(Sergio Briguglio 22/10/2008)

 

PRINCIPALI ELEMENTI DELLE RIFORME APPROVATE (O ALL'ESAME DEL PARLAMENTO) IN RELAZIONE ALLA CONDIZIONE GIURIDICA DELLO STRANIERO

 

 

Nota: per i provvedimenti non ancora approvati in via definitiva, si tiene conto della versione presentata all'esame del Parlamento o approvata da una delle Camere o dei pareri formulati dalle Commissioni competenti. Il D. Lgs. "comunitari" e' da considerarsi, per il momento, ritirato.

 

 

1. D. Lgs. 286/1998 (immigrazione)

 

- Le disposizioni di cui al D. Lgs. 286/1998 non si applicano ai cittadini comunitari, salvo quanto previsto dall'ordinamento comunitario[1]. (L. 133/2008)

 

- Ai fini della revoca e del diniego del permesso per motivi familiari, la pericolosita' dell'interessato e' valutata anche tenendo conto di eventuali condanne per reati di cui all'art. 380, co. 1 e 2 c.p.p.[2]. (DDL "sicurezza")

 

- La pena per il reato di favoreggiamento della permanenza illegale dello straniero finalizzato a trarre un ingiusto profitto dalla condizione di illegalita' del soggiorno e' aumentata da un terzo alla meta' quando il fatto sia commesso in concorso da piu' persone o riguardi la permanenza di cinque o piu' persone. (L. 125/2008)

 

- Ospitare a titolo oneroso uno straniero privo di titolo di soggiorno o cedergli un alloggio, anche in locazione, e' punito con la reclusione da sei mesi a tre anni quando cio' sia fatto al fine di trarne un ingiusto profitto. Alla condanna o al patteggiamento della pena segue la confisca dell'immobile, anche in caso di sospensione condizionale della pena, salvo che appartenga a persona estranea al reato. (L. 125/2008)

 

- L'ingresso illegale dello straniero e' punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni. E' obbligatorio l'arresto e si procede con rito direttissimo. Il giudice, con la sentenza di condanna, ordina l'espulsione dello straniero. (DDL "sicurezza")

 

- Il nulla-osta all'espulsione dello straniero sottoposto a procedimento penale che non si trovi in stato di custodia cautelare in carcere si intende concesso quando l'autorita' non provveda entro sette giorni[3] dalla data di ricevimento della richiesta del questore. (L. 125/2008)

 

- I centri di permanenza temporanea e assistenza sono ribattezzati "centri di identificazione ed espulsione". (L. 125/2008)

 

- La convalida del trattenimento in centro di identificazione ed espulsione comporta la permanenza nel centro per sessanta giorni[4]. In presenza di difficolta'[5] relative all'accertamento dell'identita' o della nazionalita' dello straniero, il termine puo' essere prorogato dal giudice, su richiesta del questore, di ulteriori sessanta giorni[6]. Qualora l'interessato ometta, senza giustificato motivo, di fornire elementi utili alla sua identificazione, possono essere disposte, dal giudice su richiesta del questore, ulteriori proroghe di sessanta giorni l'una, fino a una durata complessiva della permanenza di diciotto mesi[7]. (DDL "sicurezza")

 

- Lo straniero che, espulso per non aver ottemperato all'ordine del questore di lasciare l'Italia entro cinque giorni, sia trovato in condizioni di soggiorno illegale nel territorio dello Stato e' punito con la reclusione da due a sei anni[8]. (DDL "sicurezza")

 

- I minori stranieri non accompagnati che esercitano la prostituzione nel territorio dello Stato sono riaffidati alla famiglia o alle autorita' responsabili del Paese di origine o di provenienza, nel rispetto dei diritti garantiti al minore dalle convenzioni internazionali, dalla legge dai provvedimenti dell'autorita' giudiziaria e con modalita' tali da assicurare il rispetto e l'integrita' delle condizioni psicologiche del minore, attraverso la procedura di rimpatrio assistito. Con regolamento sono stabilite procedure accelerate e semplificate per l'adozione del provvedimento di rimpatrio assistito del minore che abbia esercitato la prostituzione. (DDL "prostituzione")

 

- Il datore di lavoro che occupa alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi di permesso di soggiorno che abiliti allo svolgimento di attivita' lavorativa, o con permesso scaduto del quale non sia stato chiesto, entro i termini, il rinnovo, o con permesso revocato o annullato, e' punito con la reclusione da sei mesi a tre anni[9] e con la multa[10] di 5.000 euro per ogni lavoratore occupato. (L. 125/2008)

