Report riunione Tavolo Immigrazione nazionale

1 ottobre 2008

 

Cari e care,

Ecco un breve report della riunione del primo ottobre scorso ed una ipotesi di programma di lavoro da condividere e discutere nelle rispettive strutture organizzative.

Vi prego di intervenire sui testi (anche correggendo il report ovviamente), scusandomi per errori, dimenticanze e cattive interpretazioni delle vostre parole. Vi prego altres di inviare una mail di ricezione, esprimendo una opinione, qualunque essa sia, in modo da poter convergere verso un impegno comune come concordato.

La bozza di manifesto, come vedrete, si compone in gran parte di testi fondamentali (Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Costituzione e sentenza della Corte Costituzionale), la chiusura tenta di dare una indicazione a chi legge del fatto che si tratta di schierarsi dalla parte dei diritti. Non sono certo che questa scelta sia la migliore e neanche che sia completa o azzeccata. Se avete altre idee, vi prego di farle circolare.

Per quanto riguarda le firme direi che dovrebbero essere divise in due parti: la prima con le firme delle nostre rispettive organizzazioni, la seconda con nomi e cognomi dei sostenitori.

Ho gi anticipato ad alcuni dei possibili firmatari questa possibilit e cՏ molta disponibilit. Si tratta di ricercare anche nomi e volti noti e/o autorevoli di mondi diversi. Pensavo a scrittori, artisti, registi, attori, giornalisti e accademici. Ovviamente ognuno dovrebbe fare uno sforzo a individuare quelli che pu raggiungere, quelli pi vicini al proprio mondo, facendo un tentativo per coinvolgerli. Dovremmo riuscire in tal modo ad avere una lista di persone che appartengono a ambiti diversi e quanto pi possibile pluralista e autorevole appunto.

Credo inoltre che potremmo poi favorire un coinvolgimento istituzionali a livello territoriale (Regioni, comuni o altro). Questo potrebbe consentire anche il radicamento della campagna e la sua diffusione, anche attraverso eventi locali sponsorizzati da istituzioni territoriali e promossi dai comitati promotori territoriali.

 

Il 14 ottobre prossimo presso le ACLI, via Marcora 16 a Roma, alle 11.00, cՏ una riunione convocata da Emmaus sullo stesso argomento della campagna. Sarebbe bene arrivare a quella riunione avendo gi discusso al proprio interno perlomeno lorientamento rispetto alla campagna comune e alle altre questioni discusse e qui riportate. Credo sia meglio evitare frammentazioni e quindi fare in modo che quella riunione sia una tappa del percorso comune. Chiederei quindi cortesemente agli amici di Emmaus di girare linvito anche alla lista che riceve questa mail in modo da non produrre percorsi separati.

 

Spero di non aver scordato niente.

grazie

Saluti

filippo

 

 

 

Riunione del Tavolo Immigrazione del 1 ottobre 2008

Presenti: ACLI (Pino Gulia), Amnesty International (Giusy DAlconzo), Antigone, ARCI (Filippo Miraglia), Cantieri Sociali (Andrea Morniroli), Caritas Italiana (Oliviero Forti), Cento Astalli/JRS (Berardino Guarino), CGIL (Piero Soldini), Comunit di S.Egidio (Maria Quinto), Emmaus (??), G2 Seconde Generazioni Mohamed Tailmoun), FCEI (Franca Di Lecce, Libera/Gruppo Abele (Michele Curto), Magistratura Democratica (Angelo Caputo), UNHCR (Paolo Artini) e Ferruccio Pastore

 

Filippo Miraglia (ARCI)

Obiettivo della riunione in primo luogo verificare la disponibilit dei soggetti presenti a organizzare in maniera unitaria una campagna nazionale contro il razzismo.

Molto grave la situazione del nostro Paese e dellEuropa in riferimento ad un diffuso sentimento di razzismo nelle nostre citt. Un razzismo ed un clima di intolleranza che spesso sfocia in violenza, derivante in gran parte dal discorso pubblico sulla sicurezza. Oggi le paure e le insicurezze vengono costruite artatamente  e utilizzate per dare risposte che eludono i problemi concreti e tendono a individuare capri espiatori.

importante provare a individuare un quadro comune generale per una campagna allinterno della quale ogni organizzazione pu muoversi liberamente esprimendo i suoi contenuti, con le forme e gli strumenti che pu e vuole mettere in campo.

