Al Presidente della Repubblica

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Al Ministro dellĠInterno

Al Capo della Polizia

Al Capo Dipartimento Libertˆ Civili e Immigrazione del Ministero dellĠInterno

Al Presidente della Commissione Nazionale per il Diritto dĠasilo

Ai Presidenti delle Commissioni ÒAffari CostituzionaliÓ di Camera e Senato

e a tutti i parlamentari componenti le suddette Commissioni

Al Prefetto di Caserta

Al Questore di Caserta

Alla Presidente della Commissione Territoriale per il riconoscimento della  Protezione Internazionale di Caserta

Al Presidente della Provincia di Caserta

Al Sindaco della cittˆ di Caserta

 

 

   Milioni di persone nel mondo per ragioni legate alla guerra, ai conflitti, a persecuzioni di ogni sorta, discriminazioni, povertˆ, lasciano la propria terra dĠorigine per cercare rifugio in un paese che da una parte possa garantire loro protezione e dallĠaltra possa offrire una concreta possibilitˆ di riscatto, reinserimento lavorativo,  reinserimento sociale ed ÒumanoÓ.

    Si sprecano centinaia di miglia di fogli di carta e di immagini televisive per raccontare tutto ci˜, ma un vero e proprio corto circuito nasce allorquando si vanno a cercare le ragioni delle enormi disuguaglianze che generano i movimenti di cui sopra e quando si tenta di porre dei rimedi.

    Un corto circuito probabilmente dovuto non tanto alla incapacitˆ di cogliere  le ragioni pi profonde ma probabilmente allĠipocrisia e alla demagogia di arrivare ad ammettere che questo  planetario sistema di produzione, sviluppo e distribuzione non  adatto alla soddisfazione dellĠintero fabbisogno umano. O meglio, che  proprio questo sistema che necessita delle disuguaglianze mondiali per riprodursi.

   

   Entrando nel merito delle iniziative del Governo e del Parlamento non possiamo che, innanzitutto, esprimere profonda preoccupazione per le proposte di iniziative legislative del governo italiano in materia di asilo e immigrazione. Infatti le novelle contenute nella L. 125/08 (conversione del pi noto decreto legge 92/2008  - Pacchetto Sicurezza -), nel Ddl 733 (Senato) e nelle proposte di modifica dei decreti legislativi in materia di ricongiungimenti familiari e di asilo ci preoccupano e non poco.

   In particolare:

a)     La legge 125/08 contiene lĠaspetto dellĠaggravante per i reati commessi dai cittadini stranieri irregolari. Tale norma assolutamente incostituzionale oltre che contraria ad ogni logica di giustizia morale dovrebbe condannare ad una pena maggiore una persona piuttosto che unĠaltra per la semplice ed unica ragione di non avere un documento valido per soggiornare in questo paese. Il secondo aspetto grave del decreto prevede notevoli sanzioni penali per chi concede in fitto unĠabitazione ad un immigrato senza permesso di soggiorno fino alla confisca dellĠimmobile. Quando si predispone una norma si dovrebbe pensare agli effetti che essa produce nella societˆ. Se tali effetti fossero unicamente di condanna (anche pesante e proporzionata ai casi) per chi sfrutta la situazione di irregolaritˆ degli stranieri fittando stanze a cifre esorbitanti saremmo ovviamente dĠaccordo. Purtroppo la realtˆ che viene a galla in questi giorni dalle dichiarazioni che sia stranieri che italiani ci riportano ai nostri sportelli operanti sui territori  ben diversa. Tale provvedimento di legge infatti sta purtroppo generando nella realtˆ un ulteriore disincentivo da parte dei proprietari di casa italiani a fittare appartamenti ad immigrati (anche se in perfetta regola con il permesso di soggiorno). EĠ infatti ancora una volta la paura a prendere il sopravvento su tutto il resto;