 

- Il coniuge dello straniero puo' fare ingresso per ricongiungimento solo se non e' intervenuta separazione legale e se e' di eta' non inferiore a diciotto anni. (D. Lgs. 160/2008)

 

- I figli maggiorenni a carico dello straniero possono fare ingresso per ricongiungimento solo se per ragioni oggettive non possono provvedere alle proprie indispensabili esigenze di vita in ragione del loro stato di salute che comporti invalidita totale[11]. (D. Lgs. 160/2008)

 

- I genitori a carico possono fare ingresso per ricongiungimento solo se non hanno altri figli nel paese d'origine o di provenienza ovvero se hanno piu' di sessantacinque anni e gli altri figli sono impossibilitati a mantenerli per gravi e documentati motivi di salute[12]. (D. Lgs. 160/2008)

 

- Quando, ai fini del ricongiungimento, manchi documentazione certa rilasciata dalle autorita' straniere competenti dei legami di parentela, le rappresentanze diplomatiche o consolari rilasciano certificati basati sull'esame del DNA effettuato a spese degli interessati[13]. (D. Lgs. 160/2008)

 

- Ai fini del ricongiungimento (ma anche ai fini del rinnovo del permesso di soggiorno e del rilascio di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo) e' richiesto un reddito pari almeno all'importo annuo dell'assegno sociale, aumentato nella misura di meta' di tale importo per ciascuno dei familiari che vengono a formare, con il richiedente, il nucleo familiare[14]. Il reddito limite e' comunque limitato al doppio dell'importo annuo dell'assegno sociale, oltre che quando del nucleo familiare facciano parte[15] due o piu' figli minori di eta' inferiore a quattordici anni, anche quando a richiedere il ricongiungimento sia il titolare di protezione sussidiaria. (D. Lgs. 160/2008)

 

- Ai fini del ricongiugimento con il genitore ultrasessantacinquenne, e' richiesta anche la disponibilita' di una assicurazione sanitaria o di altro titolo idoneo a garantire la copertura di tutti i rischi nel territorio nazionale per tale genitore, ovvero l'iscrizione del genitore stesso al Servizio sanitario nazionale, previo pagamento di un contributo di importo fissato con decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e aggiornato ogni due anni, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, regioni e province autonome. (D. Lgs. 160/2008)

 

- La possibilita' di chiedere direttamente il visto per ricongiungimento familiare in mancanza di decisione sulla richiesta di nulla-osta scatta dopo centottanta giorni[16]. (D. Lgs. 160/2008)     

 

 

2. D. Lgs. 25/2008 (procedure per il riconoscimento e la revoca dello status di rifugiato)

 

- Le commissioni territoriali sono nominate con decreto del Ministro dell'interno[17]. In situazioni di urgenza, il Ministro dell'interno nomina il rappresentante dell'ente locale, su indicazione del sindaco del comune presso cui ha sede la commissione territoriale, dandone comunicazione alla Conferenza unificata Stato-citta' ed autonomie locali. (D. Lgs. 159/2008)

 

- Il prefetto stabilisce un luogo di residenza o un'area geografica in cui il richiedente asilo possa circolare. (D. Lgs. 159/2008)

 

- Il richiedente asilo ha l'obbligo di comparire davanti alla Commissione territoriale, se convocato; ha anche l'obbligo di consegnare i documenti in suo possesso rilevanti in relazione alla domanda, incluso il passaporto[18]. (D. Lgs. 159/2008)

 

- Il richiedente asilo che abbia presentato domanda dopo che a suo carico sia stato adottato un provvedimento di respingimento o di espulsione e' trattenuto obbligatoriamente in un centro di identificazione ed espulsione[19]. (D. Lgs. 159/2008)

 

- La domanda di asilo e' rigettata per manifesta infondatezza quando risulti palese l'insussistenza dei presupposti per la concessione della protezione internazionale o risulti che la domanda stessa sia stata presentata al solo scopo di ritardare o impedire l'esecuzione di un provvedimento di respingimento o di espulsione. (D. Lgs. 159/2008)

 

