Il Ministero dell'Interno ha emanato una circolare che ribadisce la

permanenza del "Divieto di segnalazione".

 

Il Ministero dell'Interno ha diramato una circolare firmata dal Capo

Dipartimento per le Libert Civili e l'Immigrazione Mario Morcone, che

recepisce la richiesta di chiarimento avanzata da Medici Senza Frontiere

(MSF), Societ Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM), Associazione

Studi Giuridici sull'Immigrazione (ASGI) e Osservatorio Italiano di Salute

Globale (OISG), nell'ambito della Campagna Divieto di Segnalazione

<http://www.divietodisegnalazione.medicisenzafrontiere.it/> .

 

Circolare del Ministero dell'Interno n. 12/2009 dd. 27.11.2009 (divieto di

segnalazione) (1376.64 KB)

<http://www.asgi.it/public/parser_download/save/circolare.271109.pdf>

 

La circolare ribadisce la permanenza del divieto di segnalazione da parte di

tutti gli operatori, degli stranieri irregolari che si rechino presso le

strutture sanitarie. Il pacchetto sicurezza infatti, nonostante

l'introduzione del reato di ingresso e soggiorno irregolare ha mantenuto in

vigore il dispositivo previsto dal comma 5 dell'articolo 35 del Testo Unico

sull'immigrazione in cui si vieta espressamente la segnalazione dei

cosiddetti migranti irregolari. Questa circolare mette fine a quei dubbi

interpretativi che avevano gi spinto 14 Regioni ed una Provincia Autonoma

ad emanare note di chiarimento sul divieto di segnalazione nei mesi scorsi

(www.simmweb.it).

MSF, SIMM,OISG, ASGI esprimono soddisfazione per la conclusione di una

campagna iniziata dieci mesi fa dal titolo emblematico, "Siamo medici e

infermieri non siamo spie", che ha visto coinvolti gli ordini professionali

degli operatori sanitari, sindacati, settori della societ civile,

organizzazioni no profit e semplici cittadini che si sono mobilitati pi

volte contro l'abrogazione del "divieto di segnalazione".

Sar ora necessario che il contenuto della circolare venga reso noto in modo

capillare presso tutte le strutture sanitarie, anche con la partecipazione

degli ordini professionali e dei sindacati di categoria, nonch che ogni

iniziativa opportuna venga assunta per ristabilire un clima di fiducia

nell'accesso alle strutture sanitarie, con gli evidenti benefici sulla

salute pubblica che ci comporta.

 

Nel corso del 2009 14 sono state le Regioni assieme ad una Provincia

Autonoma che hanno voluto chiarire come il divieto di segnalazione (e quindi

di denuncia) di un immigrato senza permesso di soggiorno che utilizzi le

strutture sanitarie, sia tuttora in vigore . Nei provvedimenti adottati

hanno sostanzialmente indicato (in vari modi e forme) che il personale

(medico, paramedico, professionale, amministrativo, tecnico, operatori

sociali, mediatori culturali, nonch personale di polizia presente presso la

struttura sanitaria che non pu procedere a controlli o all'acquisizione di

informazioni sui pazienti stranieri relative alla regolarit del loro

soggiorno in Italia) che opera nelle strutture sanitarie, pur rivestendo la

qualifica di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio,

sottoposto all'obbligo del rispetto del divieto di segnalazione come

previsto dall'art. 35, comma 5 del D. lgs n. 286/98.

 

Raccolta dei provvedimenti regionali

<http://www.simmweb.it/index.php?id=363>  a cura della Societa' italiana

della medicina delle migrazioni.

 

Il divieto di segnalazione dello straniero in condizioni di irregolarit di

soggiorno che accede ai servizi sanitari alla luce delle nuove disposizioni

del cosiddetto "pacchetto sicurezza" (legge n. 94/2009).

<http://www.asgi.it/public/parser_download/save/dsp_nota.giuridica_segnalazi

one.pdf>  Analisi giuridica - Lettera - Documento alle autorit sanitarie

nazionali e regionali inviato da ASGI- Medici senza frontiere - Societ

italiana di medicina delle migrazioni - Osservatorio italiano sulla salute

globale .