b)    Il Ddl n. 733 in discussione in Commissione al Senato prevede unĠaberrazione giuridica ed umana. LĠeventuale e mai augurabile introduzione di una qualsiasi forma di reato di clandestinitˆ sarebbe un fatto pericoloso, contrario ad ogni morale, incostituzionale, inefficace e demagogico. Sarebbe a dire che commette un reato chiunque entra in Italia senza un regolare visto o altro titolo. Un fatto di rilevanza amministrativa che diviene per magia fatto penale. Demagogico ed inefficace perchŽ vorrebbe stare a significare che tutti coloro che sbarcano in Sicilia piuttosto che attraversano la frontiera del nord-est Italia debbano essere immediatamente arrestati, condannati e visto che nella maggior parte dei casi sono inespellibili perchŽ privi di documenti di identitˆ nazionale, tradotti in carcere. Quanti carceri dovremmo costruire in Italia nei prossimi anni per far fronte a questo problema? Con quali costi? E con quali risultati visto che una volta decorso il termine della carcerazione (scontata la pena) le persone ancora ovviamente prive dei documenti sarebbero messe tutte in libertˆ. E intanto lĠimmigrato che potrebbe offrire manodopera allĠItalia che fine farebbe? E la badante o colf tanto reclamata dalle famiglie italiane? E lĠimmigrato riuscito a sottrarsi ai controlli di frontiera o quello che dovesse entrare con un regolare visto in scadenza dopo 90 giorni, tutte queste persone dove andrebbero a finire? E con una giustizia cos“ impegnata a controllare questo nuovo e artificioso reato introdotto, come farebbe a controllare chi davvero delinque commettendo reati contro la persona e contro il patrimonio?

c)     Ma anche le proposte di modifica ai decreti legislativi in materia di ricongiungimenti familiari e rifugiati destano non poche preoccupazioni. Ogni forma di compressione del diritto al ricongiungimento non pu˜ trovarci dĠaccordo. La famiglia  un valore cos“ tanto allĠordine del giorno negli ultimi anni e poiÉ. cosa fa questo governo vuole provare a dividere famiglie che dopo tanti anni forse oggi avrebbero  una opportunitˆ di ricongiungesi? E poi in materia di rifugiati sarebbe davvero grave se dopo tanti anni di battaglie per avere una nuova procedura (ancorchŽ non quella della legge costituzionale sullĠasilo che resta ancora unĠinadempienza per lo stato italiano) in materia di rifugiati rispettando inoltre 2 direttive europee, ebbene oggi il governo Berlusconi vorrebbe far fare 10 passi indietro con lĠintroduzione di una sorta di libertˆ vigilata per i rifugiati ed eliminando il tanto sospirato potere automatico sospensivo del ricorso ritornando allĠautorizzazione prefettizia per restare in Italia nei casi di proposizione di ricorso avverso il diniego della commissione!?

 

Tutti insieme, questi provvedimenti hanno lĠaria della ritorsione nei confronti di tanti esseri umani che sono venuti in Italia per le situazioni pi disparate e disperate e che magari vorrebbero dare il loro contributo allo sviluppo di questo paese. Una vessazione nei loro confronti stupida, miope razzista, demagogica, ipocrita ma anche assolutamente inefficace. LĠimmigrazione  un fenomeno che nessuno potrˆ mai fermare, ce lo dicono le migliaia di testimonianze che ogni giorno ci vengono date da chi viene ai nostri sportelli. Chi oggi fugge da guerre, fame e disperazione lo farˆ anche domani, anche con lĠintroduzione di pene pi severe perchŽ non ci sarˆ mai paragone con la sofferenza che queste persone hanno sub“to nel loro paese. Allora probabilmente i provvedimenti del governo sono demagogici nella misura in cui chi ha predisposto le norme sa che non potrˆ mai applicarle e che non otterrˆ i risultati sbandierati; ma forse cĠ qualcuno che si nasconde dietro il favore di tali provvedimenti. Chi vuole che la manodopera straniera sia sempre pi irregolare per sfruttarla ancora di pi. Il provvedimento  ipocrita perchŽ unicamente volto a captare i voti di quella gente che oggi in Italia ha paura; ma ha paura perchŽ in realtˆ non riesce ad arrivare a fine mese e trova il facile nemico nellĠimmigrato con il favore e la copertura dei grandi veri responsabili della crisi economica e politica nazionale e mondiale.

