto un accordo con il ministro Giustizia e Affari Interni maltese Carmelo Mifsud Bonnici per la nascita del ‘gruppo dei quattro’. Maroni: «Siamo determinati a far sentire la nostra voce al tavolo di Bruxelles»

L'Italia si propone come Paese leader in Europa per fronteggiare i problemi dell’immigrazione che interessano le coste del Mar Mediterraneo.
Mar MediterraneoNel corso di un incontro che si è svolto questa mattina a La Valletta con il ministro Giustizia e Affari Interni Carmelo Mifsud Bonnici, il ministro Maroni ha raggiunto un accordo per la nascita del ‘gruppo dei quattro’. Italia e Malta, insieme a Cipro e Grecia, costituiranno un fronte comune a Bruxelles per suscitare l'attenzione della Ue sull’intensità dei flussi migratori che interessano le loro coste.

«I problemi del Mediterraneo - ha osservato il ministro Maroni - sono stati per molto tempo trascurati e lasciati senza soluzione». «Vogliamo – ha detto il ministro - che l'Europa accetti il trasferimento verso altri Stati membri degli immigrati intercettati da Frontex nel Mediterraneo, altrimenti rimaniamo solo noi a fronteggiare il problema senza alcun interesse da parte di Bruxelles». 
Gli Stati membri dovrebbero comprendere la portata del problema e arrivare ad una distribuzione equa degli immigrati intercettati dall’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne (Frontex).
«Siamo determinati a far sentire la nostra voce al tavolo di Bruxelles» ha assicurato il ministro Maroni.

Il titolare del Viminale ha poi incontrato il Primo ministro maltese Lawrence Gonzi il quale ha apprezzato gli sforzi compiuti dal Governo italiano per mantenere alta l'attenzione sul fenomeno.

A conclusione della visita ufficiale, il ministro Maroni si recherà presso il centro di coordinamento Frontex nella base militare delle Forze armate maltesi a Luqa.





   
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