Tuttavia una risposta visibile, forte e collettiva sul piano simbolico e culturale indispensabile se si vuole evitare limbarbarimento delle relazioni sociali.

Gli elementi di questa campagna dovrebbero essere i seguenti:

  1. si rivolge alle persone direttamente e non alle istituzioni o alla politica
  2. utilizza uno slogan, un manifesto (parole e idee forti, che fanno riferimento ai principi della Costituzione), possibilmente un simbolo comune (ad esempio un foulard con una frase ed un colore riconoscibile che tutti quelli che condividono possono indossare o mostrare pubblicamente)
  3. chiede a personalit del mondo della cultura e dello spettacolo, forse anche delle istituzioni, di schierarsi a sostegno delle campagna e di mettere a disposizione la propria credibilit, gli spazi di comunicazione di cui dispongono,
  4. promosso da un Comitato Promotore nazionale fatto dalle associazioni e da un gruppo di nomi noti che sostiene la campagna (sostenitori, testimoni, .), sul territorio, dove possibile, si costituiscono comitati promotori territoriali
  5. sviluppa un programma di comunicazione comune con i principali organi di informazione, a partire dalla RAI, anche utilizzando i testimoni conosciuti
  6. prevede una presentazione pubblica e un evento di lancio della campagna

 

Le singole organizzazioni decideranno (facendo ricorso, quando lo ritengono, al quadro di riferimento comune, ma chiarendo che si tratta di iniziative sotto la loro responsabilit) di articolare il loro intervento con contenuti e modalit autonomi. In questo ambito ci potranno essere iniziative specifiche su singole questioni, ad esempio sul diritto dasilo promossa dal Tavolo Asilo, sulle questioni pi specifiche riguardanti limmigrazione,  liniziativa gi discussa pi volte degli Stati Generali sullimmigrazione e altre che potrebbero essere avanzate da gruppi o da singole associazioni.

 

Andrebbe anche deciso come procedere sullipotesi di organizzazione degli Stati Generali dellimmigrazione, sapendo che il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al momento, pur dicendosi disponibile, non ha espresso un preciso orientamento su quale ruolo potrebbero svolgere le istituzioni e quale relazione tenere con le nostre associazioni.

 

Franca Di Lecce (FCEI)

La FCEI conferma di voler partecipare attivamente alla campagna anche attraverso il coinvolgimento delle strutture territoriali. In nome del tavolo asilo riporta lipotesi di coordinare la campagna promossa dal tavolo immigrazione con quella del tavolo asilo. La necessit condivisa di fare un'unica campagna che affronti i nodi culturali del razzismo che sono comuni ai temi dellasilo e dellimmigrazione, specificando quando possibile ma puntando a messaggi unitari.

importante, trattandosi di una campagna di comunicazione, coinvolgere i rispettivi uffici stampa.

 

Paolo Artini (UNHCR)

LUNHCR ritiene importante la campagna contro il razzismo e intende partecipare. Richiama la Carta di Roma e il ruolo della stampa nella comunicazione pubblica.

La discussione intorno al ddl sicurezza importante e bisogna seguirla, intervenendo, anche perch il messaggio che ne deriva influenza fortemente lopinione pubblica. Bisogna concordare la campagna con il tavolo asilo.

 

Andrea Morniroli (Cantieri Sociali)

I destinatari devono essere le persone e la campagna si deve rivolgere ad un pubblico ampio raccogliendo soggetti plurali, anche reti che lavorano in ambiti diversi.

Lattacco al sistema di welfare infatti complesso ed un attacco a tutto tondo. Fa leve sulle paure, sulla precariet, sulle incertezze e sulle contraddizioni della modernit. necessario intrecciare il lavoro e le iniziative delle altre reti, ad esempio quella che lavora sulla prostituzione  e la tratta che sta preparando una serie di iniziative sul ddl Carfagna.

importante proporre iniziative territoriali sulla mediazione, valorizzando esperienze positive gi in atto.

 

Oliviero Forti (Caritas)

La Caritas daccordo a fare la campagna unitaria contro il razzismo.