Noi al contrario proponiamo che si possa governare il fenomeno dellĠimmigrazione attraverso meccanismi capaci di attivare flussi dĠingresso regolari con lĠintroduzione di un permesso di soggiorno per ricerca di lavoro, dando la possibilitˆ ai datori di lavoro di regolarizzare i lavoratori (dalle colf e badanti ma estendendo il ragionamento a tutti i lavoratori subordinati ed autonomi), dando insomma una possibilitˆ concreta a chi vuole entrare in Italia per lavorare. Un tale sistema comporterebbe pi ricchezza per il nostro paese (le casse dellĠerario e dellĠINPS lieviterebbero e non di poco) e certamente anche pi sicurezza. Infatti sarebbe pi facile distinguere gli immigrati che lavorano, hanno un reddito (la stragrande maggioranza) da quelli, pochissimi, che commettono atti delittuosi e sarebbe pi facile per la giustizia perseguire i reati pericolosi davvero. 

In questa pressa di posizione  bene ribadire che siamo in buona compagnia: dalle dichiarazioni del Pontefice a quelle dellĠONU, dellĠACNUR, di Amnesty International, dellĠANM in Italia, della Camera Penale, persino del sindacato degli operatori di polizia.

   Abbiamo in questi mesi diffuso un appello (allegato al presente documento) sottoposto allĠattenzione della cittadinanza e di varie personalitˆ della cultura e rappresentanti istituzionali, del mondo del volontariato cattolico e laico. LĠappello contiene una critica al progetto del Governo e della maggioranza parlamentare ma si sforza anche di dare un contributo propositivo che viene cos“ di seguito riassunto:

  1. Una regolarizzazione dei migranti che loro malgrado sono ancora irregolari e che di fatto da anni vivono e lavorano in Italia senza alcun riconoscimento. Basta stragi nei mari:  ora di prevedere canali di ingresso regolari (senza la farsa del decreto flussi) e permessi di soggiorno per ricerca di lavoro;
  2. Il ritiro del Òpacchetto sicurezzaÓ (reato di ingresso illegale, 18 mesi di permanenza nei centri di Identificazione ed Espulsione, limitazioni al ricongiungimento familiare, esame del DNA per accertare la parentela, gravissime restrizioni sul diritto di asilo etc);
  3. Garantire il diritto di asilo e di accoglienza. Per lĠapplicazione delle innovazioni introdotte dal decreto procedure e qualifiche in recepimento delle direttive europee senza ulteriori modifiche;
  4. Per la chiusura dei C.I.E. (pi noti come C.P.T!) EĠ scandaloso sperperare danaro pubblico  per militarizzare mari, coste e cittˆ al fine di detenere persone che non hanno commesso alcun reato!

Le tasse dei cittadini devono essere investite per costruire cittˆ accoglienti e politiche di        integrazione unico mezzo per avere cittˆ sicure!

  1. LĠintroduzione del diritto di voto;
  2. Il rafforzamento dei ricongiungimenti familiari e la possibilitˆ che i bambini nati in Italia ottengano la cittadinanza.

 

 

 

   EĠ bene per˜ approfittare della circostanza per affrontare alcune questioni in tema relative al territorio casertano. Problematiche che ancora una volta sottoponiamo allĠattenzione della Prefettura e Questura di Caserta nella speranza di poter trovare accoglimento in quello spirito di collaborazione che da sempre  stato importante su questo territorio cos“ difficile come quello della provincia di Caserta.

 

 

1)    QUESTIONE PRATICHE BLOCCATE PER ESPULSIONI PREGRESSE.

  