- Il termine per la proposizione del ricorso avverso la decisione negativa della Commissione territoriale e' di quindici giorni, a pena di inammissibilita', nei casi di accoglienza obbligatoria in Centro di accoglienza per richiedenti asilo o di trattenimento in Centro di identificazione ed espulsione[20]. (D. Lgs. 159/2008)

 

- La presentazione del ricorso e' priva di effetto sospensivo automatico (la sospensione del provvedimento potendo essere accordata, comunque, su richiesta dell'interessato, dal tribunale) anche nei casi di domanda rigettata per manifesta infondatezza e nei casi di richiedente ospitato obbligatoriamente in un Centro di accoglienza per richiedenti asilo avendo presentato domanda dopo essere stato fermato in fase di ingresso illegale o in condizioni di soggiorno illegale[21]. In quest'ultimo caso, il richiedente permane nel centro in cui si trova[22]. (D. Lgs. 159/2008)

 

 

3. Legge 155/2005 (contrasto del terrorismo internazionale)

 

- Il gestore dei servizi di trasferimento di danaro deve acquisire copia del documento d'identita' dell'utente. Se l'utente e' straniero, deve essere acquisita anche copia del titolo di soggiorno; in mancanza di tale titolo, il gestore deve segnalare l'avvenuta erogazione del servizio all'autorita' locale di pubblica sicurezza entro dodici ore, con invio della copia del documento identificativo del richiedente. Le copie di documenti identificativi e titoli di soggiorno devono essere rese disponibili a ogni richiesta dell'autorita' di pubblica sicurezza. In caso di inosservanza di tali disposizioni l'autorizzazione e' revocata. (DDL "sicurezza")

 

 

4. D. Lgs. 30/2007 (libera circolazione dei cittadini comunitari e dei loro familiari)

 

- Le risorse economiche richieste ai fini del riconoscimento del diritto di soggiorno per periodi di durata superiore a tre mesi per residenza elettiva devono provenire da attivita' dimostrabili come lecite. (D. Lgs. "comunitari")

 

- In luogo dell'assicurazione sanitaria, ai fini del riconoscimento del diritto di soggiorno per periodi di durata superiore a tre mesi per residenza elettiva, puo' essere effettuata l'iscrizione volontaria al Servizio sanitario nazionale, previo pagamento di un contributo di importo fissato con decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e aggiornato ogni due anni, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, regioni e province autonome. (D. Lgs. "comunitari")

 

- L'iscrizione anagrafica in caso di soggiorno per residenza elettiva e' condizionata alla disponibilita' di risorse economiche pari almeno all'importo annuo dell'assegno sociale, aumentato nella misura di meta' di tale importo per ciascuno dei familiari che vengono a formare, con il richiedente, il nucleo familiare, salvo un tetto, per tale soglia, pari al doppio dell'importo annuo dell'assegno sociale quando del nucleo familiare facciano parte due o piu' figli minori di eta' inferiore a quattordici anni.[23] (D. Lgs. 160/2008)

 

 

- L'iscrizione anagrafica dello studente comunitario e' condizionata alla disponibilita' di risorse economiche per se' e per i propri familiari tali da evitare che ne derivi un onere per l'assistenza pubblica[24]. (D. Lgs. "comunitari")

 

- La disponibilita' di risorse sufficienti puo' essere documentata mediante una dichiarazione di cui agli artt. 46 e 47 DPR 445/2000 quando l'iscrizione anagrafica sia richiesta dallo studente comunitario[25]. (D. Lgs. "comunitari")

 

- La richiesta di iscrizione anagrafica o di carta di soggiorno devono essere presentate, dal cittadino comunitario o, rispettivamente, dal familiare straniero di cittadino comunitario che intendano soggiornare per un periodo di durata superiore a tre mesi entro i dieci giorni successivi alla scadenza dei tre mesi dalla data di ingresso in Italia[26]. La mancata richiesta nei termini e' considerato motivo imperativo di pubblica sicurezza ai fini dell'allontanamento[27]. (D. Lgs. "comunitari")

 

- Il computo dei cinque anni necessari all'acquisizione, da parte del cittadino comunitario o, rispettivamente, del familiare straniero di cittadino comunitario, del diritto di soggiorno permanente e' sospeso dal passaggio in giudicato di una sentenza di condanna per reati di cui all'art. 380 c.p.p. e ricomincia a decorrere dopo l'esecuzione della pena. (D. Lgs. "comunitari")

 

