COMUNICATO STAMPA
La denuncia di Medici Senza
Frontiere:
a rischio il diritto fondamentale alla salute per gli immigrati irregolari
Roma , 16 ottobre 2008 – Medici Senza Frontiere
seriamente allarmata per l'intenzione di porre delle barriere all'assistenza
sanitaria per gli immigrati irregolari, mettendo in pericolo il principio
universale di accesso alle cure mediche.
La salute riconosciuta come diritto fondamentale dalla Costituzione
italiana e la Legge Turco-Napolitano (1998) e la Bossi-Fini (2002) confermano
tale diritto anche per tutti i cittadini stranieri, con o senza permesso di
soggiorno.
In questi giorni in via di
discussione alla Commissione congiunta Affari Costituzionali e Giustizia in
Senato, un emendamento al Disegno di Legge 733 sull'immigrazione che punta ad
eliminare per i medici il principio di "non segnalazione
allautorit". In sostanza si intende sopprimere il punto fondamentale del decreto 286/1998 che dice: "l'accesso
alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme
sul soggiorno non pu comportare alcun tipo di segnalazione all'autorit, salvo
i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parit di condizioni con il
cittadino italiano" (comma 5, articolo 35).
"MSF chiede che venga
mantenuto - dichiara Loris de Filippi , responsabile delle operazioni di
MSF in Italia - il principio di "non segnalazione allautorit"
degli
stranieri privi di permesso di soggiorno che chiedono assistenza sanitaria, per
evitare di porre barriere all'accesso alle cure mediche e di condannare queste
persone ad una pericolosa marginalizzazione sanitaria".
Inoltre preoccupa
l'intenzione, contenuta nell'emendamento, di legare la segnalazione allautorit
competente anche all'impossibilit dello straniero irregolare di partecipare
alle spese per la prestazione sanitaria ricevuta, ledendo, anche in questo
caso, il principio costituzionale per cui la Repubblica garantisce cure gratuite
agli indigenti. Il timore che venga esacerbato il processo di esclusione
sociale ai danni di queste persone, con il rischio che diventino cos ancora
pi vulnerabili.
Dal 2003 ad oggi Medici Senza Frontiere ha attivato
e gestito sullintero territorio nazionale 35 ambulatori STP per stranieri
privi di permesso di soggiorno visitando 18.000 pazienti, grazie a protocolli d'intesa con l'ASL locale di riferimento, per
favorire l'applicazione delle normativa italiana che riconosce il diritto alla
salute come un diritto umano fondamentale.
"Come
organizzazione medica, MSF seriamente preoccupata – aggiunge Loris
de Filippi – perch si sta cominciando a mettere in discussione uno
dei diritti fondamentali dell'uomo, quello alla salute. La
proposta di questi giorni si aggiunge ad altre avanzate nell'ultimo periodo in
tema di immigrazione, come quella di introdurre il reato di immigrazione
clandestina o quello di estendere a 18 mesi il tempo massimo di permanenza
allinterno dei Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE)".
Per
informazioni: Giorgio Contessi
Ufficio stampa di Medici
Senza Frontiere: 06 4486921 - 328.1053655
www.medicisenzafrontiere.it
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