Vai al contenuto della pagina | Vai al menù di secondo livello
Home  |  Sala Stampa  |  Notizie  |  Maroni: «L'Italia non è oggi un paese razzista»

Notizie

Ministro Roberto Maroni

09.10.2008

Maroni: «L'Italia non è oggi un paese razzista»

Informativa urgente del ministro dell'Interno alla Camera dei Deputati. «L'analisi dei dati statistici, dei comportamenti delle forze dell'ordine, delle politiche d'integrazione attesta che l'Italia manifesta un'elevata capacità di accoglienza degli immigrati: alcuni episodi di violenza che si sono verificati negli ultimi tempi restano del tutto marginali e sono socialmente rifiutati»

«L'Italia non è oggi un paese razzista» e le denunce degli ultimi tempi di violenze ai danni di cittadini stranieri sono «episodi enfatizzati dalla stampa». Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha svolto oggi nell'aula della Camera dei Deputati una informativa urgente sui recenti episodi di intolleranza e di violenza di matrice xenofoba o razzista. 

«L'analisi dei dati statistici, dei comportamenti delle forze dell'ordine, delle politiche d'integrazione - ha detto Maroni - attesta che l'Italia manifesta un'elevata capacità di accoglienza degli immigrati: alcuni episodi di violenza che si sono verificati negli ultimi tempi restano del tutto marginali e sono socialmente rifiutati».
«Al contrario di quanto affermano taluni in maniera strumentale e non documentata, l'esame dei dati in possesso del Ministero dell'Interno relativi agli ultimi 4 anni - ha illustrato il ministro - dimostra per il 2008 un'inversione di tendenza del numero degli atti di violenza ispirati alla discriminazione e all'intolleranza. Numero di episodi che invece nel triennio 2005-2007 aveva registrato un progressivo aumento». 

«L'Italia è il Paese che accoglie di più e meglio chi viene da scenari di guerra e le persone vulnerabili come anziani, donne e minori. E' un diritto che loro hanno e noi lo riconosciamo più di altri Paesi europei».
«Sul fronte dell'accoglienza e dell'integrazione degli immigrati, l'Italia, con le sue strutture - ha aggiunto - rappresenta una 'best practice' a livello europeo ed internazionale. Altro che mancata accoglienza...». 

«Abbiamo il dovere di aver paura del razzismo - ha sottolineato Maroni - ma c'è uno scollamento tra le polemiche in corso e la più fisiologica evoluzione con cui si fa quotidianamente integrazione nelle fabbriche, nelle famiglie». Il governo, comunque, tiene d'occhio due realtà «le grandi città con le loro periferie e le zone ad alta concentrazione criminale». 

«Il giusto equilibrio tra rigore e politiche di accoglienza è il punto di riferimento della politica di questo governo in materia di sicurezza, immigrazione e diritti civili. Facciamo nostre le parole pronunciate dal Santo padre lo scorso 31 agosto - ha concluso Maroni - Benedetto XVI si è soffermato sull'emergenza della migrazione irregolare sollecitando la nostra solidarietà, cosa che noi facciamo quotidianamente, ma richiamando il dovere della legalità che si impone a tutti e io dico in primo luogo a chi è ospite in un paese straniero».





   
Icona Invia | Invia Icona Stampa | Stampa
Ministero dell'Interno