Legislatura 16º - Commissioni 1° e 2° riunite - Resoconto sommario n. 65 del 23/06/2009


 

COMMISSIONI 1ª e 2ª RIUNITE

(Affari Costituzionali) 

(Giustizia)  

 

MARTEDÌ 23 GIUGNO 2009

65ª Seduta 

 

Presidenza del Presidente della 2ª Commissione

BERSELLI 

 

            Intervengono i sottosegretari di Stato per la giustizia Caliendo e per l'interno Mantovano.  

 

            La seduta inizia alle ore 15,45.

 

IN SEDE REFERENTE 

 

(733-B) Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati

- e petizione n. 660 ad esso attinente

(Seguito dell'esame e rinvio)

 

            Riprende l'esame sospeso nella seduta del 17 giugno scorso.

 

            Il presidente BERSELLI ricorda che nella seduta precedente era stato fissato il termine per la presentazione dgli emendamenti, scaduto nel pomeriggio di ieri, senza che peraltro fosse chiusa la discussione generale.

 

            Nella seduta odierna e in quella già convocata per le ore 14 di domani, si chiuderà la discussione generale e si passerà all'esame e alla votazione degli emendamenti. Qualora l'esame del disegno di legge non dovesse essere concluso in quella seduta, le Commissioni riunite saranno ulteriormente convocate, sempre per domani, in seduta notturna, e ciò in considerazione del fatto che il provvedimento è iscritto all'ordine del giorno dell'Assemblea per martedì 30 giugno.

 

      Intervenendo sull'ordine dei lavori, il senatore BIANCO (PD) esprime il disagio per le condizioni in cui le Commissioni riunite sono costrette a lavorare: infatti, nell'aula della Commissione affari costituzionali non vi sono sufficienti posti a sedere per tutti i senatori. Invita a richiedere al Presidente del Senato l'assegnazione di un'aula più ampia.

 

            Il PRESIDENTE assicura che si sta adoperando affinché le Commissioni riunite possano tenere le prossime sedute in un'aula di grandezza adeguata.

 

            La senatrice INCOSTANTE(PD), dopo aver sottolineato le carenze che il testo approvato dalla Camera dei deputati presenta su alcuni temi come la violenza sulle donne e il contrasto alla criminalità organizzata, rileva che il Governo continua a concentrare l'attenzione sul fenomeno dell'immigrazione clandestina, considerandolo impropriamente una causa diretta della criminalità. La sua parte politica non sottovaluta l'inquietudine generata dal crescente aumento dei flussi migratori, ma ritiene che si dovrebbe intervenire con misure più efficaci e in collaborazione con gli altri Paesi europei, tenendo conto anche della particolare posizione geografica dell'Italia.

            Si sofferma, in particolare, sulla previsione di una verifica delle condizioni igienico-sanitarie per le abitazioni di coloro che richiedono l'iscrizione anagrafica. A parte la discriminazione che tale norma determinerebbe rispetto ai cittadini italiani per i quali non è prevista analoga verifica, c'è preoccupazione per l'ampio grado di discrezionalità concesso ai comuni.

            Ricorda anche l'istituzionalizzazione delle cosiddette ronde: a suo avviso, la collaborazione da parte delle associazioni dei cittadini, se eccede le forme già attualmente previste, che hanno permesso di realizzare importanti progetti a livello locale, può dare luogo a episodi di conflittualità e di disturbo per l'attività delle forze dell'ordine. Osserva poi che le rilevanti risorse per finanziare l'intervento dei militari nelle attività di sorveglianza e di supporto alle forze dell'ordine avrebbero potuto essere più opportunamente impiegate per la provvista delle dotazioni essenziali delle stesse forze dell'ordine. Infine, il riconoscimento istituzionale delle ronde può, a suo avviso, incoraggiare eccessi di velleitarismo e di protagonismo.

Ricorda, quindi, la proposta di obbligare i medici a segnalare le persone che soggiornano irregolarmente nel Paese contro cui si sono espressi molte associazioni, la Chiesa cattolica e lo stesso ordine dei medici. Si tratta di una ipotesi che potrebbe determinare un pericolo anche per la salute dei cittadini, visto che indurrebbe lo sviluppo di un apparato medico parallelo e clandestino.

 

            Il senatore DE SENA (PD) richiama l'attenzione sugli effetti che alcune delle disposizioni in esame possono provocare sull'operato delle forze dell'ordine e della giustizia. Si compiace per il miglioramento delle disposizioni in materia di scioglimento delle amministrazioni comunali per infiltrazione mafiosa, ma osserva che la nuova normativa non è stata estesa alle aziende sanitarie locali, come proposto nel disegno di legge n. 794 di cui è firmatario.

            Ribadisce la richiesta di un elenco delle disposizioni in materia di sicurezza introdotte nella legislatura in corso e auspica un aggiornamento normativo organico che privilegi gli interventi di prevenzione da parte della magistratura e delle forze dell'ordine.

 

La senatrice PORETTI (PD) esprime un giudizio critico sul provvedimento nel suo complesso; con esso, infatti il Governo si limita a reprimere, attraverso un generale ed ingiustificato inasprimento del quadro sanzionatorio, fenomeni sociali di indubbia delicatezza, quali quello dell'immigrazione, senza introdurre misure volte ad evitare l'insorgere dei problemi ad essi collegati. Il disegno di legge si limita  a considerare l'immigrazione quale fenomeno criminale, e come tale unicamente da sanzionare. Analogo approccio è stato, peraltro, seguito anche in relazione al fenomeno della prostituzione di strada.

Con riguardo al fenomeno migratorio, osserva come i dati relativi alle richieste annuali di permesso di soggiorno, mostrino che sul nostro territorio risiedono e lavorano onestamente migliaia di immigrati, che il disegno di legge considera irregolari. Ulteriori critiche devono essere mosse al provvedimento sul piano formale: il nuovo articolato del disegno di legge, suddiviso in numerosi e non organici commi è destinato a determinare problemi di carattere applicativo.

Con riguardo al merito si sofferma sul comma 8 dell'articolo 1, il quale reintroduce il reato, obsoleto ed eccessivo, di oltraggio al pubblico ufficiale. Analoghe perplessità destano poi, a suo parere, le modifiche apportate all'articolo 41-bis della legge sull'ordinamento penitenziario, ed in particolare la riapertura di strutture penitenziarie sulle isole, nonché il generale inasprimento del regime detentivo. Sottolinea poi, preannunciando all'uopo la presentazione di un emendamento nel corso dell'esame in Assemblea, l'esigenza di introdurre nell'ordinamento italiano l'autonoma fattispecie del reato di tortura.

            Conclude esprimendo la propria disapprovazione per le pressioni sugli organi comunitari  da parte di illustri membri del Governo al fine di ritardare l'avvio di una procedura di infrazione in relazione al mancato adempimento dell'obbligo di introduzione di un numero unico per le emergenze.

 

            Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

 

            La seduta termina alle ore 16,30.