Il
diritto alla salute non pi un diritto di tutti.
Il profondo
sconcerto del Naga per lodiosa abolizione da parte del Senato del divieto di
segnalazione dei cittadini stranieri che si rivolgono alle strutture sanitarie.
Milano, 5
febbraio 2009
Il Senato ha
approvato l'abolizione del divieto di segnalazione all'autorit dei cittadini
stranieri irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie. Cos il diritto
alla salute non pi un diritto assoluto e fondamentale, preminente e
indipendente rispetto alla condizione giuridica relativa della persona.
Con la
decisione del Senato di oggi un ramo del Parlamento italiano stabilisce che il
diritto alle cure mediche un diritto esclusivo dei cittadini italiani o dei
cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno e non un diritto di
tutte le persone in quanto tali, peraltro in contraddizione patente con l'art.
32 della Costituzione che parla di individui, afferma Pietro Massarotto,
presidente del Naga, ci oltre a comportare una distorsione di fondo del ruolo
sociale del medico e oltre ad essere in palese contrasto con il codice
deontologico - che obbliga il medico a curare chiunque indipendentemente dalla
sua condizione amministrativa - segna unulteriore e davvero drammatica tappa
nel processo di criminalizzazione dellimmigrazione nonch lennesima
involuzione politica e culturale del nostro paese.
Il Naga
manifesta la sua estrema preoccupazione per quanto deciso; ci auguriamo e
auspichiamo pratiche di disobbedienza civile da parte dei medici oltre ad una
reazione collettiva perch discriminazioni come quella approvata stamani non
passino, quanto meno, sotto silenzio. Il Naga, da parte sua, continuer ad
assistere e curare tutti i cittadini stranieri irregolari che si recheranno
presso i nostri servizi e a denunciare, non loro, ma ogni violazione dei
diritti fondamentali della persona.
Per maggiori
informazioni
NAGA onlus
Tel: 02 58 10
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