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Notizie

Sicurezza

26.01.2009

Maroni: l'immigrazione clandestina unica vera emergenza in Italia

Il ministro dell’Interno partecipa al Comitato provinciale per l’ordine a la sicurezza di Lodi: «Non esiste un'emergenza sicurezza in Italia». Giovedì si discute al Consiglio Supremo della Difesa sull'incremento dei militari in città. Diramata una direttiva ai prefetti sulle manifestazioni nei centri urbani

«Non esiste un'emergenza sicurezza in Italia, non esiste un'emergenza criminalità organizzata, esiste un'emergenza immigrazione clandestina e per questo il Governo ha predisposto delle misure straordinarie per contrastare il traffico di esseri umani e i reati che ne derivano».  Lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni, nelle conferenza stampa a Lodi, dopo aver partecipato alla riunione del Comitato provinciale ordine e sicurezza. 

«Il Governo vuole dare un segnale forte a clandestini, scafisti e trafficanti: chi arriva in Italia verrà rimpatriato, trattenuto dove arriva solo per l'identificazione. Chi ha i requisiti verrà accolto, chi non li ha sarà rimandato indietro», ha ribadito Maroni che però ha tenuto a precisare che «noi garantiamo al duecento per cento i diritti di chi chiede asilo. Chi ha i requisiti viene accolto come prevedono le convenzioni internazionali». Da Lampedusa, ha spiegato, vengono trasferiti i minori e i rifugiati.   
Domani il ministro dell'Interno volerà a Tunisi, prima tappa di un esteso viaggio nei Paesi del Nord Africa, «per rafforzare i rapporti per contrastare la piaga dell'immigrazione clandestina».

Incremento dei militari in città

Sull'ipotesi di moltiplicare i militari dislocati a tutela della sicurezza nelle città avanzata dal presidente del Consiglio, Maroni ha riferito che sarà valutata giovedì dal Consiglio Supremo della Difesa che è presieduto dal Capo dello Stato.
Maroni ha spiegato anche che «il lavoro dei 3.000 militari oggi utilizzati per la sicurezza nelle città va valutato positivamente e il governo nei prossimi giorni prorogherà di sei mesi la loro presenza. Ma se il governo dovesse accogliere tutte le richieste che arrivano dalle città italiane per avere dei militari, ha spiegato Maroni, «credo che non basterebbero neanche 30.000 uomini». 

Nel 2008 - ha sottolineato il ministro - si è registrato «un calo della delittuosità generale dell'11,4 per cento con un meno 20 per cento delle rapine e dell' 8,8 per cento degli stupri il cui dato fino al 2007 segnava al contrario un incremento costante». Nel 2008 le violenze sessuali hanno segnato un meno 432 episodi rispetto al 2007. «Sono sicuro - ha detto Maroni - che questo è anche frutto del controllo del territorio da parte dei militari. Se 30 mila militari portassero questo numero a zero - ha concluso - credo che sarebbe un ottimo uso dei soldati». 
Maroni ha rivolto un appello a tutte le forze politiche: «concentriamoci insieme sulle emergenze vere e evitiamo di creare allarmismi su realtà in diminuzione come quella delle violenze sessuali».
 
La direttiva ai prefetti

Maroni ha riferito di aver diramato oggi ai prefetti una sua direttiva per "limitare l'accesso dei cortei ad aree particolarmente simboliche sotto il profilo culturale, sociale e religiose e di prevedere forme di garanzia per eventuali danni". 
Queste norme, ha specificato il ministro, verranno attuate dal prefetto d'intesa con i sindaci e con il Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico.





   
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