Cronaca


La sfilata contesta l'emendamento della Lega che domani approderà al Senato

Fiaccolata a Montecitorio contro segnalazione pazienti clandestini


Davanti alla Camera un centinaio di persone, tra cui diversi sanitari, che indossano maglie con su scritto: "Siamo medici e infermieri non siamo spie"

ultimo aggiornamento: 02 febbraio, ore 20:03
Roma, 2 feb. (Adnkronos Salute) - Fiaccole accese nonostante il vento, e fischietti tra le labbra in segno di protesta. E' appena iniziata davanti a Montecitorio, nel centro di Roma, la fiaccolata organizzata da un gruppo di associazioni umanitarie, capitanate da Medici senza frontiere (Msf), contro l'emendamento della Lega Nord al pacchetto sicurezza che elimina il principio di non segnalazione alle autorità per i clandestini che si rivolgono a una struttura sanitaria.

L'emendamento contro il quale protestano le associazioni approderà domani all'esame dell'aula di Palazzo Madama. "Ai senatori - spiega Kostas Moschochoritis, direttore generale di Msf Italia - chiediamo di dire no a un provvedimento che creerebbe paura ed ostilità, con conseguenze sulla salute degli immigrati e degli stessi italiani. La diffidenza - riconosce - c'è già e peggiorerebbe con la paura dei clandestini di essere denunciati".

A protestare davanti alla Camera dei deputati un centinaio di persone, immigrati ma soprattutto italiani. Tra questi tanti giovani medici di Msf, ma anche volontari di Asgi (Associazione studi giuridici sull'immigrazione), Simm (Societa' italiana di medicina delle migrazioni) e Oisg (Osservatorio italiano sulla salute globale). Per tutti una maglietta con su scritto 'Siamo medici e infermieri non siamo spie'.

Il drappello di manifestanti aumenta di minuto in minuto. Raggiunge qualche centinaio di persone nell'arco di un'ora, raccolte in cerchio, illuminate dalla luce delle fiaccole e accompagnate dal suono di fischietti e tamburi. "E' un emendamento indegno per un Paese civile - attacca Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil - calpesta il codice deontologico dei medici, il dovere dei camici bianchi di curare chiunque al di la' di ogni distinzione, di razza e di colore".

"L'unica cosa positiva di questa infelice vicenda - fa notare Salvatore Geraci, a capo della Simm - è l'unità del mondo sanitario e assistenziale, compatto nel dire no all'emendamento targato Lega Nord. Oggi anche i medici cattolici hanno manifestato il loro dissenso alla misura".

"Quel che invece rattrista profondamente - gli fa eco Foad Aodi, fisiatra dell'università capitolina Sapienza e presidente dell'Amsi (Associazione medici di origine straniera in Italia) - è la frattura, sempre più evidente e sempre più profonda, tra immigrati e istituzioni. Non ho mai visto il Paese così ostile agli stranieri, e la paura tra gli immigrati è raddoppiata nel momento in cui si è iniziato a parlare di questo emendamento".


 

Magazine

Le notizie più commentate

Le notizie più votate

Universo Adnkronos

in evidenza

servizi
mail Adnkronos

link utili

Polizia di Stato