Fermiamo
il ddl della vergogna, finch siamo in tempo
Nei giorni 21-22 aprile si svolta lĠaudizione
delle Organizzazioni Sindacali e delle Associazioni da parte delle Commissioni
Affari Costituzionali e Giustizia della Camera sul DDL sicurezza.
La gran parte delle nostre organizzazioni ha
potuto esprimere il proprio dissenso sullĠinsieme del provvedimento.
Nello stesso giorno il Senato ha approvato il
DL antistupri.
Il testo, che stato convertito in legge,
fortunatamente non contiene le due norme pi contestate, la legalizzazione
delle ronde e lĠaumento a 6 mesi della detenzione degli immigrati non
identificati dentro il CIE.
La maggioranza di governo intende per
recuperare la norma sulle ronde nel DDL sulla sicurezza e si impegnata a
presentare un altro DDL sullĠaumento del periodo di trattenimento nei CIE.
Per quanto riguarda il DDL sicurezza, la
maggioranza avrebbe deciso di stralciare la norma pi contestata che riguarda
la segnalazione da parte dei medici e il personale sanitario degli immigrati
irregolari che si rivolgono al sistema sanitario per curarsi, ma se rimane la
norma che istituisce il reato penale di clandestinit i medici potranno essere
ugualmente obbligati alla segnalazione, nonostante il divieto previsto dal
Testo Unico sullĠimmigrazione. Si configurerebbe in questo modo un complicato
contrasto normativo.
Comunque tutto lĠimpianto del DDL sulla
sicurezza (con le norme sulla tassa per il rinnovo dei permessi, sulla
cittadinanza, sul divieto di registrazione allo stato civile, sul permesso a punti e sul reato di
clandestinit), se approvato, configurerebbe una restrizione intollerabile dei
diritti umani delle persone con un segno di forte discriminazione e vessazione
razziale.
Mentre il Parlamento discute di questi
provvedimenti il clima e gli episodi di razzismo e di violenza si moltiplicano
nel paese con un atteggiamento gravissimo e irresponsabile di certa stampa che
istiga alla violenza razzista.
Quindi noi dobbiamo manifestare tutto il
nostro dissenso e fare il possibile per contrastare questa deriva.
Il provvedimento sar presto in aula alla
Camera e quindi promuoviamo un presidio davanti a Montecitorio per la mattina
di MERCOLEDí 29 aprile.
Invitiamo le altre Organizzazioni Sindacali e
le altre Associazioni ad aderire, per dare una risposta unitaria cos come
abbiamo fatto il 18 dicembre prima dellĠapprovazione del Senato.
Invitiamo tutte le cittadine e i cittadini a
partecipare al presidio!
CGIL – ASGI – FCEI – UGL – EMMAUS ITALIA – ANTIGONE – UIL – CIR – LIBERA – TERRA DEL FUOCO – CNCA – ARCI – COORD. DONNE CONTRO IL RAZZISMO – DONNE PER LA SINISTRA – CANTIERI SOCIALI - ACLI