- Costituiscono motivo imperativo di pubblica sicurezza anche i comportamenti che costituiscano una minaccia concreta, effettiva e grave alla moralita' pubblica e al buon costume e che rendano urgente l'allontanamento perche' l'ulteriore permanenza dell'interessato in Italia e' incompatibile con la civile e sicura convivenza[28]. Ai fini dell'adozione del provvedimento si tiene conto anche di condanne, da parte di un giudice italiano o straniero, o di applicazioni della pena su richiesta delle parti per reati non colposi, consumati o tentati contro la moralita' pubblica o il buon costume, o per reati di cui all'articolo 380 c.p.p.[29] (D. Lgs. "comunitari")

 

- In caso di ostacoli tecnici all'esecuzione dell'allontanamento per motivi di sicurezza dello Stato o per motivi imperativi di pubblica sicurezza o di difficolta' nell'identificazione del destinatario del provvedimento, l'interessato e' trattenuto per un massimo di quindici giorni in un centro di identificazione ed espulsione, con le modalita' di cui all'art. 14 D. Lgs. 286/1998. (D. Lgs. "comunitari")

 

- La violazione del divieto di reingresso da parte del destinatario di un provvedimento di allontanamento per motivi di sicurezza dello Stato e' punito con la reclusione da uno a quattro anni[30]. (D. Lgs. "comunitari")

 

- La violazione del divieto di reingresso da parte del destinatario di un provvedimento di allontanamento con divieto di reingresso da cinque a dieci anni, sostitutivo della pena della reclusione per violazione di un precedente divieto di reingresso, e' punita con la reclusione da uno a cinque anni[31]. (D. Lgs. "comunitari")

 

- L'istanza di sospensione dell'esecutorieta' del provvedimento di allontanamento presentata contestualmente alla proposizione del ricorso avverso il provvedimento deve essere decisa dal tribunale in composizione monocratica entro sessanta giorni dalla data di presentazione. Decorso inutilmente tale termine, decide il presidente del tribunale entro i successivi trenta giorni. Trascorsi inutilmente i novanta giorni, il provvedimento e' comunque eseguito.[32] (D. Lgs. "comunitari")

 

 

5. Legge 1228/1954 (iscrizione anagrafica)

 

- LĠiscrizione anagrafica e' condizionata alla verifica, da parte degli uffici comunali, delle condizioni igienico-sanitarie dell'immobile in cui il richiedente intende fissare la propria residenza, ai sensi delle vigenti norme sanitarie. (DDL "sicurezza")

 

 

6. D. Lgs. 267/2000 e Legge 68/1993 (enti locali)

 

- Il sindaco segnala alle competenti autorita' (giudiziaria o di pubblica sicurezza) la condizione di soggiorno irregolare dello straniero o del cittadino comunitario, per la eventuale adozione di provvedimenti di espulsione o di allontanamento dal territorio dello Stato[33]. (L. 125/2008)

 

- Gli agenti di pubblica sicurezza della polizia municipale possono accedere alle informazioni concernenti i permessi di soggiorno rilasciati e rinnovati, ai fini della segnalazione da parte del sindaco, all'autorita' giudiziaria o di pubblica sicurezza, di situazioni di soggiorno irregolare di stranieri. (L. 125/2008).

 

 

7. Legge 91/1992 (cittadinanza)

 

- Il coniuge, straniero o apolide, di cittadino italiano puo' acquistare[34] la cittadinanza italiana quando, dopo il matrimonio, risieda legalmente da almeno due anni (un anno, in presenza di figli nati dai coniugi)[35] nel territorio della Repubblica, oppure dopo tre anni dalla data del matrimonio (un anno e mezzo, in presenza di figli nati dai coniugi)[36], qualora risieda allĠestero. La condizione di assenza di scioglimento, annullamento, cessazione degli effetti civili o separazione legale deve sussistere al momento dellĠadozione del decreto di riconoscimento della cittadinanza[37]. (DDL "sicurezza")

 

 

8. Legge 335/1995 (previdenza e assistenza)

 

- L'assegno sociale e corrisposto a coloro che sono in possesso dei requisiti previsti, solo a condizione che abbiano anche soggiornato, in modo continuativo, per almeno dieci anni. (L. 133/2008)

 

 

9. Codice penale

 

- L'aver commesso il fatto in condizioni di soggiorno illegale nel territorio dello Stato e' considerata circostanza aggravante comune. (L. 125/2008)

 

