Lettera a Gheddafi (giugno 2009)
Al Leader della Gran Giamahiria Araba Libica Popolare
Socialista
(Per conoscenza, alle e ai rappresentati del governo italiano e
dellUnione europea)
Gentile Muammar Gheddafi,
noi non facciamo n vogliamo far parte delle 700 donne che lei ha
chiesto di incontrare il 12 giugno durante la sua visita in Italia. Siamo,
infatti, donne italiane, di vari paesi europei e africani estremamente
preoccupate e scandalizzate per le politiche che il suo Paese, con la
complicit dellItalia e dellUnione europea, sta attuando nei confronti delle
donne e degli uomini di origine africana e non, attualmente presenti in Libia,
con lintenzione di rimanervi per un lavoro o semplicemente di transitarvi per
raggiungere lEuropa. Siamo a conoscenza dei continui rastrellamenti, delle
deportazioni delle e dei migranti attraverso container blindati verso le
frontiere Sud del suo paese, delle violenze, della vendita di uomini e donne
ai trafficanti, della complicit della sua polizia nel permettere o
nellimpedire il transito delle e dei migranti. Ma soprattutto siamo a
conoscenza degli innumerevoli campi di concentramento, a volte di lavoro
forzato, alcuni finanziati dallItalia, in cui donne e uomini subiscono
violenze di ogni tipo, per mesi, a volte addirittura per anni, prima di subire
la deportazione o di essere rilasciati/e. Alcune di noi quei campi li hanno
conosciuti e, giunte in Italia, li hanno testimoniati.
Tra tutte le parole e i racconti che abbiamo fatto in varie
occasioni, istituzionali e non, o tra tutte le parole e i racconti che abbiamo
ascoltato, scegliamo quelli che anche Lei, insieme alle 700 donne che
incontrer, potr leggere o ascoltare.
Fatawhit, Eritrea : Il trasferimento da una prigione allaltra si effettuava con
un pulmino dove erano ammassate 90 persone. Il viaggio durato tre giorni e
tre notti, non cerano finestre e non avevamo niente da bere. Ho visto donne
bere lurina dei propri mariti perch stavano morendo di disidratazione. A
Misratah ho visto delle persone morire. A Kufra le condizioni di vita erano
molto dure () Ho visto molte donne violentate, i poliziotti entravano nella
stanza, prendevano una donna e la violentavano in gruppo davanti a tutti. Non
facevano alcuna distinzione tra donne sposate e donne sole. Molte di loro sono
rimaste incinte e molte di loro sono state obbligate a subire un aborto, fatto
nella clandestinit, mettendo a forte rischio la propria vita. Ho visto molte
donne piangere perch i loro mariti erano picchiati, ma non serviva a fermare i
colpi dei manganelli sulle loro schiene. () Lunico metodo per uscire dalle
prigione libiche pagare. <http://www.storiemigranti.org/spip.php?article67>(http://www.storiemigranti.org/spip.php?article67).
Saberen, Eritrea: Una volta stavo cercando di difendere mio fratello dai colpi di
manganello e hanno picchiato anche me, sfregiandomi il viso. Una delle pratiche
utilizzate in questa prigione era quella delle manganellate sulla palma del
piede, punto particolarmente sensibile al dolore. Per uscire ho dovuto pagare
500 dollari. (<http://www.storiemigranti.org/spip.php?article67>http://www.storiemigranti.org/spip.php?article67).
Tifirke, Etiopia: Siamo state picchiate e abusate, cos per tutte le donne. (Dal
film <http://comeunuomosullaterra.blogspot.com/>Come un uomo sulla terra).
