Alla
conferenza stampa di questa mattina hanno preso parte: Franco Pittau
Responsabile del Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes; Madisson
Godoy, Consigliere aggiunto del Comune di Roma; Augusto Venanzetti,
Responsabile della rete Scuolemigranti; e Costanza Menzinger, Responsabile
PLIDA per la glottodidattica.
Dopo
aver letto il messaggio inviato dallĠAssessore alle Politiche Sociali della
Provincia di Roma, Claudio Cecchini - assente per impegni istituzionali -, che
si detto entusiasta dellĠiniziativa definendola positiva e dĠincoraggiamento
per lĠobiettivo comune del processo di rafforzamento dei rapporti tra la rete
pubblica e la societ, Pittau ha posto lĠaccento sullĠimportanza di considerare
la lingua un vero e proprio collante che pu unire tutti, italiani e stranieri, al fine di favorire il
progresso del Paese. ÇI dati relativi alla crescita della presenza di stranieri
nel nostro Paese, dovuta soprattutto a fenomeni di ricongiungimento e di nuove
nascite - ha aggiunto Pittau -, ci spingono a potenziare lo strumento delle
reti per gestire meglio il complesso fenomeno migratorio e a cercare nuove
modalit di sperimentazione per preparare gli stranieri gi prima del loro
arrivo in ItaliaÈ.
Augusto
Venanzetti ha ricordato che, alla luce di un flusso di incremento migratorio
pari a 20 mila soggiornanti annui, non si verificano un adeguamento e una
crescita dellĠofferta di insegnamento dellĠitaliano. Alla crescente richiesta
di lingua italiana non fa seguito una didattica conciliatrice delle esigenze
degli immigrati, che sempre pi richiedono corsi finalizzati a ottenere
competenze professionali, in orari extra-lavorativi. Venanzetti ha inoltre
aggiunto quanto conti lĠeffetto della rete al fine di ottimizzare le sinergie
per lavorare su un progetto didattico che non sia pensato per lo studente
modello ÒErasmusÓ ma per il migrante, ossia per colui che ha subito un processo
di perdita identitaria causata dallo sradicamento e che necessita di un
recupero sociale.
Ha
poi preso la parola Madisson Godoy, che ha illustrato le aspettative degli
immigrati nel considerare la lingua italiana come uno forte strumento di
integrazione. Tra le proposte suggerite dal Consigliere: lĠidea di lavorare
insieme agli stessi immigrati residenti per realizzare fattivamente una rete di
cooperazione nei Paesi dĠorigine.
LĠimmigrazione,
dunque, costituisce e va considerata a tutti gli effetti un segno di speranza
per lĠItalia.