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Question time Camera dei deputati - 29 aprile 2009

Il testo dell'interrogazione parlamentare rivolta al ministro dell'Interno

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
COTA, LUCIANO DUSSIN, DAL LAGO, REGUZZONI, ALESSANDRI, ALLASIA, BITONCI, BONINO, BRAGANTINI, BRIGANDÌ, BUONANNO, CALLEGARI, CAPARINI, CHIAPPORI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, D'AMICO, DOZZO, GUIDO DUSSIN, FAVA, FEDRIGA, FOGLIATO, FOLLEGOT, FORCOLIN, FUGATTI, GIBELLI, GIDONI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LANZARIN, LUSSANA, MACCANTI, LAURA MOLTENI, NICOLA MOLTENI, MONTAGNOLI, MUNERATO, NEGRO, PAOLINI, PASTORE, PINI, PIROVANO, POLLEDRI, RAINIERI, RIVOLTA, RONDINI, SALVINI, SIMONETTI, STEFANI, STUCCHI, TOGNI, TORAZZI, VANALLI e VOLPI. 


- Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
le lodevoli iniziative del Governo volte a prolungare il periodo di possibile permanenza degli immigrati clandestini nei centri di identificazione ed espulsione sono state avversate con ogni mezzo in Parlamento dall'opposizione di centrosinistra;
da ultimo la norma contenuta nel decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori (Atto Camera n. 2232), è venuta meno, in sede di conversione, per effetto dell'approvazione di un emendamento a prima firma dell'onorevole Franceschini;
in conseguenza di questa decisione è stato, di fatto, ostacolato il tentativo del Governo di allineare il nostro Paese alle previsioni della normativa europea in questa materia e, in particolare, a quanto previsto dalla direttiva 2008/115/CE, che consentirebbe, in presenza di determinate condizioni, il trattenimento dei clandestini nei centri di identificazione ed espulsione per un periodo che può arrivare sino a diciotto mesi;
sul piano pratico risulta che l'approvazione dell'emendamento dell'onorevole Franceschini ha avuto l'effetto di rimettere in libertà oltre mille clandestini, per i quali non era più possibile protrarre il trattenimento in conseguenza della soppressione della citata norma voluta dal Governo;
si è così consumato, secondo gli interroganti, una sorta di mascherato indulto, che avrà l'effetto di lasciare a piede libero sul nostro territorio un consistente numero di clandestini, molti dei quali neppure identificati, con prevedibili impatti negativi sul piano della sicurezza -:
quali iniziative il Governo intenda assumere affinché si interrompano questi rilasci di clandestini e si possa invece procedere al prolungamento della loro permanenza nei centri di identificazione ed espulsione e, quindi, al loro rimpatrio.(3-00500)
(28 aprile 2009)


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Ministero dell'Interno