Bisogna trovare parole semplici che possano essere comprese dalla maggioranza, anche da quelli non competenti e facili vittime di messaggi razzisti. Per questo sarebbe bene coinvolgere qualche esperto di comunicazione. I tempi sono importanti e cՏ bisogno di preparare bene la cosa.

 

Barardino Guarino (Centro Astalli/JRS)

Va bene la campagna unitaria

Bisogna continuare a distinguere tra asilo e immigrazione, sapendo per che i problemi sono comuni e che questa distinzione in questi anni non ha pagato perch il razzismo non distingue. Parlando alle persone direttamente di fatto si parla anche alla politica. Bisogna per dire esplicitamente alcune cose concrete in tema di asilo e immigrazione, per spiegare quali processi di discriminazione stanno sviluppandosi in questo Paese, di quali ingiustizie sono vittime i migranti. CՏ bisogno di tempo per organizzare la campagna e concordare i contenuti.

 

Pino Gulia (ACLI)

Le ACLI condividono la necessit di fare una campagna unitaria contro il razzismo. Bisogna tenere conto del fatto che in questi anni abbiamo parlato alle persone, ma forse abbiamo sbagliato, visti i risultati. utile riflettere sugli errori commessi prima di far partire una campagna di comunicazione.

 

Michele Curto (Libera)

Siamo anche noi convinti che sia utile una campagna unitaria. Mettiamo a disposizione le nostre iniziative, a partire dal treno della memoria organizzato da Terra del Fuoco (To). importante lavorare sul discorso che si sviluppa introno alle paure (vedi Bauman). Concorda con lidea di un simbolo per mostrare ladesione alla campagna. Sarebbe meglio stringere i tempi: va bene dicembre per il lancio della campagna. Abbiamo alcuni contatti che potremmo mettere a disposizione a patire da Antonio Albanese (il Ministro della Paura), Caparezza, i subsonica. Agli artisti potremmo chiedere di usare i loro tour per la campagna. Perch nn chiediamo a Legambiente di partecipare: dedicano la campagna puliamo il mondo al tema del razzismo.

 

Angelo Caputo (Magistratura Democratica)

importante specificare alcune evidenti forme di razzismo istituzionale, anche senza connotarle politicamente (ad esempio il pacchetto sicurezza stato usato sia dal centro sinistra che dal centro destra). Il razzismo istituzionale paga, infatti oggi cՏ un razzismo popolare che si insediato in larghi strati della popolazione (es. di Napoli). Il razzismo una delle risorse a cui la politica ricorre pi facilmente perch non comporta conseguenze in termini di prezzi politici da pagare: una merce gratuita e molto efficace. Il nucleo della campagna devono essere i diritti costituzionali e i principi in essa contenuti. Oggi su quelle idee non cՏ pi consenso e dobbiamo restituire ad esse la centralit persa. La campagna oltre a rivolgersi allopinione pubblica deve riguardare i migranti e prevedere forme di confronto con le istituzioni pubbliche. Oltre al comitato promotore, con nomi di rilievo e riconoscibili, ci vuole un gruppo che gestisca la campagna, una segreteria organizzativa. Riguardo ai tempi meglio farlo prima di natale.

 

Ferruccio Pastore

Sono qui come osservatore. La campagna culturale una iniziativa importante. CՏ un progetto culturale dallaltra parte, quella rappresentata dalla destra, e noi dovremmo provare a ricostruire una identit alternativa per coloro che oggi sono disponibili a scegliere il campo antirazzista, dei diritti, ma non hanno riferimenti e nin possono farlo da soli. Ci vuole una coalizione.

Bisogna tenere conto del livello internazionale che ha un suo peso. LItalia viene oramai considerata un laboratorio negativo di pratiche discriminatorie. Si pensi allintervento autorevole e pesante del presidente Evo Morales in occasione dellapprovazione della direttiva rimpatri al parlamento europeo. Sarebbe utile verificare la possibilit di alleanze internazionali che aiutino a contrastare il razzismo e le politiche discriminatorie.

CՏ una esperienza interessante a casilino 900, di autocostruzione, che rischia di essere cancellata, bisognerebbe sostenerli e magari invitarli.

