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Notizie

Ministro Roberto Maroni

29.04.2009

Contrasto all'immigrazione irregolare. Maroni: «Fondamentale che il Parlamento approvi la norma che ci consente di espellere effettivamente tutti i clandestini trattenuti nei centri di identificazione ed espulsione»

Il ministro dell'Interno interviene al Question time alla Camera. Sono 1.640 i clandestini espulsi dall'inizio dell'anno su 4.474 transitati nei centri.

Il ministro dell'Interno Roberto Maroni è intervenuto oggi al Question time alla Camera dei deputati.

In relazione all'interrogazione dell'onorevole Roberto Cota del gruppo Lega Nord, sulle misure che il governo intende adottare dopo la mancata conversione del decreto-legge n. 11 del 23 febbraio 2009 che avrebbe consentito il trattenimento degli immigrati clandestini nei centri di identificazione ed espulsione (Cie) fino a diciotto mesi, Maroni ha ribadito che questa norma è «assolutamente fondamentale. Il capo della Polizia - ha detto Maroni - ha certificato, sul piano tecnico, che in soli due mesi, termine che oggi è previsto per il trattenimento nei Cie, è praticamente impossibile identificare ed espellere la stragrande maggioranza dei clandestini».

«I termini così ristretti - ha continuato Maroni - ci hanno consentito di identificare ed espellere solo 1.640» dei 4.474 che dal 1° gennaio al 27 aprile 2009 sono transitati nei Cie. «Un numero considerevole - ha commentato il ministro - ma che avrebbe potuto essere maggiore se la norma presentata dal Governo fosse stata approvata. Rimane fondamentale – ha detto il ministro - che il Parlamento approvi rapidamente questa norma per consentirci di rimpatriare effettivamente tutti i clandestini che attualmente sono trattenuti nei centri».

Maroni ha quindi ricordato come «ci sono molti paesi europei che hanno già anticipato il contenuto della direttiva europea sui rimpatri, che prevede il trattenimento fino a 18 mesi. Uno di questi paesi è Malta. E' chiaro - ha continuato Maroni - che le rotte che provengono  dalla Libia, in particolare sono influenzate anche da questa situazione».

Citando la Libia Maroni ha ribadito che l'accordo con il paese africano «finalmente sta entrando in vigore»: il 15 maggio partirà il pattugliamento delle coste libiche. La strategia di contrasto all'immigrazione clandestina adottata dal Governo - ha evidenziato il ministro dell'Interno - si fonda «naturalmente anche sulla collaborazione e cooperazione» con i paesi di provenienza dei clandestini. 
«Proprio oggi sono arrivati i responsabili libici che dovranno essere a bordo delle 6 motovedette che abbiamo pronte per il pattugliamento - ha annunciato Maroni - è una svolta importante che mi fa pensare che questo accordo verrà attuato in poche settimane».





   
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