   Resta questa una questione giˆ ampiamente discussa ma purtroppo ancora irrisolta. Si tratta di quei casi in cui sono stati emessi dalla Commissione o dalla Questura o dalla Prefettura atti di accoglimento di istanze precedentemente rigettate con emissione di provvedimento di espulsione da parte di alcune prefetture dĠItalia. Nella specifico si tratta di casi in cui la Questura si troverebbe nella condizione di dover rilasciare un titolo di soggiorno per un atto favorevole allĠinteressato e per˜ sopravvenuto rispetto ad un precedente diniego che ha lasciato ancora pendente unĠespulsione. Citiamo giusto un esempio perchŽ il pi ricorrente:  il caso del diniegato dalla Commissione, il quale  ha per˜ presentato ricorso ed intende beneficiare dellĠautorizzazione prefettizia a permanere sul territorio nazionale con conseguente rilascio di un permesso di soggiorno (ex art. 17 DPR 303/2004). Non essendovi altre condizioni ostative al rilascio dellĠautorizzazione, resta quale ultimo elemento bloccante la precedente espulsione. Occorre nel merito far rilevare che lĠespulsione  semplicemente un atto secondario e dipendente unicamente dallĠatto principale che  il diniego. Dunque se la legge consente al Prefetto di autorizzare a permanere in presenza di alcune condizioni senza precludere i casi di espulsione deve a nostro avviso interpretarsi la norma nel senso che  nello stesso potere del Prefetto di Caserta quanto meno di sospendere lĠefficacia dellĠespulsione stessa. In effetti in un primissimo momento era la stessa Questura che operava il rilascio del permesso di soggiorno provvedendo alla cassazione della pregressa espulsione essendo appunto sopravvenuto un altro atto autorizzatorio e contrario dunque al precedente (quello dellĠespulsione). Poi, solo in un secondo momento, la Prefettura e la Questura hanno deciso di cambiare orientamento e provvedere a fare richiesta esplicita alle singole Prefetture di voler annullare lĠespulsione in autotutela. Purtroppo ad oggi sono pochissimi i casi in cui le prefetture interessate rispondono cassando lĠespulsione  mentre nella stragrande maggioranza dei casi non si degnano di alcuna risposta. Va per˜ a nostro avviso colto quel caso in cui (caso tra lĠaltro oggi divenuto di una certa entitˆ) le prefetture interessate rispondono rimettendo la richiesta di cassazione dellĠespulsione al mittente. Infatti i Prefetti interessati (ad esempio Caltanissetta)  scrivono che, avendo la Prefettura e la Questura di Caserta in mano gli elementi per poter provvedere allĠannullamento dellĠespulsione, invitano le autoritˆ casertane a provvedere direttamente allĠannullamento. Ed in effetti questĠultima tesi rafforza la nostra. Sarebbero molte le ragioni giuridiche a sostegno della nostra tesi: la illegittimitˆ di talune espulsioni perchŽ emesse contestualmente al diniego senza concedere il termine per lĠintimazione. Ancora assolutamente illegittime appaiono alcune espulsioni con evidenti e madornali errori nella forma e nei contenuti. Appare inoltre importante rilevare che intanto  stata approvata una nuova normativa che chiarisce il fatto che non sia possibile notificare unĠespulsione a seguito di un diniego della Commissione. Insomma sarebbero davvero tante le ragioni strettamente giuridiche per cui molte di quelle espulsioni sono illegittime e che comunque dovrebbe essere di competenza del Prefetto o del Questore di Caserta il provvedere allĠannullamento. In tal senso va anche lĠorientamento tenuto dalla Questura/Prefettura di Ancona che regolarmente rilascia un permesso di soggiorno in seguito ad autorizzazione ex art. 17 provvedendo ad annullare lĠespulsione direttamente.

Ci appelliamo dunque ancora una volta ad un buono e corretto operato da parte della Questura e Prefettura di Caserta.

 

 

 

2)    QUESTIONE RILASCIO PERMESSO DI SOGGIORNO EX ART. 35 CO. 6 D.LGS.VO 25/2008.

   

   Si tratta di una recente discussione apertasi con la Questura di Caserta. Infatti a seguito dellĠentrata in vigore del D.Lgs.vo 25/08 ci aspettavamo (cosa peraltro ampiamente chiarita in diverse sedi di incontro ufficiale con Questura e Prefettura) che la Questura provvedesse direttamente a rilasciare un permesso di soggiorno di fronte ai casi pendenti in giudizio per i richiedenti asilo diniegati e che hanno proposto  ricorso.  Sarebbe quanto espressamente previsto dal decreto legislativo citato. NellĠesercizio interpretativo per˜ la Questura ha deciso di sospendere tale orientamento. Il punto in questione appare a noi chiaro cos“ come previsto dalla Circolare Ministeriale n. 4 dello scorso 11/03/2008. Infatti  la Circolare ben chiarisce che per tutti i ricorsi presentati dopo il 01/03/2008 la pratica va trattata direttamente dalla Questura e non pi dalla Prefettura  come avveniva con lĠart. 17 DPR 303/2004. A conforto di quanto esposto si fa presente che la Questura di Varese opera esattamente nel senso da noi auspicato. E dunque non capiamo in proposito il dubbio della Questura nel merito. Anche su questo punto auspichiamo una pronta e favorevole soluzione alla problematica.

 

 

 

3)    PROSIEGUO LAVORI COMMISSIONE RIFUGIATI CASERTA.

