Nei giorni 21-22 aprile si  svolta lĠaudizione delle Organizzazioni Sindacali e delle Associazioni da parte delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera sul DDL sicurezza.

La gran parte delle nostre organizzazioni hanno potuto esprimere il proprio  dissenso sullĠinsieme del provvedimento.

Nello stesso giorno il Senato ha convertito il DL antistupri che ora passa alla Camera la quale dovrˆ convertirlo entro il 24 aprile pena la sua decadenza.

Il testo che si avvia alla conversione in legge, fortunatamente non contiene le due norme pi contestate, la legalizzazione delle ronde e lĠaumento a 6 mesi della detenzione degli immigrati non identificati dentro il CIE.

La maggioranza di governo intende recuperare la norma sulle ronde nel DDL sulla sicurezza e si  impegnata a presentare un altro DDL sullĠaumento del periodo di trattenimento nei CIE.

Per quanto riguarda il DDL sicurezza, la maggioranza avrebbe deciso di stralciare la norma pi contestata che riguarda la segnalazione da parte dei medici e il personale sanitario degli immigrati irregolari che si rivolgono al sistema sanitario per curarsi,

ma se rimane la norma che istituisce il reato penale di clandestinitˆ i medici potranno essere ugualmente obbligati alla segnalazione ai sensi del CP e del C di P.P., nonostante il divieto previsto dal Testo Unico sullĠimmigrazione e comunque si configurerebbe un complicato contrasto normativo.

Comunque tutto lĠimpianto del DDL sulla sicurezza con le norme sulla tassa per il rinnovo dei permessi e sulla cittadinanza sul divieto di registrazione allo  stato civile, sul permesso a punti e sul reato di clandestinitˆ, se approvato, configura una restrizione intollerabile dei diritti umani delle persone con un segno di forte discriminazione e vessazione razziale.

Mentre il Parlamento discute di questi provvedimenti il clima e gli episodi di razzismo e di violenza si moltiplicano nel paese con un atteggiamento gravissimo e irresponsabile di certa stampa che istiga alla violenza razzista.

Quindi noi dobbiamo manifestare tutto il nostro dissenso  e fare il possibile per contrastare questa deriva.

Il provvedimento andrˆ in aula alla Camera per lĠapprovazione definitiva la prossima settimana e quindi promuoviamo un presidio davanti a Montecitorio per la mattina (ore 10) di marted“ 28 aprile. Invitiamo le altre Organizzazioni Sindacali e le altre Associazioni ad aderire, per dare una risposta unitaria cos“ come abbiamo fatto il 18 dicembre prima dellĠapprovazione del Senato.

Invitiamo tutte le nostre strutture ad organizzare una partecipazione al presidio e per le cittˆ  e territori pi lontani invitiamo a promuovere presidi davanti la prefettura.