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Notizie

Ministro Roberto Maroni

17.04.2009

‘Conferenza Panmediterranea sull’immigrazione clandestina e sulla sicurezza delle frontiere esterne’: Maroni auspica un nuovo protagonismo dell’Unione europea per superare la strategia degli accordi bilaterali

71 Paesi e diverse organizzazioni internazionali hanno preso parte all’incontro nel 'Polo Tuscolano' di Roma

Nella sala Palatucci del 'Polo Tuscolano' di Roma si è svolta la giornata conclusiva della ‘Conferenza Panmediterranea sull’immigrazione clandestina e sulla sicurezza delle frontiere esterne’ alla quale hanno preso parte 71 Paesi: gli Stati membri dell'Unione europea, i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, quelli africani delle regioni sub-sahariane e i Paesi del G8. Presenti anche diverse organizzazioni internazionali, quali Interpol, Commissione Europea, Europol e Frontex.
Sono intervenuti il ministro dell'Interno Roberto Maroni e il capo della Polizia Antonio Manganelli.

Ministro dell'Interno Maroni alla Conferenza PanmediterraneaTra il 2008 e gli inizi del 2009 il fenomeno dell'immigrazione clandestina ha registrato nel nostro Paese un forte incremento del flusso proveniente dall’Africa e soprattutto dalla Libia. «L'Italia - ha detto il Maroni intervenendo questa mattina nel corso della conferenza - sta facendo uno sforzo straordinario per contenerlo».
La «strada maestra» adottata negli anni per affrontare il problema dell'immigrazione clandestina è stata quella degli accordi bilaterali e il nostro Paese, ha ricordato Maroni, «ha sottoscritto 30 accordi di questo tipo». Tuttavia, ha osservato il ministro, «i fenomeni migratori cambiano e ciò che è stato fatto dieci anni fa, e che ha funzionato, oggi rischia di non funzionare più».
Maroni propone di sostituire «la fase degli accordi bilaterali con un nuovo protagonismo e una iniziativa dell’Unione europea» che deve diventare «controparte di queste intese». Per questo Italia, Cipro, Malta e Grecia «spingono l'Unione europea ad assumere iniziative sulla gestione dei flussi migratori».
«La collaborazione - ha aggiunto inoltre Maroni - deve rivolgersi anche verso paesi più lontani, del Corno d'Africa e dell'area sub sahariana».

LocandinaLa ‘Conferenza Panmediterranea sull’immigrazione clandestina e sulla sicurezza delle frontiere esterne’, organizzata dalla Direzione centrale per l'immigrazione e la Polizia delle frontiere del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, aveva l’obiettivo di approfondire le strategie e le metodologie di contrasto all'immigrazione clandestina e di favorire lo sviluppo di forme di cooperazione di tipo multilaterale. Tra i temi affrontati: l’immigrazione clandestina come fenomeno transnazionale, le forme di contrasto all'immigrazione clandestina nei luoghi di origine, transito e destinazione, la cooperazione di polizia in ambito preventivo, investigativo e repressivo.

A margine della conferenza, il ministro dell’Interno Maroni è intervenuto sulle questioni che riguardano i rapporti internazionali e, per quanto riguarda gli accordi con la Libia, ha ricordato che a metà maggio partiranno i pattugliamenti congiunti italo-libici delle coste nordafricane: «I nostri uomini - ha detto - sono in Libia per definire la parte logistica, la prossima settimana arriveranno da noi i militari libici per l'attività di addestramento alla condizione delle motovedette. Confidiamo molto che il pattugliamento congiunto sia lo strumento per contrastare, ridurre e possibilmente azzerare gli sbarchi».





   
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