Cgil medici su segnalazione clandestini, non chiederemo documenti
Roma, 5 feb. (Adnkronos Salute) - "I medici e gli infermieri al pronto
soccorso degli ospedali non faranno i delatori nŽ le spie verso i clandestini
che hanno necessitˆ di curarsi. Non chiederemo i documenti, rispettando la
deontologia e la Costituzione che antepongono il diritto alla salute e alla
cura". Cos“ Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil medici,
sull'emendamento della Lega Nord al pacchetto sicurezza che "ha abolito -
incalza il sindacalista - una norma di civiltˆ e di tutela della salute
collettiva, che escludeva la possibilitˆ di segnalare all'autoritˆ lo straniero
non in regola con le norme sul soggiorno per chi accede alla strutture
sanitarie". La possibilitˆ, prevista dall'emendamento, di denuncia
dell'immigrato irregolare "interesserebbe i medici e gli infermieri che,
lavorando negli ospedali del Servizio sanitario nazionale, rivestono la
qualifica di pubblico ufficiale solo quando abbiano notizia durante il proprio
servizio di un reato perseguibile d'ufficio ed effettivamente realizzatosi.
Peraltro - prosegue Cozza argomentando la sua proposta di non chiedere
documenti agli irregolari per aggirare la norma - lo stesso obbligo di referto
non si applica quando espone la persona assistita a procedimento penale,
risultando prevalente l'obbligo di rispetto dei doveri deontologici di tutela e
di salvaguardia della salute".