Ai capogruppo di

Camera e Senato

 

Roma, 7 ottobre 2008

 

 

 

 

Egregio Onorevole,

 

come noto, nel nostro Paese vi sono numerosi problemi relativi ai diritti ed i doveri degli immigrati che necessitano di soluzioni urgenti ed improrogabili.

 

LĠimmigrazione  divenuto ormai un fenomeno strutturale in Italia e pertanto, a nostro parere,  inimmaginabile avvalersi dei benefici che comporta, come i considerevoli versamenti dei contributi erariali e previdenziali da parte degli oltre 2,5 milioni di lavoratori immigrati dipendenti e titolari di impresa, senza farsi carico delle necessitˆ sempre pi pressanti di questa parte della popolazione sia in ordine alla fruizione dei diritti basilari sia in relazione alla necessitˆ di unĠintegrazione reale.

 

Diviene quindi urgente intervenire, attraverso modifiche allĠattuale normativa in materia di immigrazione, affinchŽ siano risolte le questioni relative ai meccanismi per il rinnovo del permesso di soggiorno che risultano fortemente inadeguati a soddisfare, nei termini previsti dalla legge, oltre un milione di domande annue, alle lente procedure per lĠesame delle domande inerenti il decreto dei flussi ed al perdurare delle condizioni di inefficienza cronica delle reti consolari nellĠevadere le pratiche per i ricongiungimenti familiari.

 

Vi  poi la necessitˆ di nuove politiche che riescano a governare lĠincontro tra domanda ed offerta di lavoro incentivando gli ingressi regolari, valutando in maniera appropriata le esigenze effettive del mercato del lavoro, ed inasprendo inoltre le sanzioni verso coloro che si avvalgono di lavoratori irregolari.

 

Vorremo sottolineare anche come per una piena integrazione degli immigrati nel tessuto sociale italiano vada concessa la cittadinanza a coloro che siano nati nel nostro Paese ed infine venga riconosciuto il diritto al voto amministrativo attraverso la ratifica, da parte del Governo, del Capitolo C della convenzione di Strasburgo.

 

Riteniamo quindi che sia profondamente giusto armonizzare tali riforme con le esigenze di sicurezza e di ordine pubblico, che peraltro investono trasversalmente italiani ed immigrati, senza per˜ giungere a soluzioni estreme come lĠintroduzione del reato di clandestinitˆ, norma prevista nel disegno di legge denominato Òpacchetto sicurezzaÓ e che a nostro avviso andrebbe cassata, considerando anche che in passato la politica ed il sindacato hanno combattuto strenuamente affinchŽ simili misure non si perpetrassero nei confronti dei nostri connazionali allĠestero.

 

Certi della Vostra sensibilitˆ ed attenzione alle nostre sollecitazioni porgiamo

cordiali saluti

 

 

Cgil

Cisl

Uil

G. Epifani

R. Bonanni

L. Angeletti