Vaso di Pandora

 

ÒIl ripetersi in Italia di atti di razzismo,  individuali e non, nonchŽ lĠormai prossima approvazione del Òdecreto sicurezzaÓ, confermano, se ce nĠera bisogno, la veritˆ contenuta nel racconto del poeta Esiodo: e cio che quando si apre il vaso di Pandora del razzismo e lo si legittima, si rischia poi di non essere pi in  grado di controllarne i mali e gli effettiÓ.

 

Zingari: non aspettare unĠaltra emergenza per praticare lĠintegrazione

Roma, 10 Marzo 2009 - Palazzo Marini. Assemblea pubblica, a partire dalle ore 15.00

 

Otto mesi fa, il 30 maggio 2008, la Presidenza del Consiglio dei Ministri emanava tre Ordinanze: Òdisposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare lo stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunitˆ nomadi nel territorio delle regioni Lazio, Lombardia, Lazio e CampaniaÓ. I dispositivi hanno anche nominato tre Commissari straordinari nelle persone dei Prefetti delle tre cittˆ.

Oltre al censimento della popolazione zingara, le Ordinanze predisponevano precise misure dĠintegrazione dirette a tali comunitˆ, in modo particolare ai minori. Tra queste:  il censimento delle persone che vivono nei campi; lĠeliminazione di campi abusivi, attraverso lĠindividuazione di altri siti idonei a realizzare campi autorizzati in cui spostare queste persone; la realizzazione di interventi idonei a ripristinare i livelli minimi delle prestazioni sociali e sanitarie; nonchŽ interventi atti a favorire lĠinserimento e lĠintegrazione delle persone trasferite nei campi autorizzati ed in particolare la scolarizzazione dei minori in etˆ scolare.

 

            Lo scorso giugno abbiamo lanciato un appello contro le discriminazioni e le violenze perpetrate nei confronti della popolazione zingara in Italia. Discriminazioni che si sono concretizzate anche in provvedimenti assunti dopo i poteri speciali  ai sindaci, attraverso ripetuti raid indiscriminati contro i campi nomadi, nella proposta di schedatura anche dei bambini, e nella proposta di espulsione dal territorio italiano di cittadini anche comunitari. 

 

Anche per questo abbiamo lanciato una campagna che ha raccolto le adesioni di 650 personalitˆ, con lĠobiettivo di far sentire la voce di chi si oppone alla criminalizzazione del diverso ed alla xenofobia diffusa attraverso leggi e lĠuso di strumenti istituzionali. Siamo convinti, pi che mai, che il razzismo, comunque motivato,  pericoloso non solo perchŽ nega libertˆ e diritti umani fondamentali, ma anche in quanto apre la strada a comportamenti abnormi,  anche individuali. Tutto questo  emerso nellĠiniziativa realizzata presso la Provincia di Roma lo scorso 4 luglio.

 

Purtroppo si  dovuto constatare che, finita la campagna di stampa ed i toni a volte scandalistici, lĠattenzione verso queste popolazioni  di fatto scomparsa, e ben poco si  fatto per attuare misure concrete dĠintegrazione ed accoglienza, soprattutto non si  messo fine a campi ghetto – dove adulti e bambini vivono in condizioni al limite del sopportabile – e non si sono offerte soluzioni concrete di integrazione (che sono poi il vero antidoto contro lĠintolleranza ed il razzismo, individuale e non) e per una maggiore sicurezza per tutti.

 

            Ci chiediamo allora, terminato il censimento: perchŽ le autoritˆ preposte – in particolare i commissari straordinari – i sindaci e lo stesso Governo, non hanno avanzato un piano concreto di misure di accoglienza ed integrazione, a partire dai bambini e dalle donne, Rom, Sinti a Camminanti? PerchŽ i partecipanti dellĠopposizione non hanno ritenuta questa una prioritˆ?

 

Ci chiediamo anche: dobbiamo aspettare unĠaltra emergenza, magari dai toni mediatici scandalistici, perchŽ chi  preposto a farlo, torni ad occuparsi di situazioni di emergenza di vita che durano ormai da anni, e che tolgono a questa gente il diritto a sperare nel futuro?

 

Siamo  coscienti che, in questa materia come in quella pi generale dellĠimmigrazione, non vi siano soluzioni facili. Siamo per˜ convinti che il percorso giusto sia quello di riprendere un  confronto tra tutti gli attori in campo in un clima costruttivo di dialogo bipartisan. EĠ importante, crediamo, far valere le ragioni del dialogo, della solidarietˆ, e della civile convivenza tra tutti gli esseri umani, indipendentemente dal colore della pelle o dallĠetnia.

 

Per questo motivo chiamiamo tutti  - autoritˆ, parlamentari, sindaci, prefetti, rappresentanti istituzionali, esperti e rappresentanti dellĠAssociazionismo di ROM e Sinti - a partecipare ad unĠassemblea pubblica, convocata per il pomeriggio del 10 marzo p.v., a partire dalle ore 15.00, presso la sala di Palazzo Marini, Roma.  LĠevento era stato giˆ convocato per il 26 febbraio ma, per intervenuti problemi logistici, si  dovuto spostare lĠiniziativa a questa nuova data. 

LĠobiettivo  quello di trovare insieme risposte ed azioni concrete di integrazione, nel rispetto della popolazione zingara e delle esigenze di civile convivenza per tutti i cittadini.

 

 

 

 

                                                         Daniela Carlˆ

Giuseppe Casucci

                                                     Luca Cefisi

Christopher Hein

Piero Soldini