Vai al contenuto della pagina | Vai al menù di secondo livello
Home  |  Sala Stampa  |  Notizie  |  Maroni: i volontari per la sicurezza diventeranno gli occhi e le orecchie delle forze dell'ordine

Notizie

Ministro Roberto Maroni

26.06.2009

Maroni: i volontari per la sicurezza diventeranno gli occhi e le orecchie delle forze dell'ordine

Il ministro dell’Interno è intervenuto alla Scuola di perfezionamento per le forze di polizia a Roma per la chiusura dell'anno accademico

In occasione della cerimonia di chiusura dell'anno accademico della Scuola di Il ministro Maroni alla Scuola di perfezionamento per le forze di polizia a Romaperfezionamento per le forze di polizia a Roma, il ministro dell’Interno Maroni è tornato questa mattina sul tema dei volontari per la sicurezza.
«Oggi - ha spiegato nel corso del suo intervento - chiunque può mettersi un berretto in testa e girare per le strade della città. Ciò non sarà possibile con il provvedimento che regolamenterà la partecipazione di associazioni di cittadini alla sicurezza urbana». La prossima settimana, infatti, dopo l’approvazione in Senato del disegno di legge sulla sicurezza, sarà subito licenziato il decreto attuativo che, ha riferito Maroni, è già pronto.
Una rigida procedura permetterà così al sindaco di decidere l’impiego dei volontari per la sicurezza informando il prefetto, il quale dovrà riunire il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza per stabilire il piano d'azione.
«Qui non parliamo di pistoleros o di rambo» ha assicurato il Ministro, piuttosto si tratta di una realtà che «disegna un nuovo progetto federalista della sicurezza in Italia».
In sostanza, ha detto Maroni, «diventeranno gli occhi e le orecchie delle forze dell'ordine» con il compito di segnalare situazioni di rischio e svolgere attività di prima assistenza.

Dopo l'approvazione definitiva del disegno di legge sulla sicurezza, ha inoltre annunciato Maroni, il Governo procederà con la riforma della legge 121 sulle forze di polizia che sta per compiere il suo trentesimo anno.
Quel modello, ha spiegato il ministro, «è stato disegnato nel 1981, quando c'era un altro mondo e altri problemi». «Occorre metterci mano - ha dichiarato - non per stravolgerla, ma per attualizzarla».
L'obiettivo del ministro dell’Interno è quello di «arrivare al trentesimo anniversario della 121 con una nuova legge».

Alla cerimonia di chiusura dell’anno accademico erano inoltre presenti il capo della Polizia Antonio Manganelli e il direttore della Scuola Vincenzo Suppa.





   
Icona Invia | Invia Icona Stampa | Stampa
Ministero dell'Interno