 

Piero Soldini (CGIL)

Noi abbiamo deciso di fare la campagna ma difficile trovare un quadro di riferimento unitario. Anche se potrebbe sembrare pi semplice, trovare un accordo sul piano delliniziativa culturale pi complesso (esempio dei rapporti con CISL e UIL). Ci si viene a trovare di fronte a giudizi estremamente distanti sullanalisi del aria che tira e della necessit di intervenire.

Bisogna chiedere alle persone di aderire in qualche forma alla campagna. Stare da questa parte come impegno di militanza. Pensiamo ad una campagna stratificata. Si parte con campagne diverse, per ogni organizzazione, che poi convergono su alcuni punti comuni: iniziative che decidiamo di volta in volta. Ad esempio noi partiamo tra poco, altri partiranno dopo, ci sono campagne gi in atto: insieme decidiamo di andare a parlare con la RAI affinch ci riconosca spazi e dia la parola ai promotori. Si pu fare una contrattazione comune con il mondo della comunicazione.

Allo stesso modo possiamo organizzare, come gi discusso, liniziativa congiunta con le amministrazioni pubbliche e le regioni. La campagna va anche articolata sul territorio, dove ci vogliono confronti con le pubbliche amministrazioni.

Potremmo individuare pi avanti un evento pubblico comune. Ad esempio il 21 marzo, giornata internazionale contro il razzismo, una manifestazione o un grande evento culturale.

 

Roberta Bartolozzi (Antigone)

Noi siamo convinti che sia importante fare una campagna comune. Liniziativa della Sapienza ha avuto un buon successo ed ha aperto la possibilit di dare risposte comuni e di far emergere una voce antirazzista

 

Maria Quinto (Comunit di S.Egidio)

Va bene lidea di fare una campagna comune. Bisogna per allargare il nostro campo anche a quelli che la pensano diversamente. Non possiamo rivolgerci solo al nostro mondo sul quale stiamo gi intervenendo. La chiesa ha dimostrato di avere una forte sensibilit su questi temi ed importante tenerne conto. Bisogna rivolgersi anche a quella parte di mondo cattolico che finora stato attratto dai discorsi razzisti.

Ci vuole uno sforzo per coinvolgere nella campagna anche i migranti, soprattutto nel centro nord. CՏ il rischio che la rabbia di molti si tasformi in violenza e noi lo dobbiamo scongiurare ricercando il dialogo.

Bisogna andare a fare assemblee nei luoghi di lavoro.

importante mettere in campo azioni di tutela legale, anche facendo ricorso a strumenti di diritto internazionale.

Per liniziativa di presentazione meglio introno al 10 dicembre (ricordando che il 10 dicembre cՏ gi liniziativa sui 60 anni della dichiarazione universale dei diritti umani!!)

Bisogna provare a parlare anche a quelli che oggi sono schierati con la destra xenofoba, non dare per perse quelle persone, provare a riconquistarle.

 

Giusy DAlconzo (Amnesty International)

CՏ un problema di tempi e modalit che devono permettere a tutti di fare dei passaggi interni ed essere coerenti con le proprie modalit. Noi siamo daccordo per la campagna comune ma abbiamo bisogno di pi tempo per investire della cosa la nostra struttura e programmare le iniziative.

 

Mohamed Tailmoun (G2)

Siamo anche noi convinti della utilit della campagna comune anche se ci rendiamo conto delle difficolt di trovare un quadro unitario. Il tema dei diritti potrebbe essere per quello unificante, anche perch un tema positivo.

 

 

CՏ stato poi un secondo giro di interventi da parte di alcuni che hanno confermato  quanto gi espresso o sottolineato cose dette da altri, senza sostanziali modifiche delle posizioni espresse.

 

Si quindi deciso di:

