Legislatura 16º - Commissioni 1° e 2° riunite - Resoconto sommario n. 23 del 14/10/2008


 

COMMISSIONI 1ª e 2ª RIUNITE

(Affari Costituzionali) 

(Giustizia)  

 

MARTEDÌ 14 OTTOBRE 2008

23ª Seduta 

 

Presidenza del Vice Presidente della 2ª Commissione

CENTARO 

 

            Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Mantovano.  

 

            La seduta inizia alle ore 14,15.

 

IN SEDE REFERENTE 

 

(1072) Conversione in legge del decreto-legge 2 ottobre 2008, n. 151, recante misure urgenti in materia di prevenzione e accertamento di reati, di contrasto alla criminalità organizzata e all'immigrazione clandestina

(Seguito dell'esame e rinvio)

 

            Riprende l'esame, sospeso nella seduta dell'8 ottobre scorso.

           

      Il senatore LI GOTTI (IdV)  chiede al rappresentante del Governo di chiarire se i militari delle Forze armate da impiegarsi per contrastare la criminalità organizzata debbano considerarsi già ricompresi nel limite del contingente di personale fissato dall’articolo 7-bis del decreto-legge n. 92 del 2008.

 

            La senatrice ADAMO (PD) rileva l'eccessiva eterogeneità del provvedimento, che fa seguito ad altri decreti-legge sulla stessa materia, alimentando così la sensazione che le misure d'urgenza non siano mai sufficienti.

            A suo avviso, occorre prendere atto dell'inefficacia dell'attuale disciplina sull'immigrazione, caratterizzata dalla identificazione dello stato di clandestinità con quello di delinquenza. In particolare, si dovrebbe regolarizzare il gran numero di immigrati senza titolo di soggiorno che lavorano nel territorio nazionale, attraverso norme coordinate con gli altri Stati dell'Unione europea.

            Si rivolge quindi al rappresentante del Governo affinché chiarisca alle Commissioni riunite l'ambito in cui si svolge il coordinamento dei militari adibiti al controllo del territorio da parte delle prefetture, specificando se sono venuti meno i motivi di contrasto tra i Ministri della difesa e dell'interno.

            Infine, sollecita una riconsiderazione del ruolo e delle funzioni della polizia locale, al fine di adeguarne le competenze ai compiti di ordine pubblico e chiede che il Governo dichiari un orientamento definitivo in materia di intercettazioni, considerato che mentre nel provvedimento in esame si sottolinea l'urgenza di conservare i dati del traffico telefonico, in altra sede si preannuncia l'introduzione di restrizioni al loro uso.

 

            La senatrice DELLA MONICA (PD)  esprime un giudizio profondamente critico sul provvedimento nel suo complesso, lamentando, da un lato, l’estrema eterogeneità delle norme previste e, dall’altro, l’assenza dei requisiti di necessità ed urgenza, richiesti dalla Costituzione. Con riguardo all’articolo 1 del decreto-legge, ritiene condivisibili le modifiche apportate al decreto legislativo n. 109 del 2008, sulla conservazione dei dati del traffico telematico, le quali peraltro risultano rispondenti alle richieste degli organi investigativi.

            Si sofferma poi sull’articolo 2, nella parte in cui autorizza l’impiego di militari delle Forze armate nelle aree dove sussiste la necessità di assicurare un più efficace controllo del territorio, per la presenza di fenomeni di emergenza criminale. Al riguardo, osserva che sarebbe stato preferibile, per contrastare efficacemente la criminalità organizzata, rafforzare i presidi di forze specializzate di polizia, con particolare riguardo ai settori investigativi. L’impiego di militari inoltre pone, come già rilevato dalla senatrice Adamo, evidenti problemi di gestione e di coordinamento fra il Ministero dell’interno e il Ministero della difesa, quale conseguenza negativa del distacco di personale.

            Con riferimento all’articolo 3, lamenta l’assenza dei requisiti di urgenza di tali disposizioni. Al riguardo, osserva infatti che le nuove norme europee sui rimpatri, alla cui applicazione è in parte connesso il piano straordinario di cui alla norma in esame, non risultano neppure pubblicate sulla Gazzetta ufficiale. Rileva inoltre come sarebbe stato necessario un miglior coordinamento degli interventi previsti dalla norma in esame con quanto contemplato dal disegno di legge n. 733, attualmente all'esame delle Commissioni 1a e 2a riunite. Conclude ribadendo il proprio giudizio negativo sul decreto-legge, ad eccezione delle disposizioni di cui all’articolo 1.

 

            Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

           

            La seduta termina alle ore 14,30