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Ordine dei Medici di Udine: "Doveroso garantire cure ai migranti"

"Il medico non e’ un delatore e risponde all’obbligo deontologico di garantire assistenza a tutti senza distinzioni di eta’, di sesso, di etnia, di religione, di nazionalita’, di condizione sociale, di ideologia, in tempo di pace e in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera".
Lo afferma in una nota il presidente dell’Ordine dei Medici di Udine Luigi Conte che dichiara apertamente "si’ alle cure ai clandestini". "E’ fondamentale - sostiene - garantire le cure anche agli immigrati irregolari che se venissero meno o si frapponessero barriere ideologiche creerebbero una clandestinita’ sanitaria, pericolosa per l’individuo e per la collettivita’". "Con questo non si vuole negare la giusta e condivisibile attenzione che va posta al problema della sicurezza - aggiunge Conte - ma riteniamo che essa vada coniugata con uguale attenzione con i principi civili e sociali del nostro Paese, da sempre ispirati alla solidarieta’, all’accoglienza e alla tutela della salute, senza tralasciare la doverosa attenzione ai principi etici e deontologici fondamentali della professione medica". Il presidente Conte approva quindi la linea regionale secondo cui "e’ doveroso prestare le cure anche agli irregolari" e coglie l’occasione "per fare una critica alla posizione espressa tempo fa dal ministro Sacconi secondo cui il medico curante deve segnalare se il paziente e’ un irregolare".
Fonte: AGI

[ mercoledì 7 gennaio 2009 ]

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