Roma 14 luglio 2009
COMUNICATO STAMPA
Rifugiati respinti in Libia:
maltrattamenti da parte delle autorit italiane
Il 1 luglio scorso 82 rifugiati e
migranti sono stati consegnati, in alto mare, dalla nave militare italiana
Orione a navi militari libiche per essere respinti in Libia. 76 di questi
sono eritrei, di cui 4 donne e 3 minori. 33 di queste persone erano gi
state precedentemente riconosciute rifugiate sotto il mandato delle Nazioni
Unite. Tutti gli altri, subito
ammessi in vari centri di detenzione in Libia, hanno richiesto allUNHCR di
essere riconosciuti rifugiati.
Secondo le dichiarazioni di queste
persone, almeno 8 eritrei hanno subito violenza fisica da parte dei militari
italiani, al punto che 6 di loro sono stati ricoverati in ospedale a
Tripoli. Uno di essi, detenuto nel centro di Zuwarah, ha addirittura riportato
ferite alla testa provocate da bastoni elettrici, documentate anche
fotograficamente. Non appena i migranti si sono resi conto che sarebbero stati
consegnati alle forze libiche hanno opposto resistenza e costretti con la forza
al trasbordo.
Queste dichiarazioni sono state
rilasciate separatamente in diversi centri di detenzione al personale del CIR e
dellUNHCR, operante in Libia. Sempre secondo tali dichiarazioni a tutti sono
stati arbitrariamente sequestrati cellulari, documenti personali e denaro.
Il CIR ricorda che negli ultimi
anni migliaia di rifugiati e migranti sono stati salvati nel Mediterraneo da
forze militari italiane, e che proprio la nave Orione si distinta per
particolare impegno e coraggio in operazioni di salvataggio. Ora chiediamo che
sia fatta immediatamente unindagine per chiarire gli eventi della notte tra il
30 giugno e il 1 luglio e che i responsabili di eventuali reati siano
identificati. Chiediamo anche che il Parlamento sia tempestivamente informato.
La politica di respingimento di
rifugiati e richiedenti asilo verso la Libia deve subito cessare ha dichiarato
Christopher Hein, direttore del CIR. Non tollerabile che il Canale di
Sicilia diventi una zona franca in cui nessuna legge rispettata continua
Hein. Attraverso interviste con gli interessati in territorio libico, si
infatti evidenziato che le operazioni di respingimento delle ultime settimane
hanno colpito principalmente persone bisognose di protezione internazionale.
Per ulteriori
informazioni:
UFFICIO STAMPA CIR - Valeria Carlini
tel. 06 69200114 int. 216 tel. 320 81 87 167
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