  1. costituire il comitato promotore e convocare una prima riunione dei leader delle organizzazioni, seguita da un incontro con i testimoni/sostenitori, per prendersi un impegno formale a condurre insieme la campagna
  2. procedere allindividuazione di un manifesto comune da sottoscrivere
  3. proporre uno slogan per la campagna ed un titolo
  4. individuare un segno di riconoscimento da indossare o mostrare, magari attaccato ad un oggetto personale, che dia la possibilit a chi lo vuole di schierarsi dalla parte dei giusti, di sostenere la campagna
  5. programmare una presentazione pubblica, assemblea o conferenza stampa, per lanciare la campagna
  6. chiedere, prima della presentazione pubblica, un incontro ai direttori o presidenti delle principali testate giornalistiche (mandando una lettera congiunta a tutti) perch prevedano una adeguato spazio per la campagna allinterno dei giornali/telegiornali/contenitori  - gestendo congiuntamente il calendario degli incontri
  7. programmare un evento culturale che consenta alla campagna una forte visibilit (ad esempio in una piazza a Roma), chiedendo alla RAI e agli altri di trasmettere levento e/o dargli uno spazio adeguato ( stata ipotizzata la data del 21 marzo, giornata internazionale contro il razzismo, che tuttavia comporta un problema di sovrapposizione con altri eventi importanti legati alla lotta alla mafia e ad altre iniziative rilevanti a livello nazionale). Questo evento dovrebbe vedere la partecipazione finanziaria delle organizzazioni promotrici, con modalit e forme che vedremo, ivi compresa la ricerca di fondi pubblici o privati.
  8. promuovere i comitati promotori territoriali, gli eventi di lancio e presentazione della campagna a livello territoriale e il radicamento della campagna.

 

La campagna dovrebbe essere una campagna di lungo periodo, allinterno della quale ogni organizzazione pu articolare le proprie iniziative con grande autonomia, magari informando gli altri delle proprie iniziative e ricercando quando possibile convergenze su iniziative comuni. Tra queste ultime certamente quelle relative al tavolo asilo, lipotesi di stati generali sullimmigrazione, eventuali vertenze singole su questioni rilevanti relative allimmigrazione (decreto flussi, regolarizzazione, rinnovo dei permessi, ricongiungimenti, lotta al razzismo e allesclusione sociale e scolastica, ecc).

 

 

Ipotesi di manifesto e slogan comune

(non ho molta fantasia e credo che se investiamo un comunicatore di professione, a meno che qualcuno non lo abbia a disposizione gratuitamente, immediatamente dovremo affrontare problemi di finanziamento e divisione del carico di lavoro. Proverei a fare una ipotesi di autogestione della comunicazione e dei messaggi).

 

Slogan possibile

 

Il Razzismo ci rende insicuri

 

Titolo della campagna

Uguaglianza, diritti e dignit per rafforzare la democrazia e combattere il razzismo

 

Ipotesi di manifesto culturale

 

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignit e diritti. (Art.1 dichiarazione diritti umani)

 

Tutti i cittadini hanno pari dignit sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libert e luguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e leffettiva partecipazione di tutti i lavoratori allorganizzazione politica, economica e sociale del Paese. (Art.3 della Costituzione)

 

Per quanto gli interessi pubblici incidenti sulla materia della immigrazione siano molteplici e per quanto possano essere percepiti come gravi i problemi di sicurezza e di ordine pubblico connessi a flussi migratori incontrollati, non pu risultarne minimamente scalfito il carattere universale della libert personale, che, al pari degli altri diritti che la Costituzione proclama inviolabili, spetta ai singoli non in quanto partecipi di una determinata comunit politica, ma in quanto esseri umani. (Sentenza n. 105/2001 della Corte Costituzionale)

 

La democrazia un processo complesso che necessit del contributo di tutti e tutte.

Le regole condivise, che la storia con le sue tragedie ci ha consegnato, consentono ad ogni persona  di vivere liberamente e con dignit.

Il razzismo la negazione di tutti i principi sui quali si basa la democrazia.

Oggi bisogna scegliere da che parte stare, dalla parte dei diritti e della democrazia o da quella del razzismo.

Noi abbiamo scelto.

  

Seguono firme

 

 

 

 

Filippo Miraglia

Responsabile Immigrazione ARCI

Via dei monti di pietralata 16

00151 Roma

tel. +39.3484410860

e mail miraglia@arci.it

 

_____________________________________________________________________________

 

5 x 1000 all'ARCI - SVEGLIAMOCI E SOGNAMO!

Scegli di destinare il tuo 5X1000 all'ARCI.
Basta la propria firma nella dichiarazione dei redditi nell'apposito spazio
indicando il codice dell'ARCI 97054400581 che trovi anche sulla tua tessera!

 

Cinquant'anni per la pace, la solidariet i diritti!
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Responsabile Immigrazione ARCI

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