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Interventi e interviste

Interventi - Ministro Roberto Maroni

18.02.2009

Camera dei Deputati

Question time 18 febbraio 2009

Resoconto stenografico

Iniziative urgenti del Governo per assicurare la piena operatività delle forze dell'ordine a difesa dei cittadini

ROBERTO MARONI, Ministro dell'interno
Signor Presidente, voglio innanzitutto smentire alcune ricostruzioni allarmistiche che sono state fatte, anche in articoli di giornale, circa le risorse del Ministero dell'interno. Le smentisco con i dati, e non con le illazioni, che pure sono comparse sui giornali, facendo un raffronto tra il bilancio 2008 e il bilancio 2009. Complessivamente al Ministero dell'interno nel 2008 sono stati assegnati circa 24 miliardi 963 milioni di euro, nel 2009 sono stati assegnati circa 27 miliardi 243 milioni, ovvero più 2,3 miliardi di euro. In particolare, per il dipartimento della pubblica sicurezza - cui ha fatto riferimento l'interrogante - vi è stato un aumento, non una diminuzione: si è passati da 7,14 miliardi di euro del bilancio 2008 a 7,79 in miliardi per il 2009, con un aumento del 9,1 per cento. Ancora più in particolare, il capitolo di bilancio 2731 (manutenzione, noleggio, gestione automezzi, natanti e aeromobili, spese per officine automobilistiche, natanti, e così via), sul quale gravano tra l'altro le spese per il carburante, la manutenzione, l'assicurazione obbligatoria dei mezzi, è passato dallo stanziamento iniziale 2008 di 52 milioni 748 mila euro a quello iniziale 2009 di 60 milioni 644 mila euro, con un aumento di quasi 8 milioni di euro. Queste sono le cifre, questi sono i fatti, il resto sono invenzioni, illazioni destituite di fondamento. Credo che sia gravemente irresponsabile lanciare allarmi del tipo: le auto della polizia sono ferme perché non vi sono i soldi per la benzina. Questi sono i dati e questa è la realtà.

Per quanto riguarda le cosiddette ronde, lei ha fatto riferimento a un decreto-legge che porterò in Consiglio dei ministri venerdì prossimo (quindi, è il Consiglio dei ministri che deciderà quali saranno i contenuti del decreto-legge). Voglio solo sommessamente citare alcune realtà territoriali in cui questi pattugliamenti dei cittadini già vi sono, per esempio i comuni di Padova, Venezia e Firenze, dove sono segnalate ronde di cittadini extracomunitari, regolari, contro i venditori abusivi, sotto il coordinamento del comune.
Voglio citare, infine, la dichiarazione di un sindaco che stimo, e che non è della mia parte politica, il sindaco di Bari, Michele Emiliano, coordinatore regionale pugliese del Partito Democratico, il quale a proposito delle ronde ha dichiarato sui giornali di oggi: non capisco che cosa ci sia di male, si tratta di cittadini che si rendono utili alla collettività applicando un principio di solidarietà.
Credo che il moltiplicarsi di iniziative spontanee di questo tipo debba indurre il Governo e il Parlamento a regolare il fenomeno per stabilire quali sono i confini e i termini entro cui questa attività si possa svolgere, sotto il controllo della Polizia, del prefetto e del sindaco. Se lo faremo - e credo che sia giusto farlo - potremo impedire gli abusi che qualcuno denuncia su questo tipo di attività.





   
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