- Il giudice, accertata la pericolosita' sociale dell'interessato, ordina la misura di sicurezza personale dell'espulsione dello straniero o dell'allontanamento del cittadino comunitario in caso di condanna alla reclusione per un tempo superiore a due anni[38]. L'espulsione o l'allontanamento sono eseguiti con accompagnamento immediato dal questore. Il trasgressore dell'ordine di espulsione o allontanamento e' punito con la reclusione da uno a quattro anni; in questo caso e' obbligatorio l'arresto, anche fuori dei casi di flagranza, e si procede con rito direttissimo. (L. 125/2008)

 

- Il cittadino straniero o comunitario condannato ad una pena restrittiva della liberta' personale per un delitto contro la personalita' dello Stato e' espulso o, rispettivamente, allontanato dal territorio dello Stato[39]. L'espulsione o l'allontanamento sono eseguiti con accompagnamento immediato dal questore. Il trasgressore dell'ordine di espulsione o allontanamento e' punito con la reclusione da uno a quattro anni; in questo caso e' obbligatorio l'arresto, anche fuori dei casi di flagranza, e si procede con rito direttissimo. (L. 125/2008)

 

 

11. Codice di procedura penale e D. Lgs. 271/1989 (norme di attuazione del codice di procedura penale)

 

- La sospensione dell'esecuzione della pena detentiva non superiore, anche come residuo di maggior pena, a tre anni (quattro, nei casi di reati di cui agli artt. 90 e 94 DPR 309/1990), non e' disposta in presenza della circostanza aggravante costituita dall'aver commesso il fatto in condizioni di soggiorno illegale nel territorio dello Stato. (L. 125/2008)

 

- Nella formazione dei ruoli di udienza e nella trattazione dei processi e' data priorita' assoluta ad alcune categorie di processi, tra cui quelli di cui al D. Lgs. 286/1998. (L. 125/2008)

 

 

12. D. Lgs. 276/2003 (Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30)

 

- Le prestazioni di lavoro accessorio (prestazioni meramente occasionali rese nell'ambito di lavori domestici; di lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi e monumenti; dell'insegnamento privato supplementare; di manifestazioni sportive, culturali o caritatevoli o di lavori di emergenza o di solidarieta'; dei periodi di vacanza da parte di giovani con meno di 25 anni di eta', regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso l'universita' o un istituto scolastico di ogni ordine e grado; di attivita' agricole di carattere stagionale effettuate da pensionati e dai giovani di cui sopra, ovvero delle attivita' agricole svolte a favore dei soggetti di cui all'articolo 34, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633; dell'impresa familiare di cui all'articolo 230-bis del codice civile, limitatamente al commercio, al turismo e ai servizi; della consegna porta a porta e della vendita ambulante di stampa quotidiana e periodica[40]) possono essere svolte da qualunque lavoratore[41]. (L. 133/2008)

 

 

13. D. Lgs. 215/2003 (Attuazione della direttiva 2000/43/CE per la parita' di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica)

 

- Sono considerate come discriminazioni anche le molestie ovvero quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi di razza o di origine etnica, aventi lo scopo o l'effetto di violare la dignita' di una persona e di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo[42]. (L. 101/2008)

 

- In sede di tutela giursdizionale contro la discriminazione, quando il ricorrente fornisce elementi di fatto, desunti anche da dati di carattere statistico, idonei a fondare, in termini precisi e concordanti, la presunzione dell'esistenza di atti, patti o comportamenti discriminatori, spetta al convenuto l'onere di provare l'insussistenza della discriminazione.[43] (L. 101/2008)

 

- La tutela giurisdizionale contro la discriminazione si applica anche nei casi di comportamenti, trattamenti o altre conseguenze pregiudizievoli posti in essere o determinate, nei confronti della persona lesa da una discriminazione diretta o indiretta o di qualunque altra persona, quale reazione ad una qualsiasi attivita' diretta ad ottenere la parita' di trattamento. (L. 101/2008)

 

 

14. L. 431/1998 (Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo)

 

- Ai fini del riparto del Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, i requisiti minimi necessari per beneficiare dei contributi integrativi devono prevedere per gli immigrati il possesso del certificato storico di residenza da almeno dieci anni nel territorio nazionale ovvero da almeno cinque anni nella medesima regione. (L. 133/2008)



[1] In precedenza: se non in quanto si tratti di norme piu' favorevoli.

