Da oggi  limmigrazione clandestina reato ma  chi si occupa dinclusione sociale?

 

Al senato la maggioranza di governo ha approvato il cosiddetto  pacchetto sicurezza che in particolare introduce il reato di immigrazione clandestina.

La  norma nega o restringe  agli immigrati fondamentali diritti  quando la tutela dei diritti umani dovrebbe  valere in ogni situazione  per tutti.

 Soprattutto nei periodi quale lattuale di profonda crisi economica va evitato  quella che il presidente Napolitano ha definito  retorica pubblica che non esita ad incorporare accenti dintolleranza  o xenofobia.

Con il citato  voto il senato non sembra purtroppo  aver raccolto  questo appello preoccupato del Capo dello stato.

La sicurezza di tutti i cittadini  non la si garantisce dichiarando reato perseguibile per legge  limmigrazione  che avviene fuori dalla previsione della legge Bossi-Fini ma adeguando per i fini distituto le forze dellordine.

Al governo centrale  ma anche alle autonomie locali si chiede, attivando la sussidiariet istituzionale, di impostare, in modo serio, programmato ed organico scelte pubbliche mirate alla inclusione sociale ed alla lotta alle povert ed alle diseguaglianze.

La delega di fatto data al settore no profit, anche in tema dimmigrazione  rappresenta sempre pi una scelta di stato minimo , un abbandono di campo  e dalle pubbliche responsabilit e non la necessaria feconda  integrazione fra stato e terzo settore. Il solo attivismo di governo, quello in tema di respingimenti non selettivi, discrimina ma non risolve il problema dellaccesso programmato di persone immigrate.

Maggioranza ed opposizione in parlamento,  a turno liberisti  o mercatisti , quando loggetto da tutelare limpresa o il settore industriale, dovrebbero riconsiderare  lo stato del  peculiare welfare italiano.

Oggi in Italia  il fai da te delle famiglie, degli assegni di cura e dei voucher rappresenta lo scaricabarile del sistema disegnato dalla L 328/2000. Partendo da una lettura dei costi  e  dei risultati, pur  nella differenziazione di ruolo va  trovato insieme  dal governo e dalla opposizione, in modo condiviso, un accordo  che riguardi anche gli immigrati :  per  come accogliere e per come  far abitare, lavorare, andare a scuola, essere curati , insomma far vivere accanto ed insieme a noi in Italia, senza discriminazioni gli immigrati e le loro famiglie. Titolari di pari diritti e doveri civici dobbiamo tutti ritrovarci,  attuando lart. 3 della costituzione, nella edificazione del futuro,  di una societ solidale, pi giusta , pi aperta.

 

Rino Giuliani vicepresidente dellIstituto Fernando Santi