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Libri e Pubblicazioni : Minoranze in Ue: una mappa delle discriminazioni
(14/12/09)

Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali – Fra (a cura di)
"EU-MIDIS - European Union Minorities and Discrimination Survey. Main Results Report"
2009
pp. 276

Nei paesi dell’Unione europea le persone appartenenti a minoranze etniche o a comunità immigrate sono vittime di gravi episodi di discriminazione. Lo rileva l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali in un’indagine condotta su oltre 23mila persone.


Vita quotidiana. Dall’indagine emerge che l’11% degli intervistati nordafricani ha avuto esperienze di discriminazione sulla base dell’origine etnica in un negozio o mentre cercava di entrarvi. Il 17% dei rom ha segnalato di aver subito discriminazioni da parte di personale sanitario. Quasi un quarto (22%) degli africani sub-sahariani è stato discriminato a causa dell’origine etnica almeno una volta durante la ricerca di un’occupazione. Per quanto riguarda i principali gruppi colpiti in riferimento ai 27 stati Ue, al primo posto troviamo i rom, soprattutto nella Repubblica ceca, in Ungheria, Polonia e Grecia, seguiti dagli africani a Malta, gli africani sub-sahariani in Irlanda, i nordafricani in Italia, i somali in Finlandia e Danimarca e i brasiliani in Portogallo.

Fermi di polizia. Tra tutti i nordafricani intervistati, uno su cinque (19%) ha ritenuto di essere stato fermato dalle forze dell’ordine specificamente a causa dell’appartenenza. Ne consegue che tra alcuni intervistati esiste la percezione di un trattamento discriminatorio da parte della polizia.

Vittime di atti razzisti. Una persona su 4 appartenete a un gruppo minoritario è stata vittima di atti criminosi nell’ultimo anno. I gruppi più colpiti sono stati gli africani sub-sahariani (33%) e i rom (32%) mentre i reati di cui sono stati vittime sono stati principalmente furti e aggressioni e minacce. Il più alto tasso di incidenza per le molestie gravi è stato rilevato tra i rom in Grecia, dove sono stati registrati 174 episodi ogni 100 intervistati.

Conoscenza della legislazione contro la discriminazione. Sono circa la metà (46%) le persone che tra gli intervistati non sapevano dell'esistenza di una legislazione che proibisce la discriminazione sulla base dell'etnia nei negozi, ristoranti, bar o club.

Le vittime non denunciano. L’indagine rileva che una schiacciate maggioranza di intervistati non segnala le proprie esperienze di discriminazione. Lo stesso vale per aggressioni, minacce o molestie gravi. Il mancato ricorso alla denuncia è dovuto al fatto che gli intervistati sono convinti che "non cambi nulla". Un altro motivo comune per la mancata segnalazione è il fatto di non sapere dove e a chi rivolgersi. In media, l’82% delle persone che ha subito discriminazioni negli ultimi 12 mesi non ha denunciato la più recente esperienza di discriminazione né nel luogo in cui ciò era accaduto, né alle autorità competenti.

EU-MIDIS - European Union Minorities and Discrimination Survey. Main Results Report

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