SANITA':TOSCANA E Emilia-Romagna SI MOBILITANO CONTRO EMENDAMENTO LEGA

(ANSA)

 

I presidenti delle commissioni sanita' dei consigli regionali di

Emilia-Romagna e Toscana, Tiziano Tagliani e Fabio Roggiolani, si sono uniti

per cercare iniziative comuni per dire no all'emendamento della Lega

inserito nel pacchetto sicurezza che abolisce il divieto per i medici di

segnalare alle autorita' gli immigrati irregolari che si rivolgono a una

struttura sanitaria. Non escludendo, nel caso venga approvato, un ricorso

alla Corte Costituzionale.

 

''Oltre all'aspetto sanitario - ha spiegato Tagliani - c'e' una questione di

principio: non si puo' barattare il diritto alla salute con preoccupazioni

di altro tipo. Senza dimenticare le implicazioni pratiche: come potrebbe il

medico accertare l'irregolarita' di chi si rivolge a lui per una cura. E' un

provvedimento privo di senso logico e preoccupante''.

 

Fra le prime iniziative in programma, quello di un coinvolgimento dei

consigli regionali e dei parlamentari del territorio. ''Il diritto alla

salute - ha spiegato Roggiolani - e' dell'individuo e non del cittadino. Il

rischio che corriamo e' quello di far tornare la medicina clandestina.

Maroni ha detto che dobbiamo essere cattivi con gli immigrati, ma se

passasse questo emendamento saremmo autolesionisti, perche' sarebbe il

crollo della nostra civilta' giuridica, un passo indietro che danneggerebbe

il senso dello stare insieme. Senza contare i rischi che ne possono derivare

per la salute pubblica''.

 

Tagliani e Roggiolani hanno trovato un alleato nel presidente dell'ordine

dei medici di Bologna, e della federazione degli ordini emiliano-romagnoli,

Giancarlo Pizza. ''Siamo preoccupati per l'aspetto deontologico - ha detto -

il medico ha il dovere di curare il paziente, il resto viene molto dopo.

Certo e' che l'ordine non perseguira' mai un medico che non denuncia un

clandestino. C'e' poi il timore che gli immigrati si curino da soli,

diffondendo magari malattie infettive che in Italia sono state debellate,

solo per la paura di rivolgersi ad una struttura sanitaria''. Tagliani ha

smentito poi che ci sia una spesa eccessiva per la cura degli immigrati.

L'Emilia-Romagna spende per la sanita' 7,6 miliardi l'anno, di questi 182

milioni vengono spesi per gli immigrati regolari, mentre la stima del costo

dell'assistenza per gli irregolari e' di otto milioni. ''Una cifra - ha

concluso - che si ripaga abbondantemente con le tasse versate dagli

stranieri''.

(ANSA)