[2] In precedenza, erano menzionate esplicitamente solo le condanne per reati di cui all'art. 407, co. 2, lettera a) c.p.p. o per reati di cui all'art. 12, co. 1 e 3 D. Lgs. 286/1998.

[3] In precedenza: quindici giorni.

[4] In precedenza: trenta giorni.

[5] In precedenza: gravi difficolta'.

[6] In precedenza: ulteriori trenta giorni.

[7] In precedenza, non era prevista la possibilita' di proroghe successive alla prima (per una durata massima del trattenimento pari a sessanta giorni).

[8] In precedenza: da uno a cinque anni.

[9] In precedenza: con l'arresto da tre mesi a un anno.

[10] In precedenza: ammenda.

[11] In precedenza, la condizione era che i figli maggiorenni a carico non potessero permanentemente provvedere alle proprie indispensabili esigenze di vita in ragione del loro stato di salute.

[12] In precedenza, la condizione era che non disponessero di un adeguato sostegno nel paese di origine o di provenienza.

[13] In precedenza, questa disposizione era gia' contenuta, di fatto, nell'art. 2, co. 2 bis DPR 394/1999 (l'esame del DNA, in particolare, era citato come esempio dalla Relazione tecnica di accompagnamento dello schema di Regolamento recante modifiche ed integrazioni al DPR 394/1999, in materia di immigrazione, poi adottato con DPR 334/2004).

[14] In precedenza, il reddito minimo richiesto era pari all'importo annuo dell'assegno sociale per un nucleo di due membri; al doppio dell'importo, per un nucleo di tre o quattro membri; al triplo dell'importo, per un nucleo di cinque o piu' membri.

[15] Mia interpretazione. La disposizione recita: "Per il ricongiungimento di due o piu' figli di eta' inferiore agli anni quattordici ovvero per il ricongiungimento di due o pi familiari dei titolari dello status di protezione sussidiaria e' richiesto, in ogni caso, un reddito non inferiore al doppio dellĠimporto annuo dellĠassegno sociale".

[16] In precedenza, dopo novanta giorni.

[17] In precedenza: con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'interno.

[18] In precedenza, il richiedente asilo aveva l'obbligo di cooperare con le autorita' preposte alle singole fasi della procedura, allo scopo di fornire tutti i documenti e le informazioni di cui potesse disporre, utili ad agevolare l'esame della domanda.

[19] In precedenza, il richiedente asilo che avesse presentato domanda dopo che a suo carico era stato adottato un provvedimento di respingimento o di espulsione per motivi di soggiorno illegale era ospitato obbligatoriamente in un Centro di accoglienza per richiedenti asilo.

[20] In precedenza: nei soli casi di trattenimento.

[21] In precedenza, l'assenza di effetto sospensivo automatico (con possibilita' di richiedere la sospensione del provvedimento al tribunale) si aveva solo in caso di domanda dichiarata inammissibile (richiedente gia' riconosciuto come rifugiato in altro paese o domanda reiterata senza nuovi elementi rilevanti), di allontanamento ingiustificato del richiedente dal centro di trattenimento o di accoglienza obbligatoria, di richiedente che abbia presentato domanda essendo gia' destinatario di un provvedimento di espulsione per soggiorno illegale o di respingimento, di richiedente trattenuto nei centri di cui all'art. 14 D. Lgs. 286/1998. Si noti come la penultima di queste categorie e' ora assorbita nell'ultima.

[22] In precedenza, la presentazione del ricorso da parte di un tale richiedente aveva effetto sospensivo immediato, e il ricorrente riceveva un permesso di soggiorno per richiesta di asilo.

[23] In precedenza, il reddito minimo richiesto era pari all'importo annuo dell'assegno sociale per un nucleo di due membri; al doppio dell'importo, per un nucleo di tre o quattro membri; al triplo dell'importo, per un nucleo di cinque o piu' membri, salvo un tetto, per tale soglia, pari al doppio dell'importo annuo dell'assegno sociale quando del nucleo familiare facciano parte due o piu' figli minori di eta' inferiore a quattordici anni.

[24] In precedenza: risorse nella misura prevista da art. 29, co. 3, lettera b) D. Lgs. 286/1998.

[25] In precedenza, anche nel caso in cui l'iscrizione era richiesta per residenza elettiva.

[26] In precedenza: l'obbligo scattava subito dopo la scadenza dei tre mesi.

