Legislatura 16º - Commissioni 1° e 2° riunite - Resoconto sommario n. 64 del 17/06/2009


 

COMMISSIONI1ª e2ª RIUNITE

(Affari Costituzionali) 

(Giustizia)  

 

MERCOLEDÌ 17 GIUGNO 2009

64ª Seduta 

 

Presidenza del Vice Presidente della 1ª Commissione

BENEDETTI VALENTINI 

 

            Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Mantovano.   

 

La seduta inizia alle ore 14,05.

 

IN SEDE REFERENTE 

(733-B) Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati

- e petizione n. 660 ad esso attinente

(Seguito dell'esame e rinvio)

 

            Riprende l'esame sospeso nella seduta di ieri.

 

      Il senatore CASSON (PD)  sottolinea preliminarmente l'esigenza di procedere alla audizione informale delle associazioni sindacali rappresentative delle forze di polizia in relazione a quanto previsto dall'articolo 3 in materia di servizi di controllo delle attività di intrattenimento o di spettacolo. In relazione al merito del provvedimento esprime perplessità sui commi  da 7 a 13 dell'articolo 3, i quali disciplinano i servizi di controllo, anche a tutela dell'incolumità dei presenti, delle attività di intrattenimento o di spettacolo in luoghi aperti al pubblico prevedendo che vi sia impiegato personale iscritto in appositi elenchi tenuti dai prefetti. Chiede, sempre con riguardo a tali disposizioni, al rappresentante del Governo di chiarire come l'impiego di personale addetto ai servizi di controllo si possa coniugare con l'articolo 134 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, norma della quale viene fatta salva l'applicazione.

            Dopo aver svolto talune considerazioni sull'istituto delle cosiddette "ronde" sottolinea come, con riguardo al comma 9 dell'articolo 3 sia opportuno prevedere, nell'emanazione del decreto da parte del Ministro dell'interno, il parere del Garante per la protezione dei dati personali.

 

            Il senatore LI GOTTI (IdV)  si sofferma sui commi da 30 a 32 dell'articolo 1,  osservando come la quantificazione degli oneri recati dall'introduzione del reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato appaia inadeguato e in parte incongrua, tenendo conto anche del fatto che analoga stima degli oneri era prevista in relazione all'introduzione del solo reato di ingresso illegale nel solo territorio dello Stato.

 

            La senatrice ADAMO(PD), rivolgendosi al rappresentante del Governo,  chiede rassicurazioni in merito alle notizie giornalistiche secondo le quali alcuni gruppi di estrema destra si sarebbero costituiti in "ronde" per svolgere attività di vigilanza sul territorio. In proposito, nel ricordare che vi sono molteplici e positive esperienze di collaborazione di associazioni di cittadini con le istituzioni comunali ai fini del controllo del territorio, ritiene inopportuno consentire attività di tutela della sicurezza in ambito provinciale a gruppi di persone che non abbiano una conoscenza sicura del territorio. Il controllo dei prefetti sulle ronde, che potrebbe esercitarsi dopo che il danno è stato già arrecato, rischia di essere inadeguato. È indicativo l'avviso contrario espresso dalle forze dell'ordine: esse, mentre rivendicano legittimamente la provvista da parte dello Stato di mezzi adeguati allo svolgimento istituzionale della loro funzione, esprimono nello stesso tempo preoccupazione circa il rischio che le ronde possano diventare esse stesse motivo di turbativa per l'ordine pubblico.

            Si sofferma quindi sulle disposizioni in materia di iscrizione e variazione anagrafica. Ribadisce la contrarietà alla verifica delle condizioni igienico-sanitarie dell'immobile, in cui il richiedente intende fissare la residenza, ai sensi delle norme sanitarie vigenti, in quanto ciò potrebbe determinare una disparità di trattamento rispetto a cittadini residenti nello stesso edificio e sulle cui abitazioni non si svolgerebbe analoga verifica. Osserva poi che la modifica apportata dalla Camera dei deputati, che ha trasformato l'obbligo di verifica in mera facoltà, lascerebbe eccessivo spazio alla discrezionalità a seconda del comune a cui è rivolta la richiesta.

           

            Il vice presidente BENEDETTI VALENTINI ribadisce le riserve da lui già avanzate nel corso dell'esame in prima lettura sulla formulazione del comma 1 dell'articolo 341-bis del codice penale (oltraggio a pubblico ufficiale), introdotto con l'articolo 1, comma 8. Esprime perplessità anche sul comma 3, introdotto dalla Camera dei deputati, a norma del quale il reato si estingue se l'imputato ripara interamente il danno risarcendo la persona offesa e l'ente di appartenenza.

 

Il sottosegretario MANTOVANO, dovendosi allontanare per concomitanti impegni istituzionali, si riserva di fornire nella prossima seduta le risposte alle domande poste nel corso del dibattito.

 

            Il senatore CENTARO (PdL)  si sofferma dapprima sul comma 7 dell'articolo 3, osservando come l'impiego di personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento sia volto alla tutela dell'incolumità pubblica dei presenti e non già della tutela dell'incolumità pubblica in genere. Svolge infine breve considerazioni sulle norme di copertura finanziaria.

 

            La seduta termina alle ore 14,30.