COMUNICATO
DEL COORDINAMENTO DELLE ASSISTENTI FAMILIARI
Sabato 6 febbraio 2009 si costituito in Roma il ÒCoordinamento
delle assistenti familiariÓ.
LĠiniziativa stata promossa dalle assistenti familiari che hanno
frequentato i corsi di qualificazione promossi dal Comune e dalla Provincia di
Roma.
Il Coordinamento
aperto a tutti gli assistenti familiari che abbiano realizzato il percorso
formativo previsto dalle Linee -Guida del Comune di Roma e, successivamente,
secondo le disposizioni regionali relative allĠacquisizione di competenze
specifiche sullĠassistenza familiare.
Il Coordinamento
si pone il fine prioritario della salvaguardia della figura dellĠassistente
familiare ed il suo periodico aggiornamento professionale nel corso della vita
lavorativa.
La consapevolezza del rilievo sociale del lavoro di cura delle
assistenti familiari determinanti per poter dare una risposta alla domanda di
cure domiciliari della famiglie, ancora oggi largamente insoddisfatta, rende
ancora pi gravi le inadempienze e maggiormente inadeguato il modo in cui
istituzioni pubbliche e cittadini si pongono di fronte al lavoro di cura delle
assistenti familiari.
Il sistema pubblico di Welfare non garantisce ai cittadini non
autosufficienti lĠerogazione di servizi in domiciliariet n in forma diretta
n affidandoli a strutture private accreditate.
Nella citt di Roma lĠassistenza domiciliare da tempo non raggiunge il
5% dei possibili fruitori.
I cosiddetti Ò livelli essenziali di assistenza socialeÓ che dovrebbero essere garantiti dal Piano
Regolatore Sociale non possono essere esigibili mentre diventano lĠoggetto di
una negoziazione di un welfare residuale, separato posto in essere fra una
assistente familiare ed un componente di una famiglia che domanda un lavoro di
cura.
Da tempo questo consolidato mercato parallelo Òfai da teÓ ha fatto emergere una serie numerosa di
problematiche alle quali non viene trovata soluzione.
Il Coordinamento delle assistenti familiari:
1-_evidenzia in primo luogo lĠavvenuta costituzione di una vasta
area di persone che svolgono il lavoro di cura presso il domicilio delle
famiglie senza specifica formazione o formate a seguito di corsi diversi per
contenuti e /o per lunghezza dei corsi.
2-sottolinea in secondo luogo come prevalga nella definizione e
nello svolgimento del rapporto di lavoro una variegata informalit di
situazioni caratterizzate da una estesa elusione non solo dellĠapplicazione dei
minimi contrattuali, del rapporto fra entit dellĠorario di lavoro ed effettiva
retribuzione delle disposizioni dellĠINPS riferite agli obblighi previdenziali
e di quelle disposizioni che garantiscono lĠautonoma fruizione del tempo di non
–lavoro (ferie, permessi, malattie ecc ecc).
3- fa presente in terzo luogo come dalla peculiare condizione
di lavoro ( dalla convivenza presso una famiglia alla pluralit di piccoli
rapporti di lavoro ad ore) sono emersi problemi che riguardano direttamente le
famiglie delle assistenti familiari spesso alle prese con la possibilit di
ricongiungimenti familiari, lo svolgimento di responsabilit genitoriali verso
i figli in et scolare,ecc ecc)
Il Coordinamento delle assistenti familiari con riferimento al punto 1) chiede al
Ministero del lavoro e della solidariet sociale di predisporre al pi presto,
dĠintesa con le Regioni italiane,e tenendo conto di quanto al riguardo posto in
essere in alcune Regioni, il Profilo nazionale dellĠAssistente familiare
favorendo cos la mobilit delle lavoratrici sullĠintero territorio nazionale.
Il Coordinamento chiede agli Assessorati della Regione Lazio ai
Servizi Sociali ed alla Formazione di predisporre, sulla base di una
rilevazione dei fabbisogni, a)un piano programmato pluriennale di corsi di 120
ore per ÒlĠacquisizione di competenze specificheÓ per qualificare le molte
persone che hanno fatto esperienza di lavoro di cura sul campo b) un piano
programmato di formazione con corsi di 300 ore per far acquisire la qualifica
di assistente familiare.
Il riconoscimento, al momento di bandire i corsi di 300 ore, di un
credito formativo pari a 120 ore per le assistenti familiari che hanno superato
i corsi di 120 ore realizzati dal Comune e dalla Provincia di Roma.
Il Coordinamento delle assistenti familiari con riferimento al punto 2) ritiene
necessaria e richiede una pi intensa azione di promozione della tutela da
parte delle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto nazionale
dĠintesa con le strutture sindacali che si occupano delle persone immigrate e
di quelle che sono impegnate nella salvaguardia del ruolo e dei diritti delle
donne nel mondo del lavoro.
Si chiede allĠINPS di avviare una azione ispettiva delle sue strutture
territoriali per ridurre lĠarea della totale o parziale evasione degli obblighi
previdenziali.
Il Coordinamento delle assistenti familiari con riferimento al punto 3) richiede che
venga ripresa lĠimpostazione del piano regolatore sociale del Comune di Roma e
pi in generale, nella Regione, dei Piani di zona previsti dalla L.328/2000
dando soluzioni specifiche alle problematiche specifiche delle assistenti
familiari pur in un quadro di integrazione degli interventi e dei servizi
sociali che devono riguardare tutti coloro che, vecchi e nuovi cittadini sono
parte attiva della comunit.
Sede :
Coordinamento Assistenti Familiari
Via XX settembre n.49 -00187 Roma
Tel/fax 06/4828335