Notizie
dalle Prefetture
16.07.2009
Tratta di esseri umani, a Firenze pubblico e privato insieme per aiutare le vittime
Una rete tra soggetti pubblici e privati per integrare gli interventi contro la tratta di esseri umani, aiutare le vittime e avviare una campagna di sensibilizzazione per favorire l’emersione del fenomeno. E' questo l’obiettivo del gruppo di lavoro interistituzionale che si è costituto presso il Consiglio Territoriale dell’Immigrazione di Firenze.
Con l'attivazione tavolo di lavoro, la prefettura di Firenze si è fatta promotrice fra i diversi soggetti istituzionali per sviluppare una visione d’insieme e migliorare la capacità di intervento.
La tratta, infatti, è un fenomeno sommerso, sfuggente e spesso di difficile identificazione. Uno scambio più stretto di informazioni tra forze di polizia e associazioni di volontariato aiuterà a rilevare i cosiddetti “indicatori di tratta”, segnali (come prostrazione psicologica, assenza di documenti, segni di percosse) che possono indicare la presenza del fenomeno dietro l’immigrazione clandestina, lo sfruttamento sessuale, minorile e lavorativo e l’accattonaggio. Riconoscere questi indicatori consentirà di attivare gli strumenti di protezione sociale delle vittime e perseguire gli autori del reato.
«La tratta degli esseri umani è un crimine odioso - ha detto il prefetto Andrea De Martino - di cui si ha ancora scarsa conoscenza e consapevolezza. Non è legato solo alla prostituzione e allo sfruttamento lavorativo ma anche a forme più striscianti di riduzione in schiavitù e coinvolge in eguale misura uomini, donne e bambini. Sottopone gli stranieri a vessazioni di carattere economico e fisico con turni di lavoro estenuanti, spesso in ambienti privi di qualsiasi norma di sicurezza».
Del tavolo di lavoro fanno parte la Procura della Repubblica, forze dell’ordine, Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze, direzione provinciale del Lavoro, Società della Salute, Consiglio Italiano per i Rifugiati, Consigli per gli Stranieri, organizzazioni non governative convenzionate. Il tavolo permetterà di mettere in campo una collaborazione più stretta tra enti locali, forze dell’ordine e associazioni private che operano nel sociale in modo da favorire l’emersione delle situazioni di sfruttamento, intensificare le azioni di prevenzione e contrasto e migliorare le attività di assistenza alle vittime.
Tra le iniziative allo studio del gruppo di lavoro anche una campagna di sensibilizzazione sui mezzi a disposizione per la denuncia. Le vittime infatti essendo fortemente intimidite e sfiduciate, non sanno a chi rivolgersi. Spesso non sono a conoscenza dell'esistenza di appositi centri di accoglienza ne del numero verde 800 290 290 che offre una prima risposta a chi ha bisogno di aiuto.
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