Siamo consapevoli, anche, che Lei e il suo Paese non siete gli
unici responsabili di tali politiche, dal momento che gli accordi da Lei
sottoscritti con il governo italiano prevedono ingenti finanziamenti da parte
dellItalia affinch esse continuino ad attuarsi e si inaspriscano nei prossimi
mesi e anni in modo da bloccare gli arrivi dei migranti sulle coste italiane;
dal momento, inoltre, che lUnione europea, attraverso le sue massime cariche,
si espressa in diverse occasioni a favore di una maggiore collaborazione con
il suo Paese per fermare le migrazioni verso lEuropa. Facciamo presente
innanzitutto a Lei, per, e per conoscenza alle e ai rappresentati del governo
italiano, alle ministre e alle altre rappresentanti del popolo italiano che Lei
incontrer in questa occasione, cos come alle e ai rappresentanti dellUnione
europea, una nostra ulteriore consapevolezza: quella per cui fare parte della
comunit umana, composta da donne e uomini di diverse parti del mondo,
significa condividere le condizioni di possibilit della sua esistenza. Tra
queste, la prima e fondamentale, che ogni donna, ogni uomo, ogni bambino,
venga considerato un essere umano e rispettato/a in quanto tale.
Finch tale condizione non verr considerata da Lei n dalle
autorit italiane ed europee noi continueremo a contestare e a combattere le
politiche dellItalia, della Libia e dellUnione europea che violano
costantemente i principi che stanno alla base della sua esistenza e fino a quel
momento, quindi, non avremo alcuna voglia di incontrarla ritenendo Lei uno dei
principali e diretti responsabili delle pratiche disumane nei confronti di una
parte dellumanit.
Firmatarie:
Federica Sossi, Alessandra Sciurba, Isabelle Saint-Saens, Glenda
Garelli, Anna Simone, Floriana Lipparini, Cristina Papa, Enrica Rigo, Maria
Vittoria Tessitore, Barbara Bee, Maddalena Bonelli, Chiara Gattullo, Elisa
Coco, Gabriella Ghermandi, Elisabetta Lepore, Barbara DIppolito, Paola
Meneganti, Anna Maria Rivera, Judith Revel, Vanessa Giannotti, Enza Panebianco,
Angela Pallone, Di Lauro Gabriella, Sara Prestianni, Valentina Maddalena, Maria
Iorio, Annalisa Caffa, M.Cristina Di Canio, Barbara Romagnoli, Alessia
Montuori, Nicoletta Poidimani, Pia Covre, Letizia Del Bubba, Cristina Romieri,
Maria Antonietta Ponchia, Valentina Mora, Gabriella Orlando, Cristina
Sebastiani, Dorinda Moreno, Alessandra Ballerini, Ilaria Scovazzi, Liliana
Ellena, Vincenza Perilli, Lucia Conte, Gloria Battistin, Silvia Silvestri,
Teresa Modafferi, Sara Voltolina, Patrizia Grazioli, Aurora DAgostino,
Beatrice Barzaghi, Anna Milani, Elide Insacco, Sara Chiodaroli, Ester Incerti,
Anita Pirovano, Maria Rosaria Baldin, Agela Azzaro, Igiaba Scego, Margherita Hack,
Irene Delfino, Cinzia Filoni, Nausicaa Guerini, Laura Fiorillo, Maria La
Salandra, Elisabetta Degli Esposti Merli, Cinzia Pian, Cecilia Bartoli, Agnese
Pignataro, Vilma Mazza, Isabella Bortoletto, donneinmovimento, Cristina Ali
Farah, Roberta Sangiorgi, Chiara Sartori, Lea Melandri, Valentina Paganesi,
Deborah Voltolina, Simona Scozzari, Valentina Antoniol, Gaia Alberti, Milena
Zappon, Erika Russo, Miriam Ferrari, Tiziana Bartolotta, Sofia Gonoury,
