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Attualità : Rom e immigrati: per il COE positivo l’impegno delle autorità italiane
(19/01/09)

La situazione dei cittadini rom continua a presentare zone d’ombra, "la vita nei campi resta inaccettabile", "la politica di immigrazione desta preoccupazione" tuttavia "gli impegni presi dalle autorità italiane al fine di migliorare la situazione rappresentano un passo positivo". Sono alcune delle dichiarazioni rilasciate dal commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa (COE), Thomas Hammarberg, a conclusione della sua visita a Roma del 14 e 15 gennaio scorsi.


A distanza di alcuni mesi dall’ultima visita del giugno 2008 e in seguito alla quale il Consiglio d’Europa espresse profonda preoccupazione per le politiche migratorie italiane e le condizioni di vita dei cittadini rom, il commissario COE per i diritti umani è tornato in Italia. Al termine della sua visita a Roma della scorsa settimana, Thomas Hammarberg, riferisce una nota diffusa dal Consiglio d'Europa, ha dichiarato che "la situazione dei rom e la politica di immigrazione destano ancora preoccupazione ma gli impegni presi dalle autorità al fine di migliorare la situazione rappresentano un passo positivo". Soddisfazione è stata espressa dal commissario per la capacità delle autorità italiane di elaborare politiche in consultazione con i rom, un impegno portato avanti sia dal sottosegretario di Stato all’Interno, Alfredo Mantovano sia dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

Dopo la visita in 5 campi rom della città, tra cui Casilino 900, Hammarberg ha rinnovato la preoccupazione per le condizioni di vita dei rom che "restano inaccettabili", tuttavia ha constatato che "i rom fanno il possibile per integrarsi. In molti casi, i loro figli frequentano la scuola e formano già parte della società. Non dovrebbe essere presa nessuna misura che rischi di interrompere tale processo di integrazione".
Tra le richieste presentate alle autorità italiane, il commissario ha invitato a concedere la cittadinanza italiana ai bambini rom nati in Italia che non possiedono documenti di identità.

Per quel che concerne gli immigrati Hammarberg ha espresso delle perplessità riguardo una recente dichiarazione del governo che vorrebbe trasferire l’intera procedura per l’esame delle richieste di asilo a Lampedusa, decisione che potrebbe ridurre le garanzie accordate ai richiedenti la protezione internazionale. In particolare suscita perplessità l’inadeguatezza del centro di prima accoglienza e soccorso dell’isola siciliana di ospitare richiedenti asilo e la difficoltà di contattare avvocati per la presentazione del ricorso in caso di esito negativo della richiesta. "È assolutamente necessario - ha detto - proteggere il diritto di asilo e adottare una politica di immigrazione fondata sui diritti umani".

Il commissario, si legge nella nota, ha infine ribadito che l’Italia deve rispettare pienamente le sentenze della Corte europea dei Diritti dell’Uomo, in particolare la sua richiesta di sospendere le espulsioni dei cittadini stranieri minacciati di tortura nel proprio paese. "La Corte rappresenta un pilastro del sistema europeo per la protezione dei diritti umani. L’Italia non dovrebbe ignorare nessuna richiesta vincolante avanzata da quest’ultima".

Gli esiti della visita saranno oggetto di una rapporto che sarà pubblicato la prossima primavera.

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