 

   Accogliamo con favore lĠavvenuto insediamento e lĠinizio dei lavori della Commissione per il riconoscimento della protezione internazionale di Caserta. Ringraziamo su questo punto tutte le istituzioni nazionali e locali che hanno operato nella direzione dellĠinsediamento della Commissione. Grazie a questa novitˆ finalmente Caserta ha visto riconosciuto un ruolo che le spettava da tempo e potrˆ operare non pi nella costante e/o periodica emergenza ma nella quotidianietˆ del fenomeno rifugiati in questa provincia. Su questo punto ringraziamo in particolare il vice Prefetto Valente per il profondo impegno profuso insieme a tutti gli altri componenti a partire del vice Prefetto Lubrano e cos“ via per tutti per aver lavorato finanche nella settimana di ferragosto. Grazie a questĠimpegno straordinario e grazie alla collaborazione e sinergia attivata con il volontariato casertano (i sottoscrittori del presente documento) si  giˆ provveduto alla disamina di centinaia di pratiche in tempi brevissimi dunque. Siamo sicuri che tale impegno continuerˆ nellĠaffrontare innanzitutto un altro grave ritardo che avevamo giˆ segnalato a fine 2007 per il caso di quei famosi Ò350 riesamiÓ congelati un anno fa con la promessa di essere affrontati dalla Commissione territoriale di Caserta. Appare superfluo ribadire che confidiamo nella usuale collaborazione e sinergia tra la Commissione, la Prefettura,, la Questura e il volontariato delle associazioni. Una collaborazione riteniamo dovuta da parte di tutti perchŽ Caserta dia il suo contributo positivo nella drammatica condizione di queste persone fuggite dai loro paesi.

 

4)    APPUNTAMENTI RINNOVI PERMESSO DI SOGGIORNO IN QUESTURA

 

Un ultimo punto non meno importante per˜ dei precedenti riguarda la problematica degli appuntamenti in Questura per i rinnovi dei permessi di soggiorno. Su questo punto riteniamo importante che la Questura acceleri le procedure di rinnovo dei permessi dei richiedenti asilo e rifugiati predisponendo un calendario di lavori per i prossimi mesi.  Purtroppo per varie ragioni la Questura ha notevolmente rallentato il lavoro negli ultimi mesi e pertanto ora vi  una mole di lavoro notevole da disbrigare. Pochi giorni fa al termine di un intenso lavoro da parte degli sportelli delle associazioni abbiamo presentato allĠattenzione della Questura un elenco dettagliato di pratiche arretrate ed in scadenza da oggi ai prossimi mesi con una previsione ed una proposta di calendarizzazione degli appuntamenti. Riteniamo molto importante che la questura prenda un chiaro impegno sul recupero di tale arretrato. Sarebbe un peccato compromettere un lavoro su cui si  lavorato per anni. Si ricorderanno gli sforzi fatti da tutti (operatori della Questura da una parte e volontariato dallĠaltra) nel lontano 2003 allorquando lĠemergenza rifugiati era allĠordine del giorno. Occorre ricordare quanto sia stato importante lĠattivazione di quella particolare sinergia con la riduzione dei tempi di rilascio dei permessi di soggiorno praticamente in tempo reale. LĠinvito  a voler provvedere ed intervenire prima che sia troppo tardi segnalando che negli ultimi mesi la Questura sta riducendo il numero degli appuntamenti e sta rilasciano i permessi di soggiorno anche dopo 5-6 mesi dal rilascio della ricevuta. Occorre tra lĠaltro rilevare che ci˜ va in danno dellĠutenza da una parte perchŽ comprime il diritto ad avere una giusta durata nellĠeffettivo esercizio del diritto, ma dallĠaltra parte ci˜ danneggia lĠoperato della Questura stessa in quanto si corre il rischio di ricevere lĠutenza in continuazione se si rilascia un permesso di soggiorno quasi scaduto.

Si chiede su questo punto un intervento in recupero con uno sforzo a calendarizzare insieme gli appuntamenti al fine di recuperare.

 

   Sicuri di una favorevole collaborazione da parte delle istituzioni preposte, si spera in una favorevole risoluzione delle problematiche sollevate come segno concreto di impegno

 

 

Restando a disposizione per ogni ulteriore chiarimento, si porgono distinti saluti.

 

 

 

Caserta, 18 settembre  2008

 

 

 

IL COMITATO ORGANIZZATORE DELLA MANIFESTAZIONE DEL 04/10/2008

 

 

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