Cristina Sansa, Cristina Lombardi-Diop, Rosi Castellese, Elena Gimelli, Marcela
Quilici, Rosa Mordenti, Gabriella Carlino, Elisa Cappello, Laura Liberto, Steny
Giliberto, Daniela Stanco, Emanuela Ambrosino, Raffaella Vidale, Lella Di
Marco, Alessandra Durante, Maria Luisa Lunghi, Rosa Rivelli, Sara Honegger, Adriana
Saja, Maria Rosaria Iarussi, Cecilia Massara, Gloria Pasquali, Elisa Renda,
Alessia Busacca, Silvia Cristofori, Marina Tutino, Ombretta Moschella,
Francesca Biason, Luisa Doplicher, Silvia Baraldini, Meraf Dagna, Maria Luisa
Chiavari, Brahan A., Annalisa Romani, Carolina Lami, Lidia Menapace, Plateroti
Angela, Giovanna Silva, Luisa Longhi, Maria Luisa Lunghi, Maria Fiano,
Francesca Marchetta, Federica Giampedrone, Diana Catellani, Silvia Di Fazio,
Cinzia Rossello, Giulia Rellini, Daniela Fringuelli, Anna Brambilla, Carola
Susani, Lia Didero, Graziella Isella, Marta Cerboneschi, Adele Del Guercio,
Laura Sponti, Marzia Coronati, Rossella Marchini, Elisabetta Cammelli, Giorgia
Serughetti, Laura Giacomello, Giuliana Candia, Federica Dolente, Pretty Gorza, Paola
Luzzi, Fadila, Angela Rigoli, Anita Benedetti, Gabriella Giambertone, Claudia
Can, Giuppa Cassar, Antonia Cassar, Antonia Sani, Z. Kadkani, Manuela
Troiani, Emiliana Cordone, Anna Aita, Suzi Koh, Stefania Sposito, Annalisa
Oboe, Carla Grementieri, Lorena Nicardi, Rita Lavaggi, Lucia Berardi, Tatjana
Tomicic, Franca Antoni Mariani, Ionne Guerrini, Antonella Moscati, Elena
Ramacciotti, Ccile Kyenge Kashetu, Annamaria Frigerio, Marija Ivanović, Giulia Gandini, Maria grazia Bertazzo,
Camilla Pin, Valeria Montagnana, Isabella Menegazzo, Pina Piccolo, Fabiola
Schneider Graziosi, Marianita De Ambrogio, Serena Romano, Marina Veronesi,
Giovanna Gismondi, Alice Grecchi, Sabrina Pallaro, Candelaria Romero, Giulia
Gezzi, Serena Cannizzaro, Monia Giacomini, Gina Abbate, Paola Quaja, Daniela
Debianchi, Alice Tafuri, Barbara Sorgoni, Maria Luisa Petrelli, Imma
Barbarossa, Vittoria Pagliuca, Alessandra Gribaldo, Luana Redali, Michela
Giovannini, Luisa Acerbi, Monja Da Riva, Clotilde Barbarulli, Pasqua de Candia,
Fabiana Terenzi, Daniela Scarcella, Ambra Gasparetto, Annabel Price Bedini,
Antonella Zarantonello, Gianna Urizio, Chiara Palmisani, Federica Pennelli,
Elena Fait, Francesca Decimo, Pamela Iamundo, Elvira Sessa, Elisabetta De
Persio, Caterina Disco, Tania Poguisch, Enrica Galliano, Laura Locci, Liliana
Cereda, Ilaria Fulvio, Roberta Ronchi, Alice Colombo, Rita Corneli, Sara Pozzi,
Francesca Anzelmo, Maria Cristina Visioli, Valeria Pezzi, Maria Cristina
Scalabrini, Giovanna Li Perni, Cristina Demaria, Sandra Ceccacci, Lucia
Sorbera, Milva Pistoni, Claudia Pedretti, Titti Cimmino, Roberta Turri,
Francesca Corsini, Anita Pignataro, Simonetta Scarlatti, Antonella Cascio,
Carla Cimino, Marta Piergiovanni, Marzia Casolari, Marta Cappello, Pina
Caporaso, Normanna Albertini, Maria Luisa Liliana Landriscina, Giuliana
Campora, Gaia Giani, Melina Caudo, Paola Nunzi, Fiorella Cerami, Paola
Strippoli, Francesca Contarello, Nora Hayde Rodriguez, Alisa Del Re,
(per adesioni individuali semir@libero.it )