Vai al contenuto della pagina | Vai al menù di secondo livello
Home  |  Sala Stampa  |  Notizie  |  Politiche dell’immigrazione e sicurezza i temi dibattuti al Question Time con il ministro dell’Interno

Notizie

Ministro Roberto Maroni

24.06.2009

Politiche dell’immigrazione e sicurezza i temi dibattuti al Question Time con il ministro dell’Interno

Maroni: pienamente garantito il diritto di studio per minori stranieri non in regola; efficaci, in termini di deterrenza, gli accordi di cooperazione con i Paesi nordafricani e le norme sulla confisca degli immobili ceduti a immigrati irregolari

Il ministro dell’Interno Maroni ha risposto nel pomeriggio alle interrogazioni parlamentari alla Camera dei Deputati nel corso del Question Time. I temi affrontati riguardano le politiche di immigrazione e la polizia di prossimità.

Il ministro Maroni alla Camera dei DeputatiCondizioni di soggiorno agli studenti stranieri
«Non sono fondati su nessuna norma giuridica» gli episodi che riguardano verifiche delle condizioni di soggiorno degli studenti stranieri che frequentano regolarmente corsi di studio, ha dichiarato il ministro dell’Interno.
Dopo aver ricordato come il diritto allo studio del minore straniero trovi ampia tutela nel nostro ordinamento, Maroni ha osservato che anche il ddl sicurezza all'esame del Senato «prevede espressamente che non vi è obbligo di esibizione del documento di soggiorno per i provvedimenti attinenti alle prestazioni scolastiche obbligatorie».
Il Governo, ha detto il Ministro, «ha inteso proseguire il cammino intrapreso nel preminente interesse dei minori stranieri con la volontà di assicurare la piena integrazione nel tessuto sociale».

Politiche dei respingimenti
Riguardo alla questione sollevata da alcuni Deputati sui respingimenti verso Stati in cui le persone rischiano di essere sottoposte a pratiche lesive dell'integrità psico-fisica, Maroni ha riferito che le operazioni fatte dall'Italia sono messe in atto da tutti i Paesi europei.
«Siamo arrivati - ha riferito Maroni - a definire una politica non di respingimenti, ma di contrasto e di controllo dell'immigrazione clandestina che funziona: la cooperazione con la Libia, ma non solo, con la Tunisia, con l'Algeria, con il Marocco e con l'Egitto, funziona».
Per quanto riguarda il caso specifico della Libia, il ministro ha precisato che, pur non avendo siglato la Convenzione di Ginevra, Tripoli ha sottoscritto la Convenzione dell’Unione Africana del 1969, di ben più ampia portata.
Tale cooperazione, secondo Maroni, «mostra un effetto deterrente molto importante che si sta facendo sentire». «Spero - ha concluso - che sia rafforzata con l'intervento, finora solo promesso, da parte dell'Unione europea».

Sanzioni penali e confische di immobili per chi ospita stranieri irregolari
Sono state 793 le persone denunciate dall’entrata in vigore della norma che prevede sanzioni penali e confische degli immobili per chi, a titolo oneroso, dà alloggio ad uno straniero privo di titolo di soggiorno (comma 5-bis dell'articolo 12 del decreto legislativo n. 286 del 1998, inserito nel testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), 19 delle quali sono state arrestate.
L’applicazione ha riguardato grandi aree metropolitane come Milano, Roma, Bergamo, Torino, Napoli e città più piccole come Sassari, Caserta, Pesaro, Reggio Calabria e Varese.
In particolare, ha riferito Maroni, le denunce sono state 533 nel 2008 e 263 nel 2009. Tale decremento, secondo Maroni, è stato possibile «grazie all'efficacia di questa norma in termini di deterrenza». «Fortemente voluta dal Governo per incrementare l'efficacia dell'azione di contrasto all’immigrazione clandestina innalzando il livello di sicurezza dei cittadini», la norma «soddisfa anche l'esigenza di prevenire e reprimere situazioni di vero e proprio ingiusto sfruttamento».

Organico della polizia di prossimità
Attualmente sono presenti 3.900 poliziotti e carabinieri di quartiere, in capoluoghi di provincia e in realtà urbane con più di 30.000 abitanti. Si tratta «di un servizio che funziona» ha detto il Ministro. Riguardo ai 5.900 operatori che, secondo un’indagine conoscitiva della Corte dei Conti, sarebbero necessari per un organico ideale, Maroni ha confermato il suo impegno a potenziare il servizio «in dipendenza delle risorse a disposizione e delle risorse umane derivanti dai prossimi arruolamenti».





   
Icona Invia | Invia Icona Stampa | Stampa
Ministero dell'Interno