Parere negativo da parte del Parlamento europeo sul "decreto sicurezza" convertito in legge dal Parlamento italiano lo scorso luglio. Il presidente della Commissione libertà pubbliche dell’Europarlamento, Gerard Deprez, aveva infatti chiesto chiarimenti in merito alla norma che introduceva come aggravante in caso di reato la commissione del fatto da parte di un cittadino straniero presente in Italia irregolarmente, in quanto l'attuale testo di legge non prevede alcun trattamento differenziato tra cittadini UE e extracomunitari.
Durante il Summit europeo sul popolo Rom, tenutosi a Bruxelles lo scorso 16 settembre, è arrivata la notizia della bocciatura da parte del servizio giuridico del Parlamento europeo del "Decreto sicurezza 92/2008", convertito in legge dal Senato poco meno di due mesi fa.
Nel parere si afferma che "le disposizioni concernenti il diritto comunitario si oppongono a una legislazione nazionale che stabilisce una circostanza aggravante generale, in relazione a un crimine o a un delitto, per il solo fatto che la persona interessata sia un cittadino di uno Stato membro che si trova irregolarmente sul territorio di un altro Stato membro".
Secondo il Parlmaento europeo quindi al
cittadino straniero comunitario macchiatosi di un crimine di rilevanza penale non può venire comminata alcuna aggravante generale, come quella della sua presenza in Italia in violazione della normativa nazionale in materia di soggiorno.
Qualora invece la questione interessi un
cittadino straniero extracomunitario, resta in capo al Paese interessato la piena ed esclusiva competenza in merito alla previsione di una siffatta aggravante, che nello specifico porta ad un inasprimento della pena fino ad un terzo di quella edittale.
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