[27] In precedenza, la mancata iscrizione era sanzionata ai sensi dell'art. 11, Legge 1228/1954:

"Chiunque avendo obblighi anagrafici contravviene alle disposizioni della presente legge ed a quelle del regolamento  punito, se il fatto non costituisce reato pi grave, con la sanzione amministrativa da lire 50.000 a lire 250.000.

Per le persone residenti nei territori dello Stato in seguito ad immigrazione dall'estero, che non hanno provveduto a curare la propria iscrizione e quella delle persone sottoposte alla loro patria potestˆ o tutela nell'anagrafe del Comune dove dimorano abitualmente o, se non hanno fissa dimora, ai sensi del precedente articolo 2, nonchŽ per chiunque consegue l'iscrizione contemporanea nell'anagrafe di pi Comuni, si applica la sanzione amministrativa da lire 100.000 a lire 500.000.

Entro dieci giorni dalla contestazione o notificazione della contravvenzione, fatta eccezione per le ipotesi previste dal comma precedente, il colpevole  ammesso a fare oblazione mediante pagamento della somma di lire 500 nelle mani dell'ufficiale d'anagrafe che ha accertato la contravvenzione.

Le somme riscosse a titolo di sanzione amministrativa per le contravvenzioni previste nel presente articolo, sia in seguito a condanna sia per effetto di oblazione, spettano al Comune."

[28] In precedenza, rilevava solo la minaccia, altrettanto grave, ai diritti fondamentali della persona o all'incolumita' pubblica.

[29] In precedenza, i reati considerati erano solo quelli contro la vita o l'incolumita' della persona.

[30] In precedenza: con la reclusione fino a due anni.

[31] In precedenza: con la reclusione fino a tre anni.

[32] In precedenza, era previsto che, qualora i tempi del procedimento relativo al ricorso fossero destinati a superare il termine entro il quale l'interessato doveva lasciare il territorio nazionale, il giudice decidesse con priorita' sulla stessa prima della scadenza del termine fissato per l'allontanamento.

[33] In precedenza, tale segnalazione era prevista dall'art. 21, co. 2 D. Lgs. 30/2007 solo a seguito della rilevazione del venir meno del diritto di soggiorno del cittadino comunitario.

[34] In precedenza: acquista.

[35] In precedenza: sei mesi, a prescindere dalla presenza di figli.

[36] In precedenza: tre anni, a prescindere dalla presenza di figli.

[37] In precedenza: al momento della presentazione dell'istanza.

[38] In precedenza: per un tempo superiore a dieci anni.

[39] In precedenza, il riferimento era solo al cittadino straniero e, quindi, alla misura dell'espulsione.

[40] In precedenza, prestazioni meramente occasionale rese da soggetti a rischio di esclusione sociale o comunque non ancora entrati nel mercato del lavoro, ovvero in procinto di uscirne, nell'ambito dei piccoli lavori domestici a carattere straordinario, compresa la assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con handicap; dell'insegnamento privato supplementare; dei piccoli lavori di giardinaggio, nonche' di pulizia e manutenzione di edifici e monumenti; della realizzazione di manifestazioni sociali, sportive, culturali o caritatevoli; della collaborazione con enti pubblici e associazioni di volontariato per lo svolgimento di lavori di emergenza, come quelli dovuti a calamita' o eventi naturali improvvisi, o di solidarieta'; dell'impresa familiare di cui all'articolo 230-bis del codice civile, limitatamente al commercio, al turismo e ai servizi; dell'esecuzione di vendemmie di breve durata e a carattere saltuario, effettuata da studenti e pensionati.

[41] In precedenza, il lavoratore straniero era ammesso ad effettuare prestazioni di lavoro accessorio solo in quanto studente o nei sei mesi successivi alla perdita del posto di lavoro (a condizione di regolarita' del soggiorno; possibile, cioe', l'esclusione del lavoratore che non si adoperi per la tempestiva registrazione nell'elenco anagrafico).

[42] In precedenza rilevava il carattere simultaneamente intimidatorio, ostile, degradante, umiliante e offensivo del clima in questione.

[43] In precedenza, era previsto che in sede di tutela giurisdizionale contro la discriminazione il ricorrente potesse dedurre in giudizio, anche sulla base di dati statistici, elementi di fatto, in termini gravi, precisi e concordanti, e che il giudice li valutasse ai sensi dell'articolo 2729, primo comma, del codice civile.